Angeli e Demoni

09 • ti ho trovato

"Marine? Marine, svegliati."

Una forte spinta mi scosse il corpo, infastidendo il mio sonno, e, notando che stentavo a svegliarmi, questa continuò con ancora più forza. "Marine!"

"Sì? Cosa?" Sbattei le palpebre, rimettendomi velocemente seduta, cercando di superare la confusione del momento e capire cosa stesse succedendo. Sembrava essere ancora notte fonda, e, al mio fianco, Lily stava sbadigliando con stanchezza.

"Marine?"

Mi pizzicarono il naso, ed io subito mi voltai, riconoscendo il volto rigido di Ivar illuminato solo dalla luce naturale della luna che, come un miraggio, si infiltrava oltre le tende socchiuse.

"Ivar? Cielo, Ivar, sei qui." Lo abbracciai subito, tastando il suo corpo e il suo viso nell'ombra, cercando di assicurarmi che fosse tutto intero e, soprattutto, stesse bene. Sembrava così e, di questo, ero felice. "Ero così preoccupata."

"Le sicurezze del castello sono aumentate in questi giorni," spiegò lui, di rimando, andandosi a sedere al fianco di Lily e baciandola con tenerezza sulla guancia. "Sono tornato, visto?"

Lei nemmeno rispose, limitandosi ad appoggiare il volto sulla spalla del vampiro, lasciando che lui le continuasse ad accarezzare i capelli.

"Ivar, che cosa è successo? Hai scoperto qualcosa?" Chiesi, profondamente ansiosa. "Lily è dalla nostra: può ascoltare."

"Credo di sì," ammise lui, senza troppi giri di parole. "A quanto pare, Aima sta letteralmente perdendo la testa e, al momento, è convinto che Ethos sia in qualche modo collegato alla tua scomparsa e che le sue missioni di ricerca siano solo una copertura. Vuole avviare una guerra, Marine: la sua testa non ce la fa più."

"Questo lo avevo immaginato," concordai, iniziando a mangiucchiarmi l'unghia del pollice, nervosa. "Ha ampliato le ricerche e, se come dici tu Ethos ha aumentato le sicurezze, vuol dire che la minaccia di una guerra è più vera che mai."

"Aima non si fermerà davanti a nulla, nemmeno al sangue e all'uccidere: lui deve trovarti."

Sospirai, distogliendo lo sguardo da quello di Ivar, carico di tutta la tensione che portava dal castello: la situazione era molto più grave di quanto credessi, quasi al limite del tollerabile, ed Aima, ormai, era una bomba pronta ad esplodere.

Dovevo fare qualcosa.

"Hai scoperto qualcosa su Megan?" Chiesi, tornando alla conversazione, sperando di fare un poco di lucidità.

"Avete indagato su Megan?" Domandò Lily, sorpresa. "Wow, siete i miei eroi."

Ivar le sorrise, tornando poi a me, molto meno felice. "A quanto pare, il nome di Megan Marshall non è sconosciuto ai registri del castello. Secondo Isaie era una sovversiva, e aveva iniziato i suoi attacchi al re ancor prima di rimanere incinta: sembrerebbe che fosse prossima alla condanna della cittadinanza e diventare un lupo mannaro. Lo scopo di tutto questo? Lei credeva che il re fosse inadatto alla sua carica e tentava di istigare una rivolta per ottenere lei il potere."

"Chissà perché non mi sorprende scoprire che fosse una spina nel fianco," commentai, sarcastica. "Poi? C'è altro?"

"In realtà, sì: secondo le fonti, sembra che il suo ultimo atto sovversivo consistesse nell'accoppiarsi con un demone, tanto per infastidire l'aristocrazia con un colpo di scena. A quanto pare, la nascita di Adam non era contemplata, ma immagino che, scoprendo di avere un figlio tanto speciale, sia andata letteralmente fuori di testa."

"E poi c'è stata la trasformazione in umana," continuai, in un soffio. "In pratica, fra lei ed Aima, non ho idea di chi possa essere più pericoloso."