Ore 19.37
"Chissà cosa staranno facendo quei due!" urlò Levi, mettendosi le mani fra i capelli.
"Dai lasciamoli stare" dissi sospirando.
"No! Andiamo a chiamarli" disse lui, alzandosi dal divano.
"Non ti dico di no perché tanto non mi ascolteresti" dissi sospirando, prendendo il cellulare, precedentemente messo in carica.
Uscimmo da casa di Levi e ci dirisimo verso casa Arlert.
Levi si attaccò al citofono, premendo il tastino di continuo.
"Chi è?" chiese una voce maschile, Eren.
"Sono Levi, muoviti ad aprire questo cancello"
Il cancelletto si aprì e con questo anche il portone d'ingresso.
Levi mi prese per mano ed entrò nella casa, guardando scioccati i due ragazzi.
Eren con solo i jeans addosso e Alexa con una maglietta che le arrivava a metà coscia.
"Che aria da after-sex che avete" dissi ridendo, guardando Levi guardare i due ragazzi sconvolti.
"Uscite o no?" disse Levi, leggermente nervoso.
"Sono stanca" disse Alexa, facendomi ridere a crepapelle.
"Ragazzi vi amo" dissi asciugandomi le lacrime agli occhi.
Levi si avvicinò ad Eren e gli girò intorno.
"Lei a lui? Accettabile. Alexa! Vieni immediatamente qui!" urlò Levi.
La ragazza con malavoglia si alzò dal divano, avvicinandosi a Levi.
"Che vuoi?" chiese lei, alzando le sopracciglia.
"Petra! Esaminazione!" disse chiamandomi.
"Subito capitano!" dissi io, mi avvicinai alla ragazza e le abbassai la maglietta.
"È presente capitano!" dissi facendo un saluto militare.
"Eren Jaeger. Quanto sei morto" disse Levi, sorridendo. Non dolcemente.
"Dai Levi! Lasciali stare, è normale" dissi ridacchiando.
"Non ti ammazzo solo perché me l'ha detto lei" disse lui, assottigliando gli occhi, guardando Eren.
"Io vado a riposarmi" disse Alexa sbadigliando, salendo in camera sua.
"Quando scendi, portami giù una maglietta!" esclamò il ragazzo.
"Minchia, ti ha proprio distrutta!" dissi seguendola. Entrai nella camera e aprii le finestre.
Lei prese il sacchetto della spazzatura presente nel cestino e lo chiuse con l'apposito laccetto.
"Ricordami di buttarlo via" mi disse.
Tolse le lenzuola dal letto di Eren e ne rimise altre pulite.
"Facciamo una festicciola?" mi chiese lei, sedendosi sul letto di Eren.
"Va bene, chi invitiamo?" le chiesi, aprendo le note presenti sul telefono.
"Te, Levi, Annie, Armin, Jean, Mikasa, Sasha, Connie, Isabel, Farlan, Marco, Hanji...e poi?" disse lei, contando i nomi sulle dita.
"Historia e Ymir?" le chiesi.
"Me lo stai chiedendo davvero?" disse lei con le sopracciglia alzate.
"Perché no?"
"E va bene. Historia, Ymir, Reiner e Berthold. Gli scrivi tu?" mi disse lei.
"Certo" dissi sorridendo.
"Vado a farmi una doccia" esclamò, prendendo dei vestiti dall'armadio.
Scesi le scale e mi sedetti sul divano, guardando Eren e Levi discutere.
"Alexa vuole fare una mini festa"
"Chi viene?"
"Noi, Annie, Armin, Jean, Mikasa, Sasha, Connie, Isabel, Farlan, Marco, Hanji, Ymir, Reiner, Berthold e Historia"
"HiCHE?"
"Invierò i messaggi" dissi alzando le spalle, inviando l'invito a tutti.
"Historia sa di voi due?" chiese Levi.
"Non so neanche se esiste un noi"
"Ma chiediglielo brutto imbecille"
"Stasera"
"Bravo. Vai tu a prendere da bere e da mangiare?" chiesi a Levi, guardandolo annuire.
Guardai la corvina scendere dalle scale con un asciugamano in testa.
Lanciando una maglietta in faccia ad Eren.
"Perché hai deciso di invitare anche Historia!" le chiese Eren, mettendosi la maglietta.
"Che problema c'è? Non vuoi che ci veda insieme?" chiese lei alzando un sopracciglio.
"Questa è pesante" disse Levi.
"Vado a comprare da bere e da mangiare" continuò lui.
"Aspetta vengo anch'io" disse Alexa, infilandosi velocemente le scarpe e togliendosi l'asicugamano dalla testa.
"Non me ne frega un cazzo di quello di cui pensa Historia"
"Ah no? Sembra di sì, invece" disse lei, chiudendo la porta alle sue spalle.
"Non dovevi fare così. Qualcuno può fraintendere"
"Sono un coglione" disse lui, sedendosi sul divano.
"Decisamente. Dai dopo le parli" dissi appoggiandogli una mano sulla spalla.
"Ora che ci penso, tra poco è il suo compleanno" esclamò Eren, guardando il calendario appeso al muro.
"Cosa le regalo?!"
"Ci pensiamo più tardi"———————————
"Deficiente, imbecille, coglione, stronzo, scemo, BAKA" urlai fuori dalla casa.
"Bene, ora mi aiuti a tirare fuori queste borse?" mi chiese Levi, davanti al baule della macchina, con le braccia incrociate.
"Arrivo" dissi sbuffando.
Presi una borsa per braccio e abbassai il portone d'ingresso con una mano e la spinsi con una gamba.
"Aspetta ti aiuto" disse Eren, prendendo le due borse. Lo ignorai e le appoggiai sul tavolo in cucina, per poi tornare fuori dalla casa a prendere altre borse, seguita dal ragazzo.
"Senti mi dispiace, non me ne frega davvero niente di quello che può pensare Historia. Non so perché ho reagito così ma sai che a me importa solo di te, vero?" mi disse lui, prendendo anche lui alcune borse, per poi appoggiarle sul tavolo.
"Tanto non stiamo neanche insieme, non ho bisogno di queste spiegazioni" dissi fredda, salutando Annie appena arrivata.
"Non hai tutti i torti"
"Allora non mi rompere" dissi salendo le scale e sbattendogli la porta della camera in faccia.————————————
"Oh merda, cos'è successo?" chiese Annie, dopo aver assistito alla nostra piccola discussione.
"Ho fatto il coglione" dissi scendendo le scale ed entrando in cucina, disfando le buste.
"Le parliamo noi, stai tranquillo. Le starà per venire il ciclo" dissero le due ragazze, salendo le scale.
"Ecco, di male in peggio"
"BUONASERA CUORI!" urlò Ymir, entrando in casa.
"Ciao" disse Historia, dietro alla mora.
"Scusa...Dicevi?" mi disse Levi, quasi dispiaciuto.
"Vado a farmi una doccia" dissi salendo le scale.—————————————
"Dai! Non fare così. Non voleva dire quello, sai che non gli importa niente di quella. Anzi, non gliene importava niente neanche quando stavano insieme, visto che aveva occhi solo per te" mi spiegò Annie.
"Però è stato un coglione"
"Esattamente"
"Posso entrare? Devo prendere dei vestiti" disse Eren, dopo aver bussato alla porta.
"Certo" rispose Petra al posto mio. Le lanciai un'occhiataccia e guardai male il ragazzo appena entrato nella camera.
"Sono arrivate alcune persone" disse lui, prendendo dei vestiti dall'armadio.
Lo ignorai completamente e continuai a parlottare con le mie amiche.
"Okay...Vado a farmi la doccia" esclamò Eren, uscendo dalla camera.
"Sta sera, voglio vestirmi da zoccola" dissi alzandomi, dirigendomi verso l'armadio.
"È impazzita"
"Decisamente"
"Vi ho sentito!"
Frugai nell'armadio, trovando un crop top di pizzo rosso, abbastanza trasparente e una minigonna a pieghe nera.
"Tu sei completamente andata" disse Annie, scuotendo la testa.
"Fa tanto schifo?"
"No, secondo me stai anche bene. Ma stai facendo una scenata assurda"
"Prendo anche le calze a rete" dissi ignorandole.
Mi tolsi la maglietta e i pantaloncini, infilandomi velocemente i vestiti.
"Bello quel succhiotto" disse Annie, indicando il mio seno.
"Smettila cretina" dissi arrossendo.
Mi guardai allo specchio e mi misi un rossetto rosso, insieme a del semplicissimo mascara.
Non volevo truccarmi troppo, fa troppo caldo e il trucco mi si scioglierebbe all'istante.
"Saranno già tutti arrivati, la musica è già partita" dissi sorridendo soddisfatta, prendendo un paio di tacchi neri.
"Stai da dio" disse Annie, applaudendo leggermente.
Uscii dalla camera e scesi le scale, aiutata da Annie e Petra.
"Come minchia sei vestita?" mi chiese Levi, lanciandomi un'occhiataccia.
"Sto tanto male?" chiesi facendo il broncio.
"No, però è troppo"
"Massi, che sarà mai?" chiesi sorridendo, prendendo un bicchiere da una brocca a caso, posizionata sul tavolo.
La bevetti velocemente e andai a salutare Sasha, appena arrivata.
Cercai Eren con lo sguardo, notandolo parlottare con Historia, lei con lo sguardo da santarellina mentre lui la guardava a disagio. Strinsi fra le mani il bicchiere di plastica, lo buttai a terra e mi allontanai, sedendomi sul divano.
"Che bella che sei sta sera" mi disse Mikasa, sorridendo.
La ringraziai e mi alzai, tornando a prendere da bere.
"Stai...davvero bene" disse Eren, mordendosi il labbro, non appena mi girai.
"Grazie" dissi, bevendo subito dopo il bicchiere.
"Senti, posso parlarti un secondo?"
"Di cosa?"
"Di prima, l'ho detto solo perché mi sta antipatica. Tutto qui"
"Prima non sembrava ti stesse molto antipatica" dissi sorridendo falsamente.
"Mi ha solo chiesto come andasse"
"Non mi interessa" dissi rigirandomi verso il tavolo.
"Alexa, per favore" disse afferrandomi il braccio, facendomi girare verso di lui.
"Scusami tanto, ho esagerato" dissi sorridendo, lasciandogli un bacio sulle labbra.
"Stai tranquilla. Poi volevo chiederti una cosa" esclamò, afferrandomi una mano, intecciandola alla sua.
"Dimmi pure"
"Vuoi essere la mia ragazza?"
"Certo che sì, Eren" dissi baciandolo."Allora, che si fa?" chiese Ymir, sedendosi per terra.
"Obbligo e verità?" chiese speranzoso Berthold.
"Va bene" disse Eren, sedendosi accanto a Levi. Mi misi in braccio a lui, beccandomi un'occhiataccia da Historia.
"Uhhh, ma cosa ci siamo persi" esclamò Reiner, guardandoci sorpreso. Entrambi alzammo le spalle.
Ymir posizionò la bottiglia i mezzo a noi e la fece girare.
"Petra, obbligo o verità?"
"Verità"
"Sei vergine?" chiese Ymir, con un sopracciglio alzato.
La ragazza arrossì leggermente, prima di annuire.
"Io non giudico, non c'è niente di male, rossa" disse Ymir, facendole l'occhiolino.
Petra fece girare la bottiglia che questa volta finì su Connie.
"Obbligo o verità?"
"Obbligo! Sono coraggioso io!" disse lui, mettendosi una mano sul cuore.
"Ti obbligo a baciare...SASHA"
"No problem!" disse lui, lasciando un bacio a stampo sulle labbra di Sasha.
Connie fece girare la bottiglia, che finì su Jean.
"Allora, pony. Obbligo o verità?"
"Avete rotto i coglioni. Verità" disse lui, alzando gli occhi al cielo.
"Dicci il tuo segreto più segreto" esclamò Connie ridacchiando.
Guardai terrorizzata Jean, mentre lui guardò il soffitto pensandoci. Ci mise qualche secondo e mi guardò per un attimo.
"Ehi, che nascondete tu e Alexa?"
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Blue / Eren Jaeger
FanfictionÈ una storia dove la protagonista non è un personaggio di AOT. È un personaggio di mia invenzione, proviene da un mio disegno raffigurante Mikasa con i capelli lunghi. Visto che non le assomigliava per niente ho deciso di cambiarle i tratti del viso...