Ben Drowned-Inseparabili

Capitolo24

-Starò qua anche tutta la notte,purché sentirti parlare- mi disse seccato.
Lo guardai con indifferenza.
-Se non vuoi che accada qualcosa al tuo ragazzo devi parlare- mi minacciò.
-Che cazzo vuoi sapere?- sussurrai.
Non volevo che accadesse niente a Ben.

-Quando e come sei sparita?- mi chiese.
-Novembre,rapita da un ragazzo-
In quel momento mi venne in mente di mentire;in fondo loro non sapevano la verità no?

-Centri qualcosa con gli omicidi?-
Mi bloccai.
Oramai lo sapevano che ero una complice,quindi annuii.

-Ci sono altre vittime oltre a quelle 40?-
-Solo 3...ne ho uccise solo 3;non sono l'unica Killer lo sai vero?- dissi cominciando a ridere come solo una psicopatica può fare.

-E sentiamo...dove sono in questo momento?-
-Non qui- dissi tra le risate.
-Quanti Killer ci sono? E chi sono?-
-Non lo so- mentii.
Non volevo mettere in pericolo qualcuno.

-Pazzia portami via- pensai appena mi resi conto che le risate le stavo emettendo io senza accorgermene.

-Per oggi può bastare,vieni con me-
Mi alzai dalla sedia e lo seguii,mentre quattro guardie erano dietro di me che mi tenevano strette le braccia dietro la schiena.
Mi riportarono in cella e io notai che Ben era tornato,ma aveva perso i sensi.

Alzai le coperte che coprivano il suo corpo e mi ci infilai all'interno,stendendomi accanto a lui.
Gli stavo passando la mano fra i capelli.

Ben's Pov

Dopo circa una mezz'oretta,da quando mi ero svegliato si avvicinò a me l'infermiera di prima e mi chiese come stavo.
La guardai per qualche secondo e poi sferrai un pugno d'istinto.
Arrivò subito un'altra donna e un agente.
L'uomo mi stava tenendo fermo,mentre la donna mi iniettava il calmante.
Non ne potevo più.

Prima di svenire sentii -È un pericolo,dovete fare attenzione ok?-.
Mi risvegliai con accanto Giada.
Si era addormentata vicino a me;che carina.
La baciai in fronte e tornai a dormire.

Ci svegliammo con una voce che urlava.
Era giorno e di solito io dormivo.
Era l'alba;probabilmente le cinque di mattina.
Due guardie aprirono la porta della cella e ci fecero uscire uno ad uno.

Ci diedero delle divise arancioni e dissero di cambiarci agli spogliatoi.
Una guardia ci accompagnò ed io e Giada ci dovevamo dividere.
Quando uscimmo lei diede i vestiti al poliziotto seguito da me.
Avevo in mente di scappare in quel esatto momento siccome c'era solo lui;ma l'apparenza inganna:c'erano altre 19-20 persone a fissarci.

Mi avvicinai a Giada e l'abbracciai per rassicurarla.
La stessa persona di prima ci accompagnò in una mensa enorme,mentre tenevo il braccio intorno al collo della mia ragazza.
Lei nel frattempo si era appoggiata alla mia spalla con la testa.

Arrivammo nella grande sala.