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17 Luglio ore 09.31

"Dobbiamo per forza tornare?" chiesi mettendo il broncio, sistemandomi la coda davanti allo specchio.
"Sì, per forza"
"Non voglio, sto così bene qui" dissi aprendo la porta della stanza, dirigendomi verso la cucina.
"Anch'io"
"È così ingiusto!" dissi girandomi di scatto.
"Lo so, ma faremo altre cose divertenti!" esclamò lui, prendendomi come un sacco di patate.
"Mettimi giù!" urlai ridendo, tirandogli dei pugni sulla schiena.
"Solo se mi dai un bacio" disse Eren, facendomi scendere.
"Non c'è bisogno di chiederlo" dissi ridacchiando, avvicinandomi alle sue labbra. Sentii fin da subito il contatto con le sue, mentre lui approfondì di più quel bacio.
"Non mettetevi a limonare in pubblico! E tu, belloccio, togli quelle mani dal suo culo!" urlò Levi, interrompendoci.
"L'avete già fatto?!" urlò Petra, girandoci attorno.
"Non avevo le mani sul suo culo!"
"Beh, quasi!" disse Levi, affiancando la ramata.
"No, Petra!" esclamò lui, arrossendo.
"Non stiamo neanche insieme!"
"E allora cosa siete?" chiese Levi, con un sopracciglio alzato, mentre appoggiava una mano sul fianco di Petra.
Il mio sguardo finii sui due ragazzi, ignorando la domanda. Guardai la ramata attentamente, mentre parlottava con il ragazzo accanto a lei molto fluentemente, nonostante la vicinanza dei loro visi. Mi stupii, ricordandomi di quanto quella ragazza timida e sensibile, atteggiarsi in quel modo.
Mi girai verso Eren, mentre lui fissava Levi con le sopracciglia aggrottate.
Confusa guardai anch'io il corvino, notando un sorrisino sul suo viso, mentre afferrava il viso della ragazza.
"VOI PARLATE TANTO DI NOI! MA GUARDATEVI" urlai con gli occhi sgranati.
"Eh?"
"Cos'è successo stanotte!" urlò Eren, guardando i due ragazzi con gli occhi socchiusi.
"N-Non s-so di cosa tu s-stia parlando" balbettò Petra, rossa in viso e visibilmente a disagio.
Io ed Eren ci guardammo.
Bingo.
"LEVI! COS'HAI FATTO ALLA MIA BAMBINA?!" urlai, abbracciando la ramata, guardando male il ragazzo, mentre spostava lo sguardo altrove, con le goti arrossate.
"Piccola, ti ha fatto tanto male?" dissi accarezzandole la testa.
"Che ci siamo persi?" chiese Annie.
"Petra e Levi l'HANNO FATTO!" urlò Eren, scuotendo Levi.
"SMETTILA DI DIRE CAZZATE" urlò quest'ultimo, stendendo il ragazzo con un pugno.
"Potevi anche evitare" si lamentò lui, alzandosi.
"No dai ragazzi, è uno scherzo" disse Armin, ridacchiando.
"Vero?" continuò, guardando i due ragazzi, guardarsi in silenzio.
"MA DI COSA STATE PARLANDO?" chiese la ramata.
"TU E LEVI L'AVETE FATTO?!" chiesimo noi 4 in contemporanea.
"MA STATE SCHERZANDO!" urlarono loro due.
"Non gliela dò la sera stessa in cui ci siamo messi insieme" disse Petra, incrociando le braccia.
"STATE INSIEME?" chiese Eren, alzando le sopracciglia, sorpreso.
"Certo che sì" disse Levi, avvolgendo le braccia attorno alle sue spalle.
"STO PER PIANGERE. LA MIA SHIP SUPREMA" urlai, abbracciando Annie.
"Siamo così fieri di te bimba" disse la bionda, facendole l'occhiolino.
"Anche io e Annie l'abbiamo fatto lo stesso giorno in cui ci siamo messi insieme" esclamò Armin.
"Sì ma lei non era mica vergine" esclamai ridacchiando.
"NON ERI VERGINE?" urlò Armin.
"Questo non lo dovevi dire" mi disse Annie.
"Pensavo lo sapesse!"

Poche ore prima

"Non riesci a dormire eh?" mi chiese Levi, accendendo l'abat-jour.
"Come fai a saperlo?" chiesi mettendomi seduta sul mio letto.
"Continui a girarti, sentiamo cosa ti succede?" chiese il ragazzo, indicando accanto a lui.
"Non so cosa dirti, Levi" dissi, mordendomi il labbro dal nervoso, posando lo sguardo sul pavimento.
"Petra. Parlami. Io sono qui" disse lui alzandosi, afferrando le mie mani, facendomi alzare.
Guardai il ragazzo davanti a me, negli occhi, sorridermi gentilmente.
La mia vista iniziò leggermente a diventare sfuocata.
"Non piangere" disse lui, asciugando la prima lacrima che scese lungo la mia guancia.
"Ti amo, Levi" dissi, asciugandomi le lacrime, con il dorso della mano. Guardando il ragazzo davanti a me, sgranare gli occhi di colpo.
"Mi sei sempre stato sui coglioni, fino a quella cazzo di festa di Ymir. Non ti conoscevo e la prima volta che ti ho visto mi hai ignorato. Ho subito pensato ma quanto è antipatico? Ma poi ho iniziato piano piano a conoscerti e adesso posso dirti per certo che sei un ragazzo fantastico. Per questo mi sono innamorata di te Levi Ackerman" dissi abbracciando il ragazzo di colpo.
Il corvino si staccò da me, mi asciugò le ultime lacrime e mi lasciò infine un dolce bacio sulle labbra.
"Anch'io Petra Ral"

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18 Luglio ore 22.39

"Oi papi, siamo tornati" urlò Alexa, dopo aver aperto la porta.
Ci guardammo intorno, notando la luce della cucina accesa.
"Papá?" chiese lei, lasciando la valigia in salone, dirigendosi verso la cucina.
"È lì?" chiesi, avvicinandomi alla ragazza. Vedendola fermarsi di colpo.
"Alexa?" dissi, guardando all'interno della stanza, notando il padre della ragazza e una donna.
Guardai confuso quella donna, dai capelli corti neri e dagli occhi azzurri.
"Tesoro mio, come stai?" chiese quella donna, alzandosi dalla sedia, dirigendosi verso Alexa.
Quest'ultima indietreggiò di qualche passo, andando a sbattere contro di me.
"Alexa?" chiesi afferrandola per le spalle, la guardai bene in viso notando i suoi occhi stracolmi di lacrime.
"Portami via" mi mimò con le labbra lei.
Sgranai gli occhi, presi il cellulare precedentemente appoggiato su un tavolino in salone e infine presi per mano la ragazza, correndo fuori dalla casa.
"Che succede?" dissi continuando a correre, notando la ragazza asciugarsi le lacrime.
"Alexa!" sentii il padre della ragazza, ormai troppo lontano per vederlo.
Lei stette zitta a guardare la strada, continuando a correre, stringendo la mia mano.
"MERDA!" dissi fermandomi di colpo, sentendo la ragazza respirare affannosamente.
"Sali!" dissi, indicando le mie spalle.
"No! Ce la faccio!"
"Muoviti"
"Stai tranquillo! Andiamo!"
"ALEXA, ASCOLTAMI PER UNA CAZZO DI VOLTA E SALI" urlai, facendo sobbalzare leggermente la ragazza. Lei salì sulla mia schiena, mentre riiniziai a correre.
Arrivai davanti a un enorme condominio e feci scendere la ragazza dalla mia schiena.
"Trovato!" dissi guardando il citofono.
"Eren ma qui ci abita Levi"
"Non solo" dissi guardandola sorridendo.
"Chi è?"
"Sono Eren, abbiamo bisogno di aiuto" esclamai.
Il portone si aprì subito, presi per mano la ragazza ed entrai in quel enorme condominio.
"Ascensore!" esclamò la corvina.
Arrivammo al rispettivo piano.
"Ma mi spieghi da chi stiamo andando?" chiese lei, guardando Mikasa aprire la porta d'ingresso del suo appartamento.
"Vado a prendervi dell'acqua?"disse lei allarmata, facendoci entrare e facendoci sedere sul divano.
"Quello che non sai è che lo zio di Levi, Kenny ha preso in custodia Mikasa stessa" spiegai alla ragazza.
Lei annuì silenziosamente e si guardò in giro.
"Cos'è successo?" chiese Mikasa, porgendoci due bicchieri d'acqua.
Le spiegai in poche parole la situazione, mentre Alexa era intenta a guardare un punto fisso della stanza
"Possiamo passare la notte qui?"
"Certo! Kenny è fuori città, seguitemi" disse lei alzandosi.
Io e Alexa ci alzammo silenziosamente, seguendo la corvina davanti a noi.
"Potete dormire nel mio letto, io dormirò in quello di Kenny. Vi portò dei vestiti" disse aprendo la porta della sua stanza, facendoci entrare.
"Il bagno è appena fuori da qui sulla destra. Questi sono vestiti puliti e comodi. Se avete bisogno di qualcosa non esistate a chiamarmi" disse lei, porgendoci dei vestiti.
"Devo solo chiederti di non dire a nessuno che siamo qui. Neanche a Jean"
"Nessun problema, buonanotte" disse lei sorridendoci.
"Buonanotte" risposi soltanto io.
"Tutto a posto?" chiesi alla ragazza, porgendole i vestiti.
"Non pensavo tornasse. Non volevo che tornasse. Perché è tornata?!" esclamò lei, iniziando a piangere interrottamente per una seconda volta. Iniziò a tremare e a tenersi la testa.
Appoggiai velocemente due dita su un punto preciso del suo collo, prendendo leggermente, notando la ragazza calmarsi.
"Te l'ha insegnato Levi, vero?" disse lei ridacchiando.
"Sì. Ora cambiamoci" dissi girandomi.
"Hai sonno?" chiesi girandomi verso la ragazza.
"Abbastanza"
"Dormi"
"Tu non dormi?" chiese lei, sdraiandosi sul letto.
"Vado un attimo a prenderti dell'acqua"
"Non lasciarmi sola, ti prego" disse lei, afferrando un pezzo della maglietta.
"Va bene" dissi sorridendo, sdraiandomi accanto a lei.
"Non succederà niente" dissi abbracciandola, mentre le accarezzavo i capelli.

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Ore 12.48

"In che senso sono scappati?" sentii mia madre parlare al telefono.
"Certo! Chiedo subito a Levi. Ti richiamo più tardi" disse lei sospirando.
"Che succede?" chiesi curioso.
"Alexa ed Eren sono scappati"
"COSA?! PERCHÉ?!"
"È tornata"
"Chi?"
"Anna Arlert"
"Vado a cercarli! Chiamo Petra! Tutti! Ti faccio sapere" dissi mettendomi velocemente le scarpe. Presi le chiavi e uscii di casa, feci partire la macchina e mi fermai davanti alla casa della ramata.
Scesi velocemente dalla macchina e mandai un messaggio alla ragazza, intimandole di uscire fuori dal balcone.
"Levi! Ma sai che ore sono?!" esclamò lei.
"Eren e Alexa sono scappati, spariti"
La ragazza sgranò gli occhi e rientrò nella sua camera.
Passarono pochi minuti e tutte le luci si accesero.
"Ti faccio sapere!" urlò lei al padre.
"Scrivi a tutti gli altri, chiedendogli se sanno qualcosa" le dissi, prima di partire.
"State attenti!" ci urlò il padre di Petra.

Blue / Eren JaegerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora