Capitolo 24

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Sono in ansia per il mio ritorno a Napoli. Insomma, chi al mio posto non lo sarebbe? Sono partita da sola e sto tornando con due persone in più - o meglio, una persona e mezzo.

Continuo a muovere la gamba, segno che il mio nervosismo è al massimo. Avevo preparato un discorso bellissimo, per spiegare tutto a mamma e papà, ma adesso mi sembra solo un insieme di parole inutili.

«Stai tranquilla, okay? Sono sicurissimo che capiranno la situazione» mi rassicura il ragazzo al mio fianco, con i suoi modi gentili e rassicuranti.

Senza di lui probabilmente adesso starei tornando da sola nella mia città, invece lui mi ha convinto a non commettere l'errore più grande della mia vita.

«Beh, non è facile dire ai tuoi che hai una figlia nata da una scopata nei cessi di un bar a Madrid» rido istericamente.

Passo le mani tra i capelli che, adesso, mi arrivano alle spalle. Appena arrivata in Spagna avevo deciso di cambiare tutto: il guardaroba, il taglio di capelli e il mio stile di vita. Tutto però è cambiato quando, un giorno, ho scoperto che mi sarei dovuta far carico di una responsabilità enorme.

«Non hai ucciso nessuno» guarda la piccola Maya seduta tra di noi «O meglio, lo stavi per fare, ma el bandito qui presente te l'ha impedito» sorride soddisfatto,

Gli sorrido di rimando, avvicino le mie labbra alle sue e lo bacio con passione. Devo davvero tanto a questo ragazzo.

*

Da lontano vedo Lorenzo che si sbraccia per attirare la mia attenzione. Senza pensarci, lascio le valige e corro verso di lui, abbracciando una delle persone più importanti della mia vita.

«Quanto mi sei mancato, amo» gli dico, mentre lo stringo forte a me e inspiro il profumo del suo dopobarba preferito.

«Anche tu mi sei mancata un sacco, piccola peste» mi lascia un bacio tra i capelli e poi lo sento irrigidirsi.

Non ci vuole un genio per capire che, probabilmente, ha guardato alle mie spalle e ha notato un piccolo particolare.

«Ma sta cu te?» mi domanda, stupito.

Annuisco, per poi prendere Maya tra le braccia e presentarla a uno dei suoi zii «Zio Lorenzo, ti presento Maya. Maya, ti presento zio Lorenzo» dico in sussurro.

Ho paura del suo giudizio, di averlo deluso e che non mi guarderà più con gli stessi occhi di prima.

«È tua?» chiede Jenny - alla quale prima non avevo fatto caso - dato che mio fratello è rimasto senza parole.

«È nostra!» esclama James, circondandomi le spalle con il suo braccio muscoloso.

«Beh, auguri» Jenny mi abbraccia, con le lacrime agli occhi. Almeno lei è felice di essere zia.

Lo stesso non si può dire di Lorenzo che continua a fissare il vuoto e non dice una sola parola.

In attesta che James arrivi a Napoli come calciatore (seh, magari), nel frattempo l'ho fatto arrivare come fidanzato di Manu 😂

Nonostante tutti i nonostante » Dries Mertens Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora