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Dylan's POV

Non avrei mai pensato che quei giorni a Toronto mi avrebbero reso ancora più confuso

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Non avrei mai pensato che quei giorni a Toronto mi avrebbero reso ancora più confuso. Essergli amico si stava rivelando più difficile del previsto.

Tutte le volte che eravamo insieme da soli si creavano dei momenti di silenzio imbarazzante che non riuscivo a gestire. Io che non riuscivo a gestire una situazione del genere? Io che ero sempre stato quello arrogante, quello che prendeva l'iniziativa, il superbo altezzoso ragazzino odioso, quello che non si faceva mai sfuggire l'occasione di fare qualche battutina scomoda. Mi stavo veramente rammollendo.

Quella mattina al lago il nostro abbraccio fu una delle cose più emozionanti mai provate prima. Nessuna prima d'ora mi aveva fatto provare qualcosa di simile. Niente poteva competere con l'emozione provata durante quell'abbraccio con lei.

I suoi capelli che  odoravano di albicocca e la sua pelle chiara a contatto con la mia furono un momento di estasi assoluta. Lei mi faceva questo effetto rendendomi estremamente vulnerabile e stranamente e a contrario di quel che si poteva pensare, mi piaceva.

I miei pensieri vennero interrotti da qualcuno che bussò alla porta della mia camera. Sobbalzai dal letto sul quale ero seduto come se fossi appena stato colto in flagrante alzandomi per sistemarmi la camicia bianca all'interno dei pantaloni blu scuro rendendomi presentabile per la persona che si trovava al di là della porta.
Quanto sperai fosse Sara.
Avevo voglia di stringerla tra le mie braccia sperando che avesse finalmente capito quanto tenessi a lei, quanto tenessi alla sua felicità.

"Avan-" Iniziai stoppandomi una volta aver visto la porta schiudersi mostrando Daniel.
"Oh sei tu" sorrisi imbarazzato alla vista del fratello della ragazza a cui stavo pensando da circa un'ora ininterrottamente.

"Aspettavi qualcun altro?" Chiese il ragazzo sogghignando tenendo le mani all'interno delle tasche dei pantaloni scuri.

"No, no certo che no" risi per l'imbarazzo. Era una cosa che tendeva a tradirmi.

Spesso ridevo o tossicchiavo quando mi sentivo in imbarazzo e sperai veramente con tutte le mie forze che ne Daniel ne tanto meno Sara se ne fossero accorti. Dovevo rimanere calmo e controllare i miei sentimenti.

"Sei pronto per la festa di stasera? Chiese Daniel sedendosi sul letto squadrandomi "Ti trovo molto elegante" sorrise.

"Si, prontissimo. Sono contento che la sorpresa sia andata a buon fine. Portarla al lago è stata una buona idea almeno hai potuto organizzare le ultime cose per la festa e sono felice di averti dato una mano" dissi velocemente grattandomi la nuca.

Il ragazzo sogghignò di nuovo posando il suo sguardo su di me. "Siete adorabili" iniziò Daniel guadagnandosi un'occhiata interrogativa da parte mia per poi continuare. "Tu e mia sorella, intendo"

"Cosa, come? Noi non- cioè siamo amici" risposi velocemente sentendo il rumore tipico della famosa arrampicata sullo specchio.

Beccato.

Aveva detto 'siete adorabili'. Che Sara provasse le stesse cose che provavo io? Non poteva essere, lei era innamorata di Tyler nonostante tutto il male che le aveva fatto lei ancora l'amava ed io non potevo competere con lui perchè non sarei mai stato in grado di dargli quello di cui lei aveva bisogno e l'amore non sarebbe mai stato sufficiente. Daniel sogghignò nuovamente.

"Io non metto in dubbio che voi siate amici. Dico solamente che noto come la guardi, come lei si imbarazza in tua presenza, come vi cercate senza nemmeno accorgervene e credo che questo sia qualcosa per cui vale la pena lottare, tu no?" Lo guardai e decisi di non negare, sarebbe stato solo più imbarazzante.

"Da quanto lo sai?" Chiesi grattandomi la nuca girando per la stanza. Se lo aveva capito Daniel sicuramente lo avrebbe saputo anche Sara.

"Dal primo momento in cui siete arrivati qui. Anche allora sentivo un'energia tra voi, qualcosa che-" lo interruppi.

"Io non posso darle quello di cui ha bisogno. Io non sono quello giusto per lei" Risposi cercando di nascondere la mia tristezza. I miei occhi riuscivano sempre a tradirmi.

"E' qui che ti sbagli Dylan. Tu sei esattamente quello di cui lei ha bisogno" iniziò guardandomi indugiando un momento. "Lei ha bisogno di qualcuno che la faccia sentire come merita di sentirsi. Ha bisogno di qualcuno che la baci inaspettatamente, che l'abbracci senza un vero motivo ma solo perchè ne sente il bisogno"

Abbassai lo sguardo con un sorriso sulle labbra pensando al nostro abbraccio, poi alle sue mani che correvano lungo la mia schiena e lungo i miei capelli e alle sue labbra che avrei tanto voluto assaggiare.

"Lei ha bisogno di te Dylan e tu-" Quelle parole non fecero altro che innescare all'interno del mio corpo una serie di emozioni che cedevo non essere più in grado di provare. In quel momento iniziai a sentire qualcosa pulsare dentro al mio petto, qualcosa che presto iniziò addirittura a pungere a tal punto da voler uscire e urlare quello che avevo sempre saputo dal primo momento in cui mise piede nel bagno di casa mia, poi dopo alla festa, durante il gioco della bottiglia e infine al Motel.

"Ed io ho bisogno di lei"

Daniel sorrise facendomi un cenno del capo e uscì dalla mia camera lasciandomi con il cuore in disordine e un sorriso ebete stampato sul viso.

-

Ciao ragazze! Quanto siete contente di questo capitolo? E' stata un'emozione per me scriverlo. Adoro i punti di vista di Dylan perchè mostra il suo lato tenero e io vivo per questo ahahah.
Fatemi sapere le vostre impressioni.
Ps: Continuo ad amare Daniel alla follia :-)
Alla prossima!
-Sara

Unexpected ||Dylan O'Brien|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora