Capitolo18

312 20 15
                                    

Ben entrò dentro la Magione stanco,mentre mi portava tra le sue braccia.
Aveva il fiatone,come se avesse corso la gara dei 100 metri.

Scesi dalla sua presa e lo baciai sul naso a punta.
Andammo in cucina e mangiammo delle cotolette.
O almeno...io le preparai,mentre Ben si guardava la TV.

"Notizia dell'ultima ora. La ragazza Giada Forest,scomparsa quasi un mese fa,fu avvistata durante un omicidio,dentro la casa della signora Daniela Patterman. Forse c'entra qualcosa con questo caso e altri  40?
Se la trovate portatela alla centrale di polizia o contattateci con la sua esatta posizione. Ed ora intervisteremo Mona Walker,la presunta migliore amica di Giada. -Giada. Hey. Mi manchi tanto,ritorna a casa,ci manchi tanto- disse spostandosi dallo schermo per lasciare posto ai visi preoccupati del mio gruppetto di amici -. Se stai guardando questa intervista sappi semplicemente che ti voglio ora qui,sei la mia famiglia.-
Vi terremo aggiornati,a presto."

-Cambia canale,per favore.- chiesi a Ben irritata.
Mi si formò una crepa emotiva,invisibile nel cuore.
Sentire la mia migliore amica andare al telegiornale per me.

Ben fece come gli ebbi domandato e il canale dopo diceva -Inflamed Jade,la nuova Killer che vaga tra le strade della nostra città,seminando panico e terrore.
Conosciuta così per la sua scritta trovata in 2 case:"Come Back To Hell".
Cosa le sarà successo? Scomparsa un mese fa e tornata killer in mezza settimana. Alla prossima-.

Rimasi scioccata.
Ben spense subito il televisore,si voltò verso di me e disse sorridendo -Inflamed Jade,bel nome-.
-Hai ragione-.

Si fece mezzanotte ed io e Ben stavamo giocando a Super Mario.
-Meno due giorni-pensai riferendomi al mio compleanno.

Arrivarono gli altri.
-Gioco anche io- disse Laughing Jack sedendosi sul divano insieme a noi e prendendo una console.

-E anche io- ripetè Bloody Painter sedendosi vicino a me.
Giocammo fino alle 4 del mattino,finché tutti se ne andarono a dormire a parte me.
Io andai difronte alla cella di Toby,ma non lo vidi.

Sentii una mano gelida sulla mia spalla e mi voltai inquieta.
Mi ritrovai il ragazzo dagli occhiali gialli di fronte a me.
-Non ti farò del male,ho riflettuto e ho deciso di accettarlo- detto questo mi abbracciò e io ricambiai insicura.

Ci staccammo ed entrambi andammo nelle nostre rispettive camere salutandoci.
Nella mia trovai(come sempre) Ben che dormiva.
Mi sdraiai vicino a lui e presi tra le mani una delle sue ciocche di capelli.
Mi addormentai come ogni notte,svegliandomi alle due di pomeriggio insieme al biondo e andammo in cucina per mangiare.

Entrambi mangiammo un toast e giocammo ai videogame fino alle 8,l'orario in cui io e le altre creepypasta andavamo ad uccidere.
Prossima vittima: "Alessia Manzi".
Era una ragazza sbruffona,una di quelle che si credeva la Madonna scesa in cielo e veniva trattata proprio così.

Popolare e che prendeva di mira picchiando e offendendo ragazzi isolati e timidi.

Ben,però,andò nella casa a fianco e io entrai dalla finestra.
Con il mio fidato coltello accoltellai al braccio la ragazza,ma dopo suo padre scese dalle scale con una pistola in mano.
Sempre tutti armati;che due.
Sorrisi psicopaticamente e dissi -È l'ora di giocare. Ma all'Inferno- e risi.
Sparò varie volte mancandomi,finché mi colpì al braccio.
-Ah- sbuffai sotto voce per il dolore.
-E non sarà il tuo turno- disse l'uomo sorridendo fiero di se stesso.
-E tra poco sarà il mio- ribattei ed uscii dalla finestra,andando di fronte alla casa della vittima di Ben.
Nel frattempo i due uscirono di casa,cercandomi senza successo.

-Ho bisogno di aiuto-gli dissi quando lui uscii dopo cinque minuti.
-Come posso aiutarla mia signora?- mi chiese fingendosi un maggiordomo.
-Lei mi deve accompagnare in quella casa,sono stata ferita e voglio la mia vendetta. Mi tele-trasporti là dentro dalla tv del salotto- gli dissi con un tono maestoso.
-Ma certo mia signora-rispose sorridendo.

Mi prese per la mano e disse -pronta?-.
Annuii e mi ritrovai dentro al televisore,uscii mentre Ben assisteva da là dentro.
-Grazie- gli mimai con la bocca.

Mi avvicinai al padre girato di spalle e lo accoltellai alla testa,dopo la figlia allo stomaco.
Erano tornati dentro a quanto pare.
Viveva ancora.
-Mi piace giocare- le dissi.
Le aprii la pancia facendo uscire le sue viscere lentamente.
Lei pregava,implorava,si dimenava,ma io continuavo,sorridevo,ridevo come solo una pazza sapeva fare.

Adoravo questa sensazione.
Sentire le vittime chiedere pietà e sprecare il loro fiato inutilmente era...rilassante.
Non mi sarei fermata di già.
Mentre lei mi guardava dolorante presi il coltello e lo misi davanti alla bocca,leccando il liquido rosso.
"Come Back To Hell" le dissi prima di colpirla ripetutamente in ogni parte del corpo,facendola morire lentamente.
Presi del suo sangue sulle dita e scrissi sul muro la frase detta in precedenza.

Ben nel frattempo mi guardava soddisfatto.
Ripetei la stessa azione con le viscere del padre.

-Pronto? Pronto? È ancora in linea? Signore? Signore non si preoccupi,i nostri agenti sono arrivati. Signore? Signore?- andai verso il telefono.
Avevano chiamato la polizia.
Risposi -Loro invece sono arrivati all'Inferno- dissi malignamente.
Andai verso la tv e,attraverso il computer in camera mia,arrivammo alla Magione.

-Bella nottata eh?- chiesi a Ben appena usciti dallo schermo.
-Hai ragione,mi sono divertito-.
Durante il tutto scattò la mezzanotte-meno uno- pensai.

Risi,risi di gusto ripensando all'accaduto di quella nottata.

Ben Drowned-InseparabiliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora