1-L'ingranaggio rotto

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LA SCELTA DI PARTIRE DA QUESTA SCENA E' VOLUTA E NON CASUALE E POI CAPIRETE PERCHE'. MAGARI, DOPO LA LETTURA, CI ARRIVERETE DA SOLI.  😊

AVVISO DI NON METTERMI FRETTA, QUANDO POTRO' AGGIORNERO' COME HO SEMPRE FATTO. 😊

TRE MESI DOPO
STUART

TRE MESI DOPOSTUART

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CAPITOLO 1

<<Papà la smetti per favore? Abbiamo fatto sali e scendi per questi scalini cinquanta volte e credo sia giunto il momento di bussare alla porta come comuni esseri umani, non trovi? Inoltre si gela qui fuori, sai com'è? E' gennaio e non tutti sono un calorifero come te>>

Per Agnese è facile, per me non lo è. Da quella maledetta sera sono trascorsi tre mesi esatti e nessuno mi ha permesso di avvicinarmi a casa di Bruna.

NESSUNO.

Quantico, il suo vero padre, mi ha fatto capire in maniera chiara e diretta, che Bruna non vuole vedermi e che neanche il bambino vuole farlo. Mi ha promesso che è la verità, che nessuno sta imponendo a Tommaso di odiarmi e che devo rispettare i loro tempi. Questo tempo però mi sembra esagerato perché in questi tre mesi, mio figlio non l'ho visto e Dio solo sa quanto mi manca.

Quell'ingranaggio perfetto che mi renderebbe funzionante, invece sono rotto e la persona che potrebbe aggiustarmi di me non vuole saperne niente.

Ho solo un suo pupazzetto, uno che ha lasciato a casa mia e che la notte stringo forte, proprio come un bambino, nella speranza di sentire il suo profumo e di stare meglio. Peccato che di dormire proprio non se ne parla e quelle poche volte che riesco a chiudere gli occhi per qualche ora, gli incubi, quelli più brutti che si possano avere, vengono a farmi visita.

Bruna e tutto quel sangue intorno al suo corpo, la fede tra le sue mani, quel defibrillatore che, in quel letto d'ospedale, ha fatto tremare il suo corpo... I secondi più terrificanti della mia vita in cui ho avuto un attacco di panico fortissimo. Dovevo scegliere se andare da Agnese, visto che i medici stavano visitando anche lei o da Bruna. Non ho pensato, sono corso dalla mia bambolina che per l'infermiere che l'aveva soccorsa era già morta. Invece il suo cuore anche se lento, batteva.

Agnese è andata in terapia e tutti i giorni le ho fatto compagnia in clinica perché non voleva restare sola con i dottori e loro, a causa di ciò che le è successo, mi hanno concesso questa opportunità. Quando tornavamo a casa, dopo cena, venivo proprio qui, nella speranza di vedere Bruna o il bambino ma loro passano il tempo a casa perché Bruna non può uscire.

Ed è tutta colpa mia....

Non riesce a camminare bene quindi alterna alle stampelle, la sedia a rotelle. Me l'ha detto Agnese, tutto ciò che so, lo vengo a sapere da lei. Almeno una delle cose che speravo si è avverata ovvero mia figlia e la donna che amo, che sono diventate amiche del cuore.

Nel posto giusto al momento giusto #3 Un Nuovo inizio(COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora