Capitolo42

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Diciamo soltanto che in questo capitolo darò un ruolo diverso alla canzone del tempo di Zelda
Questo capitolo è stato "un problema" scriverlo
Ma dopo questo riuscirò ad andare avanti meglio
Era questo il punto cruciale e anche abbastanza difficile per trovare un idea su come...far funzionare i capitoli successivi
Solo che non sapevo come..."riportarle".
So che sarete sicuramente stanchi/e delle mie scuse,ma per favore perdonatemi
Sto cercando in tutti i modi di mandare avanti questa storia e ho mille idee
Scusatemi veramente tanto

Giada's Pov

Sospirai e risalii le scale,andando nella camera di Ben.
Chiusi la porta e mi sedetti sul letto,vicino al suo corpo.
-Ben...Ben- lo chiamai sotto voce,nella speranza di ricevere una risposta tanto attesa.
Ma,ovviamente,niente.
Poi ripensai ad una cosa importante: la mia ocarina.
E infine ricordai anche le parole di Ben che pronunciavano una frase che proprio in questo momento mi sarebbe servita: "la canzone del tempo".
-Chissà se...- sussurrai,riflettendo sul da farsi.
Magari potevo ritornare indietro nel tempo,magari evitare che mi accada qualcosa,così da far "partecipare" anche gli altri al mio salvataggio.
Magari anche avvertirli di Zalgo,o semplicemente evitare di far cadere in coma Ben...Il mio Ben.
Scesi dal letto,con un mezzo sorriso stampato in volto,trionfante per l'idea appena avuta.
Spalancai la porta di camera mia e ci entrai.
Mi avvicinai al comodino,posto al lato sinistro del letto,e aprii ogni cassetto,cercando lo strumento regalato dal mio elfo.
-Cerchi questa?- una voce abbastanza cupa rimbombò nell'intera stanza,proveniente dalle mie spalle.
Mi girai,notando Eyeless Jack con l'ocarina in mano.
-Ridammela- gli ordinai,tentando di farmi sembrare seria e autoritaria; anche se in confronto a lui sembravo un pinguino.
-No. Abbiamo preso anche quella di Ben. L'avevamo previsto- spiegò.
-Dai EJ-.
-No- rispose,con un tono di voce secco.
-Non sei mia madre- dissi,noncurante delle parole.
-Però dovrei prendere il suo posto-.
Mi lasciò spiazzata.
Mi riavvicinai al cassetto,cercando il mio amatissimo coltello.
Lo trovai e lo presi in mano.

Eyeless Jack's Pov

Mi corse in contro,cercando di pugnalarmi.
Ovviamente schivai più che facilmente quel colpo.
-Giada,calmati- ordinai -non voglio combattere con te-.
Non mi rispose.
Ripartì all'attacco,incidendomi un graffio superfluo sul braccio sinistro.
-Rifletti. Ne vale veramente la pena?- chiesi,prendendola per un braccio e stringendola a me,bloccandola.
-Lasciami!- urlò.
-Dopo che ti sarai calmata-.
Potevo sentire il suo respiro accelerato,rallentare lentamente,così come il suo battito cardiaco.
I suoi muscoli si rilassarono e le cadde il coltello dalla mano,provocando un rumore metallico abbastanza fastidioso; tuttavia girò la testa velocemente,verso il braccio bloccato,facendomi udire un sonoro "crack".
Mi morse la mano con cui tenevo il suo polso e l'ocarina,facendo così cadere lo strumento e mollare la presa.

Giada's Pov

Mi piegai rapidamente,raccogliendo l'oggetto e correndo "nell'appartamento" più vicino; nonché quello di Helen.
Nel mio non potevo ancora entrare siccome EJ lo stava bloccando.
Mi addentrai nella stanza,senza trovare (fortunatamente direi) nessuno.
Chiusi a chiave la porta e mi accovacciai a terra,osservando l'ocarina che bramavo tra le mani.
"Vediamo se la mia teoria è giusta" pensai,mentre una lacrima mi scendeva dall'occhio sinistro.
"Tutto migliorerà" riflettei abbastanza sicura di quello che dicevo.
Dei pugni alla porta mi riportarono alla realtà.
Portai l'ocarina alla bocca e incominciai a suonare.
Non sapevo esattamente come ci riuscissi; però le note venivano da sé,componendo una canzone fin troppo udibile.
-Fermati!- gridò una voce che riconobbi subito come quella di Bloody Painter.
-Sei ancora in tempo!- urlò nuovamente,tentando di farmi cambiare idea.
Ma ero intenzionata a proseguire.
-Pensa ai danni che potresti causare con quella!- si aggiunse la voce di Eyeless.
Continuai.
-Giada! Fermati o sfondo questa porta- mi avvertì Jack.
Suonai le ultime note,lentamente,per poi sentire un mal di testa straziante.
Mollai la presa dallo strumento e mi presi la testa fra le mani,stringendo i capelli.
Udii più persone che battevano alla porta e la maniglia cigolare.
Poi la stanza incominciò a girare,o almeno questo era quello che mi sembrava,e la vista si fece appannata.
Mi stesi a terra,nell'esatto momento in cui la porta venne sfondata,ricadendo alla mia sinistra.
Ormai ci vedevo sfuocato.
Più figure si avvicinarono a me,rimanendo a fissarmi.
Non potei vedere i loro volti o le loro espressioni.
I suoni divennero completamente ovattati e io svenni.
Ben fu il mio ultimo pensiero.

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*Continua*

Ben Drowned-InseparabiliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora