Ben. Ben Drowned.

506 35 30
                                    

Poi si accovacciò leggermente a terra facendomi salire sulle sue spalle.
Uscimmo da quella stanza e percorremmo un lungo e buio corridoio,che portava ad una grande sala.

Alla destra c'era un portone molto largo,probabilmente l'uscita, e di fianco a me,attaccato alla parete,un mobile pieno di scaffali,sui quali c'erano appoggiati dei vasi in vetro.
Quello che era presente al loro interno mi fece quasi vomitare:dei reni.
Che schifo.

Poco più avanti,all'angolo,c'era un divano da almeno 8 posti,una TV,5-6 joystick e un Xbox.
La televisione era posta su un tavolino,il quale,di fianco alla tv,c'era una pila altissima di videogame.
Stavo sbavando dall'invidia.

Alla mia sinistra,sempre vicino a me,c'era una scala che portava a un piano superiore,più avanti c'era una porta in legno con una scritta che non riuscivo a leggere.
Ma la particolarità di quell'entrata fu il fatto che era alta almeno 2 metri e mezzo.

Più avanti,di fronte al divano,c'era una cucina con due frigo,tre microondi,svariate mensole,e un tavolo con molti posti e molte sedie.
Più di una dozzina.
Ma il soggiorno era vuoto.
C'eravamo solo io e Toby.

Dopo il tour della sala si voltò verso la direzione della porta con l'incisione sopra.
Man mano che ci avvicinavamo riuscii a leggere la scritta:Slender Office.

Toby bussò alla porta e,quando ebbe il permesso,entrammo.
Avevo un'ansia pazzesca.
Entrati vidi una scrivania e tre sedie.
In due di esse dovevamo sederci io e Toby,mentre quella dietro alla scrivania c'era seduto un "uomo" alto almeno 2 metri e mezzo.
-Questo spiega la porta- pensai.

Lui non aveva occhi,naso,bocca e orecchie.
La pelle era biancastra.
Gli arti erano lunghi e sottili.
Era vestito con uno smoking e una cravatta rossa.
L'avevo riconosciuto subito :Lo Slenderman.
Pensavo fosse una semplice leggenda!

-Ciao- mi fece.
La sua voce era cupa.
-Salve-gli risposi.
-Ascolta- fece una piccola pausa -vorrei parlare con Toby un momento in privato.-
-Ok- gli dissi.
-Dirmelo prima era troppo difficile?- pensai.
Uscii zoppicando da quella stanza mentre Toby mi guardava con aria di sfida.
Forse per il fatto che l'avevo costretto a portarmi fino lì.

Chiusi la porta alle mie spalle e andai verso il divano.
Mi sedetti e cominciai ad ascoltare la conversazione.
Si sentiva poco,ma mi accontentai.
-Ascolta Toby...ora vorrei sapere perché tu l'hai portata qui.-chiese lo Slenderman.
-L'ho portata qui perché- poi non sentii più nulla a causa della televisione.
Si era accesa magicamente ed era ferma sullo statico.
Presi il telecomando e provai a spegnerla,ma niente.

Mi avvicinai allo schermo con la faccia e per poco non mi presi un colpo:una mano uscì da esso e si aggrappò al bordo della tele,uscendo lentamente.

Prima una mano,poi l'altra,dopo la testa,il corpo e le gambe.
Ma intanto stavo là ferma a guardare.
Ero curiosa e non sarei potuta scappare da nessuna parte perché potevo solo zoppicare.

Quando quella figura era uscita del tutto si mise in piedi davanti a me ed io cominciai ad urlare.
Non di paura,ma di invidia e gioia allo stesso tempo.
-Oddio! Caspita,caspita,CASPITA!- urlai.
-Dimmi dove hai preso quel costume o ti strozzo!- lo minacciai.
Era vestito come il personaggio del mio videogame preferito:Link di The Legend of Zelda:Majora's Mask.

Lui nel frattempo mi guardava stranito.
-Dimmelo ora!- gli ripetei.
-Non è un costume!- mi disse con una voce alquanto acuta. Ma non come quella di Toby.
-Beh...a me sembra di sì.- ribattei.
-Aspetta...ti piace Zelda? Il gioco?- mi chiese.
-Starai scherzando spero! Lo amo.-
Mi guardò con uno sguardo compiaciuto ed un sorrisetto.

-Quindi?- gli chiesi.
-Quindi cosa?-
-Non mi hai detto dove hai preso quel costume-
-Ti devo informare che è il MIO costume,ed è originale. Sono un personaggio. Reale. Riesci a capirmi? Potresti anche smettere di urlare?- mi spiegò.
Non ci credevo. Lui era un personaggio di Zelda.
Rimasi a bocca aperta.

-E tu saresti?- mi chiese.
-Giada e tu Link?.- risposi.
-No,Mi chiamo Ben.Ben Drowned .Che ci fai qui?-
-Toby mi ha portata qui quando ero svenuta.- gli dissi.
-Come sei svenuta? Racconta!-
-Ehhh...contro...un albero?- dissi dubbiosa.
Lui scoppiò a ridere.
-Intendi QUEL TOBY? Ticci Toby? Contro un' albero? Ahahah-mi chiese tra le risate.
-Si- gli dissi scocciata.

Ben Drowned-InseparabiliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora