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Mercoledì 12 Gennaio

"Sei pronta, Lexie?" mi chiesero in contemporanea le due ragazze fuori dal bagno.
Uscii dal bagno.
"Stai...davvero bene" disse Eren, squadrandomi dalla testa ai piedi.
Mi avviai verso lo specchio in corridoio. Indossavo un maglioncino bianco e dei jeans a vita alta neri, con lo strappo sulle ginocchia. Ai piedi avevo degli anfibi neri. Mi accarezzai i lunghi capelli corvini, leggermente mossi. Non ero truccata tanto, solo del mascara e un lucida labbra trasparente.
Mi girai verso i quattro ragazzi che mi guardavano.
"Penso di essere pronta" esclamai sorridendo.
"Ti sei dimenticata la cosa più importante" esclamò Annie, entrando in camera mia e uscendo subito dopo.
Mi porse i miei amatissimi orecchini a cerchio che mi aveva regalato mio fratello. Me li misi e le sorrisi, mi misi il giubbotto e presi il telefono.
"Penso sia l'ora di tagliarmi i capelli" esclamò Armin.
Mi girai verso di lui lentamente.
"EH?!"

"Ma davvero?" dissi ridendo.
Io e Jean siamo in un bar davanti a due fantastici milkshake.
"Te lo giuro! Sono caduto come un salame" esclamò ridendo.
"Allora Alexa Arlert, parlami di te" continuò, bevendo un sorso dal suo bicchiere.
"Ma se ci conosciamo da tanto"
"Sì ma non ci siamo mai presentati, non so niente di te" disse sorridendo.
"Ho 16 anni e vado in palestra. Fine"
"Molto interessante la tua storia" disse ridendo.
"La tua penso sia più interessante" dissi, appoggiandomi sul tavolo con il gomito.
"Ho 17 anni, gioco a calcio e suono la chitarra. Fine"  mi imitò ridendo.
"Davvero? Da quanto?" chiesi interessata.
"Da quando sono piccolo" rispose imbarazzato.
"E sei bravo?"
"Forse me la cavo"
"Mi piacerebbe sentirti suonarla" dissi sorridendo.
"Che rapporti hai con Levi? Vi vedo sempre per i corridoi insieme" mi chiese, pagando il conto.
"Oh ma no, faccio io" esclamai tirando fuori delle banconote.
"No ehi, no"
"Insisto"
"La prossima volta. Però non dire in giro che mi farò offrire qualcosa da te. Mi prenderebbero tutti per il culo" mi spiegò sorridendo.
"Va bene. Sai sei davvero molto diverso da quando ci vediamo di solito. Sei più solare e allegro"
"Sono contento che tu la pensi così"
"Comunque ci conosciamo fin da piccoli e siamo migliori amici" spiegai, uscendo dal locale.
"Lui sapeva di noi due?"
"L'ha scoperto leggendo i nostri messaggi"
"Per questo è così protettivo nei tuoi confronti?"
"Sì, ma certe volte è davvero una seccatura! Ma gli voglio bene, davvero tanto" esclamai sorridendo.
"Capisco, sono già le 6! Meglio se ti accompagno a casa. È già buio"
"Non c'è bisogno, davvero" dissi scossendo la testa.
"Ed io insisto" esclamò, imboccando una strada a sinistra.
"È a destra" gli urlai, ridendo a crepapelle. Lui si girò di scatto, grattandosi la testa imbarazzato.
Lo raggiunsi e mi aggrappai al suo braccio.

"Siamo arrivati" esclamai, mollando il suo braccio.
"Ti ringrazio per aver accettato il mio invito" esclamò, mettendosi le mani in tasca.
"Ti ringrazio per avermi accompagnato a casa" dissi, lasciandogli un bacio sulla guancia.
Lo salutai con la mano, mentre lui si allontanò sorridendo.
Entrai in casa, appoggiandomi alla porta e scivolando piano piano per terra. Iniziai a gridare. Eren si precipitò giù dalle scale, rotolando sugli ultimi scalini.
"COS'È SUCCESSO" esclamò, prendendo una lampada dal tavolino all'ingresso.
"O mio Dio! Alexa mi hai spaventato a morte!" esclamò sospirando, mettendo a posto la lampada.
"Nonpossocrederediaverlofatto!Nonpossocrederediaverlofatto!Nonpossocrederediaverlofatto" continuai a ripetere a bassa voce.
"Cos'hai fatto?" mi chiese, abbassandosi alla mia altezza.
Sentii le mie guancia andare a fuoco, ricordandomi dell'avvenimento di pochi minuti prima.
"L'HAI BACIATO?!" urlò Eren, notando le mie guance rosse.
"SULLA GUANCIA"
"MA VAFFANCULO! PENSAVO DA UN'ALTRA PARTE" urlò il castano alzandosi di colpo.
"Ma stai tranquilla, è normale"  continuò, porgendomi una mano per farmi alzare.
"Sì?" chiesi, afferrandola. Lui annuì.
"Ora scusami, ma domani mi interroga in storia e non so niente" disse ridacchiando Eren.
"Ti aiuto io"

Sabato 15 Gennaio ore 16.41

"O mio Dio, dirà sicuramente di no, io sarò umiliato davanti a tutti" esclamò Eren, andando su e giù per la nostra camera.
"Historia è troppo dolce per fare una cosa del genere, al posto di dirti di no farebbe finta" esclamò Annie, finendo di mettere lo smalto bianco alle unghie di Petra. Le lanciai un'occhiataccia.
"Lascia stare quello che ha detto Annie, non ti dirà di no. Historia è innamorata di te, stanne certo. Ora vai a farti una doccia con calma, rilassati" dissi con molta calma e lo spinsi fuori dalla camera. Chiusi la porta e sospirai.
"Era davvero necessario dire così Annie?" esclamai ridacchiando.
"Ho solo detto la verità" disse facendo le spallucce.
"Ora vieni qui, ti devo mettere lo smalto" continuò, invitandomi a sedermi sul mio letto.
"La festa inizia alle 9 e noi non siamo neanche a metà!" esclamò Petra, prendendo il suo vestito dal suo zaino e appendendolo nel mio armadio.
"Ti dispiace? Si stropiccia"
"Ma figurati" dissi ridacchiando.
"Te le faccio bordeaux, così si intonano con il vestito" disse Annie.
"Annie, ma c'è una cosa che non sai fare?" chiesi, mentre la rossa si siede accanto a me.
"Peccato tu non ti prenda cura di te stessa come ti prendi cura di noi" esclamò Petra, prendendo un libro dal mio comodino.
"In realtà lo faccio nel tempo libero, ma non mi sento a mio agio uscendoci" disse a bassa voce, continuando a mettermi lo smalto.
"Secondo me staresti benissimo" disse la rossa, facendole un sorriso rassicurante.
"Li piastriamo o le facciamo i boccoli?" chiesi alla ragazza accanto a me.
"No, aspetta che?"
"Secondo me starebbe bene con una bella mezza coda alta, stile Ariana Grande, non so se intendi"
"No aspetta"
"Ma lisci o mossi?"
"Lisci" esclamò la rossa, prendendo la piastra dal bagno.
"Non mi ascolterete mai vero?" disse sospirando la ragazza, finendo di mettermi lo smalto.
"Hai capito amica!" dissi ridendo.
"Ehi, ma non c'è Eren in bagno?" mi chiese la ragazza lentamente. Ci guardammo per qualche secondo e sentimmo un urlo.
"MA CHE CAZZO PETRA! LO SAI CHE DI SOLITO SI BUSSA?" urlò Eren, dal corridoio.
"E TU PERCHÉ NON CHIUDI LA PORTA A CHIAVE!" esclamò la ragazza. Io e Annie ci precipitammo subito nel bagno, notando Eren con un asciugamano in vita e Petra più rossa che mai.
"Menomale che non ho fatto in tempo a vedere qualcosa di estremamente...privato" disse a bassa voce la rossa.
Io e Annie scoppiammo a ridere.
"Non è divertente! Ora scusate, ma sono pieno di sapone, dove non potete immaginare!" disse il castano, spingendoci fuori dal bagno.
"Che figura di merda" esclamò Petra, tornando in camera con la piastra in mano.
Io e Annie eravamo ancora impegnate a ridere a crepapelle.
"Smettetela cretine" sussurrò la rossa.
"Però avete visto che fisico?" esclamò la bionda, appena finito di ridere.
"Sei fortunata, Alexa" disse Petra facendomi l'occhiolino.
"Devo farmi una doccia anch'io" dissi ignorandole, toccandomi una ciocca di capelli.
"Jean ti ha ancora scritto?" mi chiese Petra, intenta a dividere i capelli di Annie per fare la sua acconciatura.
"Tutti i giorni" esclamai sorridendo.
"Ti piace?"
"Non penso..." dissi facendo cadere il mio sguardo su una foto appesa alla parete.
"Secondo me, dovresti buttarti. È carino e da come ne parli è davvero gentile. Abbiamo 16 anni e siamo in piena adolescenza, è ora di fare nuove esperienze" disse Annie. Io annuii distrattamente e presi dei vestiti per andare in bagno a farmi una doccia.

Ore 18

"Ma quanto ci hai messo?! Sei entrata nella doccia 1 ora fa!" esclamò Eren, sdraiato sul letto.
"Ma se mi sono asciugata anche i capelli!"
"Meglio così" disse Annie, truccata come un pagliaccio. Scoppiai a ridere insieme a Eren.
"Petra ti uccido" disse a bassa voce la bionda.
"Sei bellissima! Perché nessuno apprezza la mia arte?" esclamò la rossa, nascondendosi dietro di me.
"Meglio se lasci questo ad Alexa, non sei fatta per fare la Hair Artist" disse Eren.
"È Make-up Artist, fai proprio schifo in inglese, Eren" disse la bionda, intenta a struccarsi.
"Ehi! Guarda che sono migliorato! Adesso ho la media del 4.2!" esclamò offeso.
"E prima?" chiesi con un sopracciglio alzato.
"4"
"Urca! Che miglioramento" disse Petra ridacchiando.
"Ora Alexa, vieni qui che ti faccio i capelli" disse Petra, facendomi sedere su una sedia.
"Subito!"

Ore 8.01

Mi infilai il vestito e gli stivali neri con il tacco che mi arrivavano sopra le ginocchia.
Ero pronta. Truccata, con i boccoli fatti e vestita. Annie era anche lei pronta, ma senza vestito. Eravamo in anticipo, cosa molto strana, visto che siamo sempre in ritardo.
"Alexa! Mi devi truccare! Non sono capace!" urlò Petra dal bagno.
Ecco, troppo presto per cantare vittoria. Senza togliermi gli stivali, la raggiunsi in bagno.
Iniziai a ridere appena vidi il pasticcio che si era fatta in faccia.
"Struccati, vado a vedere com'è messo Eren" dissi, entrando in camera.
"Eren, sei pronto?" chiesi al ragazzo davanti a me. Indossava una camicia nera, dei pantaloni sempre neri e delle Vans, strano ma vero, nere.
"Sono troppo casual?" mi chiese, finendo di allacciarsi l'ultimo bottone della camicia.
"No stai bene" e stava bene davvero.
"Però il colletto sistematelo" continuai, sistemandogli il colletto.
Alzò gli occhi per guardarmi.
"S-Stai davvero bene! Davvero!" mi disse sorridendo, un po' rosso, forse per la distanza limitata.
"Ti ringrazio" dissi timidamente.
"Lexie, mi allacci il vestito?" chiese Annie, entrando in camera.
Mi allontanai subito da Eren, ma era troppo tardi. Annie aveva un sorrisetto strano sul viso.
"Arrivo"
"Io l'ho detto!" canticchiò la bionda, mentre le allacciavo il vestito.
"Aveva il colletto storto"
"E io ci credo, comunque Petra ti cercava" esclamò, mettendosi le scarpe. Un normalissimo paio di anfibi neri.
"Come sto?" chiese facendo una giravolta.
"Bene, tranquilla che Armin lo conquisti" disse Eren, uscendo dalla camera.
"Anche tu con questa storia?" chiese la ragazza, alzando gli occhi al cielo.
"Sai adesso che si è tagliato i capelli è proprio carino. L'ho accompagnato io oggi" esclamò il ragazzo.
"Sei diventato gay?" chiese la ragazza ghignando.
Io trattenni una piccola risata.
Non avevo nulla contro i gay, assolutamente! Un mio amico lo era, ma mi faceva ridere la faccia di Eren.
"Affatto, a me piace la figa" esclamò il castano.
"Un po' di contegno, Eren!" dissi ridendo.
"Ora scusate ma Petra mi aspetta! Ci metterò almeno 3 anni, ma pazienza. Au revoir!" esclamai, sparendo in bagno.

Blue / Eren JaegerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora