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Mercoledì 12 Dicembre

Salve a tutti, mi chiamo Alexa Arlert.
Sono passati mesi da quando Eren Jaeger si è trasferito a casa mia.
Io, Petra Ral e Annie Leonhart siamo diventate inseparabili.
Le due sopracitate ormai pensano che tra me ed Eren Jaeger ci sia una relazione segreta. Da quando ci hanno trovato dormire insieme.
Sì, ridicolo.
Ormai Eren Jaeger sta uscendo con Historia Reiss da qualche mese.
Sì, Historia Reiss. La nostra rappresentante di classe, la secchiona timida.
Jean e Mikasa sono in crisi, mentre la mia relazione con Jean va avanti.

"Ehi" mi sussurrò Jean, dandomi un bacio sulle labbra.
"Come va con Mikasa?"
"Mi sa che finirà presto" disse sbuffando, avvolgendomi le spalle con un braccio.
"Però ho te e sei molto meglio"
"E la regola numero 4?"
"Cioè?" chiese confuso.
"Niente amore"
"Possiamo anche cancellarla" disse facendo le spallucce.
"Ceh insomma. Sei figa e sei popolare. Molto meglio di Mikasa"
"Almeno lei non è zoccola" sussurrai piano.
"Eh?"
"Niente" dissi, prendendolo per il collo, avvicinandomi alle sue labbra.
Lui con un veloce muovimento le fece scontrare e approfondì di più il bacio.
"Alexa..." disse una voce dietro di noi.
"Petra?!" esclamai, allontanandomi subito dal ragazzo.
"Ma tu sei..."
"È meglio se tu vai" dissi al biondo accanto a me.
Lui annuì e si allontanò.
"Pensavo stessi male, quindi sono venuta a cercarti. Ma a quanto pare stai benissimo"
"Petra..."
"È fidanzato! Alexa non puoi"
"Scusami, risolverò tutto"
"Da quanto?"
"Cosa?"
"Da quanto va avanti!"
"3 mesi"
"Alexa... Siete andati oltre?" mi chiese preoccupata, appoggiandosi al muro.
"Mi dispiace" dissi con le lacrime agli occhi.
"Lo so solo io?"
"Anche Levi" sbottai, appoggiandomi al termosifone.
"E non ti dice niente?!"
"Mi dice un sacco di cose, ma è la mia vita. Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrate? Al bar? Ho litigato con Levi riguardo questo"
"Perché non la lascia?!"
"La lascia, in questi giorni"
"Sei la mia migliore amica e ti voglio un sacco di bene, ma hai fatto davvero una grandissima cazzata" disse abbracciandomi.
"Ti prego, non dirlo a nessuno" la implorai, soffiandomi il naso.
"Annie?"
"Glielo dirò un giorno"

18 Dicembre ore 18.08

"L'ho lasciata" disse Jean, allacciandosi i pantaloni.
"Ieri sera"
"Come l'ha presa?" chiesi curiosa.
"Abbastanza bene, sapeva anche lei che non potevamo continuare. A me non piaceva più lei e a lei non piacevo più io" mi spiegò, accendendosi una sigaretta.
"Ecco perché Eren è corso da lei!"
"Ci vediamo domani" disse, finendo di vestirsi.
"Regola numero 1: Non mi hai mai visto" mi disse, chiudendo la porta, non prima di avermi salutato.
Presi il mio telefono e scrissi un messaggio a Petra.

Io:
Ci vediamo al parchetto tra 10 minuti?

Petra dai capelli rossi ♥️:
Ricevuto

Mi rivestii velocemente e mi diedi una sistemata alla faccia.
Presi le chiavi di casa e scesi, presi anche la mia bicicletta e mi dirisi verso il parco, dove ad aspettarmi c'era la rossa.
"Hai appena corso una maratona?"
"No, perché?" chiesi confusa.
"Hai i capelli tutti all'aria e un aria molto...stanca. L'hai appena fatto vero?"
"Si sono lasciati" dissi, abbandonandomi su una panchina.
"Finalmente! Però aspetta un po' di tempo prima di metterti con lui"
"Ma chi si vuole mettere con lui?" chiesi alzando un sopracciglio.
"Scusa, non ti piace?"
"È bello e ha gli addominali, ma non ne sono innamorata" dissi sorridendo.
"E allora perché ci stai?" chiese sottolineando l'ultima parola.
"Non ne ho idea"
"Grazie, ma che ti costa uscirci? Magari scopri che ti piace" mi chiese, accendendosi una sigaretta.
"Ci penso"

13 Gennaio

"Sabato c'è la festa di Historia! Come ci vestiamo?" chiese Petra, appoggiandosi al banco con i gomiti.
"Andiamo oggi pomeriggio a fare un giro?" proposi, chiudendo l'astuccio. Le mie amiche annuirono e presero dei libri in mano.
"Abbiamo chimica, dobbiamo andare in laboratorio"
Presi il libro, il quaderno e una penna e uscii dalla classe.
"Arlert?" mi chiese una voce a me conosciuta.
"Jean giusto?" chiesi girandomi, cercando di far finta di non conoscerlo.
"Sì, volevo chiederti se volessi uscire con me" mi chiese, passandosi una mano sulla nuca.
"Ehm...certo" dissi sorridendo.
"Magnifico! Posso chiederti il numero?" disse passandomi il suo telefono.
"Certo" esclamai sorridendo, scrivendo il numero sul suo telefono, che risultò come contatto già registrato.
"Grazie! Ti scrivo più tardi" disse andandotene via, guardando prima Petra con un certo imbarazzo.
"Ma non è l'ex di Mikasa?" chiese Annie confusa.
"Sì"
"Beh è carino, vero Petra?" lei annuì, sorridendo appena.
"Tutto a posto?"
"Sì, ho solo sonno" disse sorridendo.
"Ma quello mica era Kirschtein?" chiese confuso Eren.
"Che voleva da te?" continuò, camminando a fianco a me.
"Mi ha chiesto di uscire"
"Cosa?! N-Non puoi uscire con lui!" esclamò contrariato, suscitando la curiosità di Petra e Annie.
"Ma potrò fare quello che voglio?" chiesi alzando gli occhi al cielo.
"Ma è uno stronzo!"
"Che ne sai?"
"E ha la faccia da cavallo!"
"Mikasa, posso chiederti una cosa?" chiesi alla ragazza, che tornava in classe, ignorando Eren.
"Certo! Dimmi pure" esclamò contenta.
"In privato"
"Mi preoccupi. Ho fatto qualcosa di sbagliato?" chiese preoccupata.
Io scossi la testa e la trascinai nel corridoio affianco al nostro.
"Non arrabbiarti con me..."
"Perché dovrei?"
"Se io per caso dovessi uscire con il tuo ex, a te darebbe fastidio?"
"Ma stai scherzando? No, è il passato. Non c'è problema" disse sorridendomi.
"Oh...Sei davvero una persona molto gentile"

Ore 16.36

"Questo è carino"disse Petra guardando lo specchio.
"Però mi fa le cosce enormi! Bocciato!" esclamò, sfilandosi il vestito, buttandolo nel cesto affianco.
Guardai Annie passare un altro vestito alla rossa, annoiata, mentre usava il cellulare.
"Con chi ti scrivi?" chiesi sbirciando sul telefono della bionda.
"Armin" disse alzando le spalle.
Guardai con un sorrisetto Petra, che si era affacciata al camerino.
"Che avete vuoi due?" ci chiese Annie, alzando un sopracciglio.
"Vogliamo parlare dell'enorme cotta che Armin ha verso Annie?" dissi ammiccando.
"Fottiti" disse lei arrossendo.
"Che a quanto pare è ricambiata" disse fischiettando Petra.
"Muori! Vado a cercare qualcosa da mettermi!" urlò uscendo dai camerini. Scoppiai a ridere e rientrai nel camerino, provando un tubino bordeaux.
"Com'è?" chiese Petra, entrando nel camerino, mostrandomi la sua tuta nera lunga senza maniche.
Le arrivava sotto i piedi ed era leggermente scollato.
"Che figa" disse lei, spalancando la bocca.
"Ma guardati" dissi io, sorridendo.
"Come stiamo?" chiesimo contemporaneamente quando Annie si affacciò.
"Bene, anzi fin troppo. Colpirai sicuramente Eren" disse lei facendo l'occhiolino.
"Ancora?" dissi alzando gli occhi al cielo.
"Si e non la smetteremo M-A-I" dissero ridendo, dandosi il cinque.
"Ti ha ancora scritto Kirshtein?" mi chiese Annie, entrando nel camerino affianco al mio.
"Usciamo mercoledì" spiegai, sorridendo leggermente.
"Ma va!" disse Petra.
Quel pomeriggio passato al centro commerciale si concluse dopo poche ore, tutte avevamo trovato un vestito adatto per il compleanno di Historia. Dopo aver cenato in un fast food, rientrai in casa con un leggero sorriso, ricordandomi della caduta di Petra davanti al commesso del fast food, carino, ma questo non è inportante.
"Tutto apposto?" mi chiese Eren.
Lo guardai sorridendo e mi avvicinai a lui, alzandomi sulle punte dei piedi, prendendogli le guance fra le mani.
"Mai stata più contenta" dissi sorridendo.
Guardai il ragazzo di fronte a me, con le goti leggermente arrossate, ricambiare il mio sorriso.
"Io sono qui comunque" disse Levi, spuntando dalle spalle del ragazzo.
"Scusa non ti avevo visto, troppo basso" dissi facendogli la linguaccia.
Lui si avvicinò a me e mi tirò uno scappellotto. Mi spiegò che era venuto qua per passare un po' di tempo insieme, ma non trovandomi a casa si fermò lo stesso, facendo compagnia a Eren.
"Cos'avete fatto di bello?" chiesi trasferendomi in cucina, prendendo una lattina di Coca Cola dal frigorifero.
"Parlato, mangiato, giocato alla playstation, cose da ragazzi insomma" spiegò Eren, sedendosi sulla sedia.
"Interessante"

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Uscii dalla doccia e mi misi l'accappatoio.
Era abbastanza tardi, così cercai il phon per asciugarmi i capelli, aprendo vari cassetti dell'armadietto accanto alla doccia. Notai vari medicinali, curiosai in giro, notando che sulla confezione c'era il nome di Alexa. Rimisi quelle piccole confezioni al loro posto, avendo paura di metterle in posti sbagliati.
Mi vestii velocemente e mi asciugai i capelli, dopo aver trovato il phon.
Rientrai nella mia camera, condivisa con Alexa da ormai da vari mesi, notando fin da subito la ragazza dormire fra le braccia del suo amico.
Ho sempre pensato che fra loro ci fosse qualcosa, fino ad un certo discorso fatto da me e Levi oggi.
Vidi quest'ultimo mettersi un dito davanti alle labbra, intimandomi di fare silenzio, io annuì sorridendo.

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