Capitolo 14

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Lo osservo da lontano, come ormai faccio da tre anni, da quando ho capito ciò che provo per lui. Inizialmente pensavo fosse solo una cotta da ragazzina immatura ma con il tempo ho capito che si tratta di qualcosa di più forte, di qualcosa che va oltre.

«Hey» sorride con il volto chino.

Incrocio le braccia e non mi lascio intimidire, non più «Che vuoi, Dries?» sospiro rumorosamente.

«Volevo complimentarmi con te» mi guarda negli occhi, trasmettendomi una sensazione che non saprei decifrare.

Dopo due settimane senza vederci questa è l'unica cosa che ha da dirmi, non ho parole per descrivere questo suo atteggiamento infantile.

«Ma vavatten» gli volto le spalle e lo mando a quel paese con un gesto della mano.

«Fammi parlare!» urla stizzito.
Mi corre incontro e mi afferra per il polso, avvicinando il mio corpo al suo «Perché dobbiamo finire sempre così io e te?» sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra.

«Colpa tua che non fai pace con i pensieri» parlo a voce bassissima, per paura di far trapelare più emozioni del dovuto.

«Credimi, nei miei pensieri ormai ci sei solo tu» mi guarda negli occhi, come se volesse parlare direttamente alla mia anima.

Trattengo il fiato e faccio di tutto per non far capire l'effetto che le sue parole hanno avuto su tutto il mio corpo: dal cervello, che ha smesso di funzionare, fino ai piedi che sono diventati incapaci di reggere il peso del mio corpo.

«Dries, non illudermi» lo imploro.
Ho paura, paura di essere ferita da qualcosa che è più grande di me.

«Non ti sto illudendo» scuote la testa con un sorriso «In queste settimane ho realizzato di non riuscire a fare a meno di vederti ogni giorno, di poter condividere quei piccoli attimi di quotidianità con te e di sentire le tue urla quando Carmine e Christian prendono le tue cose» ride e io faccio lo stesso, ormai con le lacrime agli occhi.

«Dries, sei sicuro?» chiedo ancora una volta, con il medesimo timore.

«Sicurissimo, Manu» annuisce e prende il mio viso tra le sue mani «Non sono mai stata così sicuro di qualcosa in vita mia»

«E se...» provo a dar voce ai miei timori.

«Ue ammò, stai pure tu qua?» Lorenzo si avvicina a noi con i suoi soliti modi di fare che qui a Napoli definiamo da cuozzo.

«Sì, sono venuto a complimentarmi con Manu» mette le mani nelle tasche e mi dedica un sorriso timido.

Al momento penso di non essere mai stata così felice, tutto sembra aver ritrovato il suo equilibrio. Io sento di aver ritrovato il mio equilibrio.

«È fatt buon, vieni mangia qualcosa con noi» mio fratello cinge le spalle di Dries con un braccio e se lo trascina dietro.

Il ragazzo che mi ha reso la persona più felice del pianeta si gira verso di me, come a volermi chiedere aiuto. In tutta risposta, alzo le spalle e gli mimo un arrangiati con un enorme sorriso sulle labbra.

Se pensa che gli renderò le cose facili beh, si sbaglia di grosso.

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manuinsigne Ci amiamo come si ama Napoli.
Sappiamo che in fondo noi ci teniamo l'uno all'altra, ma c'abbiamo mille ostacoli, mille problemi.
Ci distruggiamo, ci roviniamo la vita a vicenda, ma sappiamo che siamo l'uno la cura, la soluzione dell'altro.
Eppure non riusciamo a urlarci in faccia che siamo più forti di tutto questo e che, se separati facciamo 'ste scintille, insieme siamo come il Vesuvio.
E lo so che tu pensi che io sia così, tranquilla e pericolosa, ma sai pure che se ti avessi ora annulleresti tutto.
Noi siamo quella corsa a cento all'ora sulla statale, col Vesuvio davanti e le dita intrecciate.
Siamo quella musica che senti per strada e ti vien voglia di ballare, ma siamo pure quella musica così cruda, che parla dei nostri quartieri e pure di noi, che vorremmo solo graffiarci la pelle e morderci le labbra per la rabbia che ci passa.
Siamo come la nicotina che brucia in gola, che la voglia di baciarci ci sale ancora di più.
Siamo il mare a Mergellina, calmo, ma che non può fare a meno di scontrarsi con gli scogli.
Siamo lo spaccio nei nostri quartieri, che sappiamo di farci del male, ma soffrire insieme è meglio che soffrire soli.
Perché noi due non ci perdiamo mai, ma non riusciamo ad essere l'uno dell'altra.
Perché a Napoli puoi togliere un napoletano, ma ad un napoletano non puoi mai togliere Napoli.
E tu, per me, sei Napoli.

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driesmertens • Dopo la rabbia noi ci stringevamo più forte di prima • #ilmionuovoinizio🧡

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Nonostante tutti i nonostante » Dries Mertens Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora