Capitolo 10

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@manuinsigne ha aggiunto un nuovo contenuto alla sua storia

Chiudo Instagram e spengo il Wi-Fi, per evitare distrazioni

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Chiudo Instagram e spengo il Wi-Fi, per evitare distrazioni. Devo concentrarmi su Carmine e Christian e so bene che a causa delle varie notifiche che arriveranno dopo la mia storia ciò non sarà possibile.

«Zia, vediamo un film?» chiede Christian con il suo sorrisino adulatore ereditato da quel coglione di mio fratello.

«Certo, cosa vuoi vedere?» gli chiedo abbassandomi alla sua altezza.

«Il nostro preferito» mi sorride ancora e un sorriso spontaneo spunta sulle mie labbra.

Vado in soggiorno, accendo Netflix e faccio partire Spirit - Cavallo selvaggio.

Le due pesti si siedono accanto a me sul divano e entrambi poggiano le loro piccole teste sulle mie spalle. Adoro passare del tempo con loro.

Sono giorni che non faccio altro che tormentarmi a causa di Dries e questo pomeriggio me l'ero immaginato come il peggiore della mia vita. Invece, il calciatore ha deciso di non tornare a casa e, anche se ciò mi ha fatto leggermente arrabbiare, sono felice di non dovermi preoccupare sia di Carmine e Christian che di Dries.

Alla fine del film, come sempre, sono in un fiume di lacrime. Non c'è niente da fare, potrò vederlo anche milioni di volte, mi farà sempre lo stesso effetto.

«Fazzoletto?» chiede una voce alle mie spalle, facendomi sobbalzare.

Mi volto e sospiro di sollievo quando mi rendo conto che si tratta solo di Dries.

«Stronzo, mi hai fatto morire di paura» mi metto in ginocchio sul divano e comincio a colpirgli il petto con tanti schiaffi.

«Hey, finiscila» dice tra le risate mentre mi blocca i polsi.

Le risate cessano e ci ritroviamo occhi negli occhi, a pochi centimetri l'uno dall'altra.

«Zio Ciro, ma quando sei arrivato?» Carmine gli porge la giusta domanda e si mette nella mia stessa posizione per guardare in faccia Dries.

Perfetto, un bambino di cinque anni è più intelligente di me.

Mi sottraggo dalla sua presa e gli dò le spalle, per evitare di dire addio a quel poco di intelligenza che mi è rimasto.

«Una mezz'oretta fa, ma voi eravate troppo applicarti a guardare il film per rendervene conto» dice trattenendo una leggera risata. Stronzo.

«Ci hai portato qualcosa di buono?» si gira anche Christian.

Tutti sono entusiasti di vederlo tranne la sottoscritta. O meglio, cerco di non essere entusiasta, non gli darei mai questa soddisfazione.

Ma come posso nascondere a me stessa la sensazione che ho provato quando ha stretto le mie mani al suo petto e ho sentito i battiti del suo cuore aumentare? Come sarebbe avere sempre le sue mani sul mio corpo, poterlo stringere tra le mie braccia ogni volta che desidero?

Scuoto la testa e ritorno alla realtà, rendendomi conto che mi è stata posta una domanda.

«Scusate, potere ripetere?» chiedo forzando un sorriso.

«Possiamo andare a mangiare la pizza con zio Dries?» mi chiede Carmine incrociando le mani a mo' di preghiera.

Faccio finta di pensarci su, godendomi le sue espressioni buffe «Solo se non vi sporcate le magliette» gli punto un dito contro.

Mi dispiacerà stare da solo in casa, ma almeno avrò anche tempo per finire di studiare dato che tra due settimane ho l'ultimo esame in assoluto. Per non parlare del fatto che dovrò discutere la mia tesi.

«Siiii» urlano i piccolini mentre saltano giù dal divano.

«E dovete anche fare il bagnetto» aggiungo, stroncando il loro entusiasmo.

«Nooo» urlano ancora facendomi sorridere.

«Su, io vado a preparare la vasca, voi andate a spogliarvi» batto le mani e i miei amori corrono nelle loro camerette.

Vado in bagno, ignorando la presenza di Dries e mi siedo sul bordo della vasca per regolare l'acqua.

«Puoi venire anche tu, se vuoi» chiudo gli occhi e faccio una smorfia mentre sono di spalle e lui non può vedermi. 

«Non mi sembra il caso» mi limito a rispondere.

«E perché?» si avvicina talmente tanto che le punte delle nostre scarpe quasi si sfiorano.

«A che gioco stai giocando?» alzo la testa per poterlo guardare negli occhi.

«Vieni con noi stasera e forse lo scoprirai» si abbassa alla mia altezza e fa sfiorare le nostre labbra.

Chiudo gli occhi per il brivido che ha attraversato il mio corpo e quando li riapro lui sta uscendo dalla porta.

«Dries» lo chiamo e lui si volta immediatamente, come se stesse aspettando solo questo «Ricordati solo che io non perdo mai» gli sorrido di sbieco e lui ricambia.

«Zia, siamo pronti»

Beh, beati voi che siete pronti perché io non lo sono per niente.

Nonostante tutti i nonostante » Dries Mertens Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora