Capitolo 16

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«Dormivi?» chiedo non appena lo vedo uscire con dei semplici pantaloni da allenamento del Napoli e una felpa, dato il credo che fa a Udine, nonostante sia solo ottobre.

Ho fatto la pazzia di venire a Udine, stare nel settore ospiti per guardare la partita e di dire tutto a Lorenzo, quindi tanto vale la pena andare fino in fondo.

Sì, ho detto tutto a mio fratello anche se ormai aveva già capito tutto da tempo; infatti la sua risposta è stata "assafà a maronn". Che dire, non è così stupido come vuole far credere.

«Non dormo da due notti» risponde senza interrompere il contatto visivo.

Vorrei tanto dirgli che anche io non ho chiuso occhio da quando abbiamo discusso, che non ho smesso un attimo di pensare a lui.
Vorrei raccontargli di quante volte in solo 48 ore sarei voluta correre da lui e chiedergli scusa per il mio comportamento.
Vorrei dirgli che, nonostante il breve tempo trascorso insieme, ho sviluppato una sorta di dipendenza nei suoi confronti.

«E sai perché non riesco a dormire?» vorrei dirgli tante cose, ma lui è più bravo di me con le parole «Perché non riesco a trovare il modo per dimostrarti quanto io ti voglia»

Me lo ritrovo a pochi centimetri di distanza, con le mani poggiate sui miei fianchi e gli occhi incatenati alla mia anima.

«Dries» sussurro semplicemente, per poi unire le mie labbra alle sue.

Non c'è alcuna dolcezza nel nostro bacio, solo tanto desiderio e parole non dette. Mi stringo a lui come se fosse la mia ancora di salvezza mentre le nostre labbra continuano a danzare senza sosta.

Ci stacchiamo e ci studiamo a vicenda e spero che nei miei occhi lui riesca a leggere tutto ciò che non ho il coraggio di confessargli.
Dolcemente porta una ciocca di capelli dietro al mio orecchio e io chiudo gli occhi, beandomi del suo tocco sulla mia pelle.

«Lorenzo sa tutto» mi dice di punto in bianco.

«Gliel'ho detto io» confesso, timorosa della sua reazione. Forse lui non voleva che mio fratello venisse a saperlo, ma io avevo bisogno di dirglielo perché a lui non riesco a nascondere nulla.

«Hai fatto bene» mi sorride, facendo svanire ogni mia preoccupazione.

Gli stampo un bacio sulle labbra, e poi un altro ancora fino a quando lui non mi afferra la nuca e fa scontrare di nuovo le nostre labbra, dando inizio a qualcosa di magico.

Non siamo bravi con le parole, ma posso dire che con i gesti ci sappiamo fare.

«Hai una camera in questo albergo?» chiede con il fiato corto.

Scuoto la testa, mentre cerco di riprendere il controllo dei battiti del mio cuore «Ho prenotato in un altro hotel, per non destare sospetti»

Non voglio che tutti sappiano che io e Dries ci stiamo frequentando, anche se dopo il nostro scambio di effusioni in pubblico penso che tutti tra poche ore ne verranno a conoscenza.

«Vorrei tanto stare con te, ma se non vado a dormire adesso quello stupido di tuo fratello mi lascia fuori dalla stanza» sbuffa sulle mie labbra, facendomi ridere.

Sì, è tipico di Lorenzo: dopo le partite crolla e nemmeno le cannonate sono in grado di svegliarlo.

«Questo vuol dire che quando torniamo a Napoli mi devi una notte insieme» gli sussurro all'orecchio e lo sento deglutire.

Allora non sono l'unica a fremere per ogni singolo contatto.

«E tu me ne devi centinaia, per tutto il tempo che abbiamo sprecato»

manuinsigne ha aggiunto un contenuto alla sua storia

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@toniamanna ha risposto alla tua storia

Grazie amo, non pensarmi troppo

Mado amo, stong sott a nu tram

Effetto Mertens? 😏✊🏻

Non ancora e non so se esserne felice o meno

Ho paura di ciò che potrebbe succedere dopo

Siete entrambi cotti, cosa potrebbe andare storto?

Che lui capisca di non tenere a me tanto quanto io tengo a lui...

Nonostante tutti i nonostante » Dries Mertens Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora