Capitolo37

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Questo capitolo sarà "leggermente" più lungo del solito.
Buona lettura.

Giada's Pov

Helen rientrò poco dopo.
Mi stava fissando con un sorriso perverso.
-È il momento dei giochetti- disse lui prendendomi in braccio e portandomi in una piccola stanzetta ammuffita.
Nel mezzo della camera c'era presente un letto matrimoniale,mentre sparsi un po' ovunque dei mobili.

Mi posò sul materasso impolverato e lui si stese insieme a me.
Mi slegò lentamente le corde che mi tenevano strette caviglie,polsi e bocca e dopo si levò la maglietta.
Io restai lì.
Non potevo andarmene anche perché sapevo che se l'avessi fatto c'era una barriera da cui non potevo uscire,e se fossi scappata non sarebbero state prevedibili le sue possibili reazioni.

Mise una mano in tasca e prese delle manette.
Me ne mise una alla mano sinistra,mentre l'altra alla testiera del letto.
Cominciò a levarsi anche i pantaloni ed io chiusi gli occhi.
-Dai,voglio che tu stia a guardare;in fondo sei tu la protagonista- disse lui.
-Piuttosto lecco il cesso- risposi senza aprire le palpebre,accorgendomi e pentendomi dell'errore fatto a provocarmi.

In quel momento sentii un dolore atroce allo stomaco.
Aprii gli occhi involontariamente e vidi delle forbici conficcate nella pancia.
Guardai Helen agitata.
Tolse l'arma velocemente e mi prese per il colletto della maglia,cominciando a tagliarlo,fino a raggiungere la parte opposta della t-shirt.

Mi tolse i jeans che avevo indosso e si avvicinò a me.
Cominciò a baciarmi,io tentai di scansarmelo di dosso,però mi teneva la testa ferma.
Continuò,passando dal viso al collo,lasciandomi succhiotti dappertutto.
-lasciami- sussurrai.
Mi ignorò.
-Ho detto lasciami!- urlai.
Si fermò.
Ancora una volta non riuscii a tenere la mia lingua a freno.

Mi prese il polso destro,quello libero,e ci iniettò la stessa sostanza della notte prima,facendomi svenire.
Ma prima di perdere completamente i sensi sentii da parte sua -è meglio così. Non l'avresti sopportato-.

Ben's Pov

Ci addentrammo tutti insieme nel bosco.
Tra gli alberi si poteva intravedere una luce fioca provenire da lontano.
Cominciammo a correre sempre più veloce,fino ad arrivare alla barriera ancora in costruzione.
Ci avvicinammo silenziosamente,osservando la mia copia cattiva aiutare un killer.
Raggirammo la vecchia casa di Helen,ed arrivammo alla parte posteriore di essa,notando un libero passaggio.

C'era soltanto un piccolo segno...come una circonferenza per metà.
Magari un avvertimento di dove costruire il muro?
Non lo so.
Appena misi piede oltre la linea una scossa attraversò il mio corpo,facendomi cadere a terra.

Delle piccole convulsione continuarono per circa due minuti,mentre le altre creepypasta tentavano di aiutarmi.
Mi rialzai dopo poco,abbastanza traumatizzato e guardai gli altri.
-Slender...tu ce la fai?- chiese Jeff.
Scosse la testa accennandoci un "no",finché mi venne in mente che nella casa di Helen c'era un televisore.
Ci ero stato diversi mesi prima,quando doveva raccogliere la sua roba per trasferitisi alla CreepyHouse con noi.

-Qualcuno di voi ha un telefono?- chiesi.
Eyeless Jack annuì,avvicinandosi a me e porgendomi il suo.
Lo presi e lo ringraziai.
Mi infilai dentro lo schermo,uscendo fuori da quello della tv.
C'era un silenzio assordante.

Toby's Pov

Guardai tutte le altre creepypasta e feci un sorrisetto.
Un sorriso pieno di amore e speranza.
Cominciai a correre verso Dark Link.
-Hey! Vieni qui!- urlai.

Ben Drowned-InseparabiliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora