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Ore 21.14

"Ehi Alexa!" mi salutò una voce dietro di me.
Eravamo appena scesi dalla macchina del padre di Petra, mi stavo tenendo al braccio di Eren per via dei tacchi.
"Jean! Ciao! Ymir! Stai davvero bene vestita così!" salutai il ragazzo con un bacio sulla guancia.
"Kirschtein , Ymir. Ciao" lo salutò anche Eren con un tono strano.
Ymir salutò entrambi con la mano.
"Eren! Che piacere. Entriamo?" chiese il ragazzo accanto a me, porgendomi il braccio.
"Scusa. Ma preferisco aspettare Levi, quindi è meglio se entrate prima voi. Ci vediamo dopo" dissi sorridendo.
"Oh, certo" esclamò, entrando con Ymir.
"Tu vuoi entrare?" chiesi al ragazzo accanto a me.
"No, ti aspetto. Ci sono troppi ragazzi"
"Nel caso qualcuno si avvicinasse a noi con cattive intenzioni c'è Annie, sai com'è fatta. Non saremo in pericolo" risposi sorridendo.
"Oh, so benissimo com'è fatta. Ma non mi fido lo stesso, preferisco aspettare"
"Fai come vuoi, ma è arrivato" dissi indicando il ragazzo arrivare insieme a Farlan e Isabel.
Appena ci vide si fermò un attimo e Farlan si avvicinò a lui con uno strano sorriso. Non capì quella reazione, ma decisi di lasciare stare.
"State bene" disse Levi, dopo essersi avvicinato.
"Anche tu" risposi, lasciando il braccio di Eren, per andare da Levi. Historia era uscita a cercarlo.
Era davvero splendida, aveva un vestito rosa pesca lungo fino alle caviglie e i capelli raccolti.
Ai piedi indossava delle décolleté molto alte metallizzate. Ma nonostante i tacchi era lo stesso più bassa di me.
"Auguri Historia!" esclamiamo tutti insieme. Lei ci ringrazio. Quest'ultima ed Eren si salutarono con un timido sorriso ed entrarono.

Ore 22

Eravamo seduti in un tavolo, io, le mie due migliori amiche, Armin, Levi, Isabel e Farlan. Jean non lo vedevo dall'entrata e neanche Ymir, quindi probabilmente saranno insieme.
Eren aveva ragione, Armin stava davvero bene con i capelli corti.
Si unirono a noi anche Sashae Mikasa. Salutai Mikasa e Sasha con un cenno alla mano.
"Eccomi!" disse Jean, sedendosi accanto a me.
"Che ci fai qui?" chiese Levi avvicinandosi di più a me.
"Non posso?" disse tranquillamente.
"Non sei il benvenuto" ringhiò Levi.
"Levi, calmati"
"Allunga le mani e te le taglio" gli disse a bassa voce.
Lui alzò le mani in segno di resa e mi invitò a ballare.
Nella pista notai a poca distanza da noi Eren e Historia mentre ballavano. Molto, molto vicini.
Emozionata presi per mano Jean e andai a chiamare tutto il gruppo dei miei amici. Tutti elettrizzati andammo in pista e ci avvicinammo un po' di più a loro. Tutti cercando di non farsi notare dalla nuova quasi coppia stavano ballando insieme.
Io e Jean mentre Levi ci guardava male. Isabel e Farlan. Con mia grande gioia Armin ed Annie che si guardavano imbarazzati e una coppia che non mi sarei mai aspettata. Petra e Levi. Sembravano davvero...come dire...non più nemici.
Contenta continuai a guardare Historia ed Eren che continuavano ad avvicinarsi sempre di più.
"Sta per succedere?" mi chiese Petra.
"Sta per succedere!" urlò emozionata Isabel.
E successe per davvero. I due ragazzi si stavano baciando. Iniziai a saltellare in giro, contenta. Davvero tanto. Si staccarono e si guardarono sorridenti.
"E bravo il nostro moccioso! Sta crescendo" esclamò Levi con un piccolo sorriso.
"E finalmente, smetterete con quella storia?" chiesi alle mie due amiche.
"Forse sì, ma tu sei ancora libera" disse Petra, facendomi l'occhiolino.
"E rimarrà libera, vero belloccio?" disse Levi con un piccolo ghigno in faccia.
Lui lo ignorò e tutti tornammo ai nostri posti.
Vidimo da lontano il gruppo di Sasha, Connie, Reiner e Bethold. E li invitammo ad unirsi a noi.
"Ragazze, andiamo a prendere da bere?" chiesi alle mie due amiche che mi raggiunsero subito.
Dopo aver preso i nostri bicchieri tornammo al tavolo.
"Vacci piano con quelli, Ymir ne ha bevuti solo 2 ed è già brilla" mi spiegò Jean, seduto accanto a me.
"Io reggo benissimo"
"Ma non è vero! Non reggi un cazzo!" disse ridendo Isabel.
"Questo non si deve sapere in giro" le dissi, facendole l'occhiolino.

Ore 11.56

Siamo seduti di nuovo sul divanetto. Ci eravamo avvicinati a Historia per vederla spegnere le candeline. Quest'ultima ed Eren si unirono a noi, facendo finta di niente.
"Allora! Penso sia l'ora di aprire i regali! Vero Historia?" esclamai guardando Eren irrigidirsi.
"Oh! Va bene"

Dopo vari regali, arrivò il turno di Eren. Ci alzammo tutti e ci dirigemmo in mezzo alla pista da ballo. Tutti gli invitati smisero di ballare.
Ero in prima fila, mentre Historia si guardava intorno confusa.
"Scusate! Posso avere un microfono?" chiese Eren.
Mentre gli procuravano un microfono, io e Jean eravamo uno accanto all'altro, mi prese la mano e mi fece un leggero sorriso.
"Bene. Historia Reiss, ormai ci frequentiamo da qualche mese e penso sia arrivato il momento di chiederti una cosa" disse il castano prendendole entrambe le mani.
"Sei davvero una ragazza speciale e tu sei riuscita a farmi innamorare di te" vidi le mani di Historia tremare leggermente.
"Quindi volevo chiederti, qui davanti a tutti. Davanti a mia sorella, davanti alla tua migliore amica, davanti alla mia coinquilina, davanti a tutta la scuola. Historia Reiss, vuoi diventare la mia fidanzata?" chiese il ragazzo, tirando fuori una scatola e aprendola davanti agli occhi della bionda. Una piccola collana d'argento, con un ciondolo piccolo a forma di cuore.
Vidi una piccola lacrima scendere dagli occhi della ragazza ed lo sguardo di Eren spegnersi lentamente, cercando in mezzo alla folla qualcuno. I suoi occhi si posarono sui miei e cercai di avvicinarmi a lui.
"Certo Eren" disse la ragazza sorridendo.
Lui la guardò di scatto incredulo e Historia si buttò fra le sue braccia.
Un piccolo sorriso sollevato comparve sul mio viso.
"È finita bene" disse Petra, avvicinandosi a noi due.

Domenica 16 Gennaio ore 12.46

"Allora, ti va di ballare?" mi chiese Jean. Io annuii e ci allontanammo dalle mie due amiche. Guardai da lontano Petra che mi fece l'occhiolino.
Ci fermammo in fondo alla pista, vicino all'entrata.
"Sono felice che si siano messi insieme" disse dopo qualche momento di silenzio, che poi silenzio non era visto che la musica andava a palla.
Le note di una canzone spagnola arrivò alle orecchie.
"Non credi che dovrebbero farlo anche altre due persone?" disse a bassa voce.
"C-Che?" chiesi, sentendo le mie guance andare a fuoco.
"Alexa, tu mi piaci"
Rimasi a guardarlo negli occhi per qualche secondo.
"Io ti piaccio?" mi chiese avvicinandosi lentamente.
"I-io..."
"Tu cosa?" mi sussurrò all'orecchio, prendendomi per i fianchi.
Mi venne in mente una scena di poche ore prima.

"Jean ti ha ancora scritto?" mi chiese Petra, intenta a dividere i capelli di Annie per fare la sua acconciatura.
"Tutti i giorni" esclamai sorridendo.
"Ti piace?"
"Non penso..." dissi facendo cadere il mio sguardo su una foto appesa alla parete.
"Secondo me, dovresti buttarti. È carino e da come ne parli è davvero gentile. Abbiamo 16 anni e siamo in piena adolescenza, è ora di fare nuove esperienze" disse Annie. Io annuii distrattamente e presi dei vestiti per andare in bagno a farmi una doccia.

Ah fanculo. Lo presi per la camicia e lo avvicinai a me, facendo unire le nostre labbra. Chiusi gli occhi. Sentii un piccolo sorriso da parte sua. Avvolsi le braccia attorno al suo collo, mentre lui mi chiese l'accesso appoggiando la lingua sulle mia labbra, schiusi le labbra, in modo che la sua lingua potesse passare.
Non sentivo più le sue labbra sulle mie così aprii gli occhi, notando che era accovacciato a terra.
Levi era davanti ai miei occhi che si teneva il pugno.
"Ma sei impazzito?!" gli urlai addosso, raggiungendo il ragazzo.
"Stai bene?" gli chiesi, aiutandolo ad alzarsi. Un piccolo taglietto era presente sul suo zigomo.
"Ma sei impazzita tu!" urlò Levi, da dietro di lui vedevo Petra correre. Sgranò gli occhi appena ci vide.
"Non puoi stare con lui!" urlò, prendendomi per un braccio.
"Levi! Sono stanca! Stanca del tuo comportamento. Ti prego lasciami stare!" urlai, strattonando il suo braccio, prendendo Jean per la mano e portandolo da un'altra parte.

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"Voglio solo proteggerla" disse il ragazzo davanti a me con le lacrime agli occhi, cadere sulle ginocchia.
"Levi..." mi avvicinai a lui, sedendomi per terra. Lui di colpo mi abbracciò e io ricambiai.
"Lo sai che ha ragione verso?" gli dissi a bassa voce.
"Voglio solo proteggerla, quello vuole solo scopare" disse stringendomi più forte.
"Tu lasciala un po' con Jean, se le succede qualcosa, saremo in due a impiccarlo, va bene? Ora andiamo a chiederle scusa" gli dissi, afferrando la sua mano e alzandolo.
Lui annuì e senza staccare la mano dalla sua mi avviai dalla ragazza, dove precedentemente era scappata.

Blue / Eren JaegerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora