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"Eren, mi aiuti a tirare fuori il divano letto?" chiesi al ragazzo dentro al bagno, intento a cambiarsi.
"Certo" esclamò, uscendo. Aveva addosso una canottiera nera e dei normalissimi pantaloncini.
Mi seguí fino in salotto e iniziammo a tirare fuori il letto.
"Avete bisogno d'aiuto?" chiese Petra seguita dalla bionda, entrando in salotto.
Anche loro si erano cambiate, Petra si cambiò e si mise in pigiama, che consisteva in una tuta e una maglietta oversize. Ed Annie lo stesso.
"Vai a cambiarti, sei ancora in divisa" mi disse Annie, prendendo il mio posto. La ringraziai e mi dirisi in camera, imitai le due ragazze, mettendomi anch'io una tuta e una maglietta oversize, a cui feci un nodo. Mi infastidiva tenerla lunga.
"Avete fame?" chiesi rientrando in salotto, facendomi uno chignon disordinato al posto della coda.
"Io ho sempre fame" disse Eren, buttandosi sull'altro divano. Controllai l'orario sul mio telefono. 19.01.
"Ordiniamo delle pizze?" chiesi, in risposta tutti mi annuirono.

"HO FAMEEE" urlò Eren in preda alla disperazione.
Erano quasi le 9 e le pizze non erano ancora arrivate!
"Guardiamo un film?" chiese Petra.
Il suono del campanello la interrompe. Eren si alza dal divano, iniziando a correre verso il citofono.

—————————

"Questo film faceva pena" commentò Annie.
Guardai Alexa e Petra, intente a dormire sul letto. La corvina era sdraiata su un fianco e la rossa le abbracciava un braccio.
"Andrò a dormire di là, buona notte" dissi alzandomi, la bionda annuì, salutami con un cenno con la mano.
Uscii dal salotto, non prima di aver lanciato un ultimo sguardo alla corvina intenta a dormire.
Aprii la porta della camera, buttandomi sul mio letto, prendendo il telefono in mano.

Numero sconosciuto:
Ehi Eren! Ciao sono Historia!

Io:
Ciao, tutto bene?

Historia Reiss:
Massi, tu?
Scusa se ti disturbo a quest'ora 😊

Io:
Bene dai!
Ma figurati, tanto non stavo facendo niente, hai bisogno di qualcosa?

Historia Reiss:
Volevo solo farti un paio di domande.
Sono la rappresentante di classe e volevo assicurarmi che andasse tutto bene.
Ti trovi bene? Hai riscontrato qualche difficoltà? Se non capisci qualcosa non esistare a chiedere!

Io:
Mi trovo davvero benissimo! Quasi con tutti! Per adesso no, grazie mille! Chiederò sicuramente aiuto visto che non sono proprio bravo in ambito scolastico 😅

Historia Reiss:
Quel "quasi con tutti" mi turba, se hai qualche problema con qualcuno in particolare comunicamelo! Cercheremo di risolverlo insieme ☺️

Io:
Ti ringrazio per questa tua disponibilità

Historia Reiss:
Figurati, è a questo che servono gli amici! Ora è meglio se ti lascio dormire, buonanotte Eren

Io:
Buonanotte Historia.

Sorrisi, mi ero già fatto degli amici! Pensai a Mikasa. Infondo non la vedevo da tanti anni e vederla lì, sugli scalini mi turbò.
Per distrarmi decisi di guardarmi qualche anime.

Sabato 4 Ottobre

Guardai l'orario dal mio telefono. 2.07. Mi alzai dal letto, spegnendo il mio amatissimo computer portatile.
Mi dirisi in cucina e presi un bicchier d'acqua.
"C'è qualcuno?" chiese la corvina, entrando dalla porta della cucina.
"Non penso che un ladro o un fantasma ti risponderebbe di sì" risposi ridacchiando.
La ragazza rise piano e si avvicinò a me pssandosi una mano sugli occhi.
"Che ore sono?" mi chiese, prendendo un bicchiere dall'armadietto sopra al lavandino.
"Le 2.10"
"Come mai sei sveglio?" mi domandò la mora, sedendosi sul tavolo.
"Stavo guardando qualche anime e non mi sono reso conto dell'ora" risposi ridacchiando, appoggiandomi al piano affianco ai fornelli.
"Più che altro, perché tu sei sveglia?"
"Ho fatto un brutto sogno e mi sono svegliata" rispose facendo le spallucce.
"Che tipo di sogno?" chiesi curioso.
"Niente di importante..." rispose prendendo un bicchiere d'acqua.
"Petra sembra una brava ragazza"
"Hai ragione, speriamo davvero sia così. Perché ti piace?" domando ghignando.
"Ma figurati" risposi ridendo.
"Eren, posso farti una domanda? Ovviamente puoi anche evitare di rispondere, infondo è una domanda privata, anzi non dovrei neanche fartel.."
"Ma muoviti" esclamai ridendo.
"Perché sei stato affidato alla tua ex-tutrice?" mi chiese diretta.
"Tuo padre non te l'ha detto?" le chiesi confuso.
Lei scosse la testa.
"Gliel'ho chiesto, ma voleva prima chiederti il permesso. A lui da fastidio che i fatti delle altre persone si sappiano in giro. Che sia sua figlia o meno non me l'avrebbe mai detto"
Io annuii.
"Diciamo che... mio padre non trattava proprio bene me e Mikasa. Anzi..."
"E tua madre?"
"Potrei farti la stessa domanda" risposi ridacchiando.
"Se rispondi, rispondo anch'io"
"È morta" risposi semplicemente.
"Non ti manca?" mi chiese stupita.
"Da morire, ci ho pianto troppo sopra. Settimane, addirittura mesi. Mikasa mi stette vicino, non era sua madre biologica ma ci soffriva lo stesso. Mi disse che non le sarebbe piaciuto vedermi in quello stato, da quel giorno non versai più una lacrima"
"Che rapporti hai con Mikasa?"
"Era la figlia di un amico di famiglia, i suoi genitori sono morti e quindi i miei genitori l'hanno adottata"
Lei annuì sospirando.
"Sai mia madre è una bellissima donna, o almeno me la ricordo così" mi spiegò.
"Da quanto non la vedi?"
"Dal funerale di mio fratello. Sapevo che in quel periodo aveva dei problemi con mio padre. Alla fine del funerale mi diede un bacio sulla testa e se ne andò con una sua amica. Non so se sia viva, non so se sia morta. Non so niente" mi spiegò, scendendo da tavolo.
Dopo questo calò il silenzio, lei era ferma a guardare il soffitto. Mi dispiaceva, non volevo farle ricordare cose brutte.
"In questi due giorni ho parlato più con te che con mio padre in 10 anni di vita" dissi interrompendo il silenzio.
"Sono contenta, anche se praticamente non sappiamo niente dell'altro" rispose sorridendo.
"Allora ti racconterò tutto quello che vuoi sapere"
"Va bene, ma sinceramente non ho voglia di stare seduta. Possiamo andare in camera?" mi chiese, prendendo un pacchetto di patatine dalla dispensa. Io annuii.

"Bene Alexa Arlert, parlami un po' di te" dissi sedendomi sul letto sulla quale lei era sdraiata.
"Beh, non saprei da dove cominciare"
"Cosa ti piace fare nel tempo libero?"
"Andare in palestra" rispose solamente.
"E basta?"
"Nuotare anche, ogni tanto vado in piscina. Gestita dal padre di Annie che mi fa entrare gratuitamente"
"Qualcos'altro che non sia un'attività sportiva?" chiesi ridacchiando, interrompendola.
"Mi piace leggere. Libri, manga, light novel"
"Wow, non ti davo della grande lettrice"
"Scusa, cosa vorresti dire?" disse cercando di fare un tono duro, fallendo miseramente per poi scoppiare a ridere.
"Niente niente" risposi ridendo.
"Avrò preso qualcosa da mio cugino no?"
"Giusto"
"E a te cosa piace fare nel tempo libero?" mi chiese, appoggiando le sue gallette di riso sul comodino.
"Gioco a basket, infatti tuo padre mi ha iscritto alla squadra della scuola. Dicono che giocano bene"
"Sì, Farlan e alcuni nostri compagni di classe ci giocano. Non sono i primi in classifica, ma neanche gli ultimi. Se la cavano"
"Poi mi piace guardare gli anime. Quando fai gli anni?"
"3 agosto. Tu?"
"30 marzo" risposi facendo un ghigno.
"Perché fai quella faccia?" mi chiese.
"Sono più grande! Piccolinaaaa" risposi, scompigliandole i capelli.
"Riprovaci e ti giuro che al 30 marzo non ci arrivi" rispose seria, per poi scoppiare a ridere subito dopo.
"Okay la smetto" dissi ridendo.
"Sei mai stato fidanzato?" mi chiese curiosa, appoggiando le gambe sulla parete.
"Okay. Se te lo dico, mi prometti di non ridere?" dissi torturandomi le mani.
"Lo giuro!"
"No"
"Come no"
"No"
"Ma sei un figo" sbottò, arrossendo subito dopo.
"Beh, grazie" risposi grattandomi la nuca imbarazzato.
"Scusa"
"E di che?" le chiesi. Lei scosse la testa.
"Ma stai tranquillo, neanch'io prima del mio ex. Non è poi così strano"
"Li conosco?" le chiesi, imitando la sua posa.
"Si è trasferito lo scorso anno, ma siamo durati poco, forse 2 settimane e non ero pronta" rispose fissando il soffitto.
"E ti piace qualcuno?"
"Non credo. E comunque non ho bisogno di un fidanzato, ho già te a cui badare.
"Beh, ti ringrazio" dissi ironicamente.
"Ho solo detto la verità" rispose semplicemente.
"Vuoi dormire?" continuò, notando i miei occhi leggermente socchiusi.
"No, tu?" risposi dandomi uno schiaffetto sulla guancia, cercando di svegliarmi.
"No, ma tu è meglio se dormi" disse alzandosi da quella strana posizione.
"Ma figurati" risposi io, imitandola e sedendomi affianco a lei, appoggiandomi alla parete con la schiena.
"Eren, non so come tu mi consideri. Una sorella, una amica, una nemica, una migliore amica. Ma sai che ci sono sempre per te vero?" disse di punto in bianco.
"Certo e anche per me è così. Ma perché mi fai questa domanda?" chiesi confuso, socchiudendo gli occhi.
"Nel caso avessi qualche dubbio" sussurrò. La guardai con gli occhi socchiusi dalla stanchezza, sorrideva appena. Vidi le sue braccia alzarsi e posarsi sulle mie spalle. Finii per sdraiarmi sul letto e mi addormentai.

———————————

Guardai il ragazzo accanto a me mezzo addormentato.
"Nel caso avessi qualche dubbio" sussurrai e sorrisi. Lo presi per le spalle e lo adagiai sulle mie gambe. Si addormentò subito, iniziai ad accarezzare i suoi capelli castani, notando il fatto che fossero notevolmente morbidi, sicuramente più dei miei. Afferrai una mia ciocca di capelli. Mi appoggiai alla parete, continuando ad accarezzare i capelli al ragazzo.

Blue / Eren JaegerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora