"Allora?! Ti abbiamo visto alla televisione. Come ti senti?" Mi chiede nonna appena io e Harry varchiamo la soglia di casa.
Harry mi circonda le spalle con il braccio lasciandomi baci sul capo.
"Tutto a posto. Mi sento... libera. - Ammetto. - Ho detto quello che dovevo dire, la verità. Spero soltanto che apprezzino il mio passo avanti. Certo, se ciò non dovesse accadere lo capirei, però..."
Harry mi blocca mettendomi le mani sulle spalle.
"Tesoro, sei stata meravigliosa. Piacevi prima e piacerai anche adesso. Magari servirà del tempo, ma accadrà."
Mi bacia la fronte per poi abbracciarmi.Poco più tardi accompagnamo nonna, Erika e Marco all'aeroporto. Alla fine nonna non è partita il giorno previsto; hanno deciso di tornare in Italia tutti insieme oggi.
Non ci sono stati pianti, almeno non da parte mia. Non perché non sentissi niente, ma perché non c'era alcun motivo di essere tristi. Sono felice, stiamo ricucendo i rapporti e va bene così. Tutto sta tornando al proprio posto nella mia vita.Io e Harry stiamo guardando un film sul divano, mangiando il cibo da asporto che abbiamo comprato mentre tornavamo a casa, in previsione di quelli che sarebbero diventati i nostri piani di lì a poco, quando mi giro a guardarlo. Lui si sente osservato e mi guarda a sua volta.
"Che c'è?" Chiede ridendo.
"Grazie perché fai parte della mia vita. Tu mi rendi una persona speciale. Grazie."
"Grazie a te per avermi permesso di farne parte. E riguardo al renderti speciale... tu lo sei anche senza di me. Sei la persona più bella che abbia mai conosciuto. Io non ti merito."
"Alcune volte, e con alcune intendo sempre, penso che ho reso la tua vita un casino da quando ne sono entrata a far parte. Ho complicato le cose."
"Sapevo a cosa andavo incontro quando ti sono venuto a riprendere a Chicago. Magari quando ci siamo conosciuti no, ma dopo è stata una scelta consapevole."
"Di sicuro, però, non immaginavi come si sarebbe evoluta l'intera faccenda." Dico ridendo.
"No - ammette lui - è vero. Ma si sistemerà tutto."
"Come fai a dirlo?"
"Perché è vero. Sei sopravvissuta, ed è l'unica cosa che conta." Mi prende la mano e intreccia le sue dita con le mie.
"Mi dispiace." Dice ad un certo punto.
"Per cosa?"
"Per la tua perdita." Capisco che si riferisce a Luca, e non ho idea di come rispondere.
Credo che ormai abbia compreso che ho amato e insieme odiato mio marito.
"Non volevo che morisse - mormoro infine. - Volevo solo essere libera, che mi lasciasse in pace."
"Lo so."
Mi volto verso di lui, incerta.
"Ci sarà un futuro per noi? Dopo tutto quello che è successo?
"Credo che dipenda da te."
"Da me?"
"Le mie intenzioni non sono mutate di una virgola. Continuo ad essere follemente innamorato di te, ma tu devi capire se provi ancora gli stessi sentimenti."
"Se c'è una cosa di cui sono certa arrivata a questo punto, è questo. Ti amo incondizionatamente. Neanche i miei sentimenti nei tuoi confronti sono cambiati."
"Allora troveremo il modo di superare tutto questo insieme, perché voglio trascorrere il resto della mia vita con te."
Si alza dal divano, sparisce per qualche secondo per poi fare ritorno. Mi si avvicina e si inginocchia davanti ai miei occhi. Mette la mano in tasca e prende qualcosa; non mi concentro su nient'altro all'infuori del suo volto. Sembra agitato. Poi abbasso lo sguardo sulla scatolina che ha tra le mani. Contiene l’anello più bello che abbia mai visto.
Non è vistoso come la maggior parte degli anelli di fidanzamento; no, è semplice eppure magnifico. Si tratta di una fascetta d’oro rosa con incastonati alcuni diamanti di piccole dimensioni alternati azzurri e non.
È semplicemente perfetto.
Mi si riempirono gli occhi di lacrime. Soffoco un singhiozzo fissando quello che, a quanto pare, è un anello di fidanzamento.Ancora nella stessa posizione mi pone la fatidica domanda: "Greta, mi vuoi sposare?"
Lo fisso e nel suo sguardo vedo l’incertezza, come se avesse paura che possa rispondere di no.
Allarmato continua: "non dobbiamo renderlo noto subito. Possiamo tenerlo per noi per quanto tempo vorrai. Voglio soltanto che tu sia a conoscenza delle mie intenzioni, che sono a lungo termine."
Forse, qualche settimana fa, la risposta sarebbe stata no ma adesso, non se ne parla proprio. Voglio essere legata a quest’uomo per sempre.
Prendo il suo volto tra le mani e lo bacio più volte, baci brevi dati con un sorriso ebete stampato sul volto.
"Sì, voglio sposarti, Harry." Dico finalmente le parole che so voleva sentire.
Mi stringe tra le braccia.
"Ti renderò molto felice." Mi sussurra all'orecchio. Io gli lascio un bacio sul collo, dietro l'orechio, e sussurro a mia volta: "lo fai già, lo hai sempre fatto. E comunque... chiamami Aurora."
Lui torna a guardarmi e sorridendo. Fiero.
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Non puoi scappare per sempre
RomanceGreta Ferrari è un importante neurochirurgo. Si è trasferita da poco a Londra dall'Italia; sta scappando da qualcosa, o meglio, da qualcuno. Qui incontrerà, in circostanze non proprio felici, il Principe Henry del Galles, un uomo all'apparenza piut...