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Sono stesa sul tappetino, uno di quelli che uso per fare fisioterapia e siamo nella cucina di casa mia. Mi trovo da sola con Andrea e mio figlio seduto con il culetto accanto al mio viso. Tommy il birbantello si abbassa ogni secondo a darmi teneri baci sulla bocca.
La pancia è cresciuta molto quindi avendo la schiena poggiata a terra, né Andrea vede me né io lui.
<<C'è Tommy che gioca>>
''O meglio, c'è mio figlio che ha poggiato Doraemon sulle mie tette e che gli sta facendo bere il mio latte, ovviamente per finta. Spero che una volta nata la bimba, perda quest'abitudine, altrimenti il suo peluche sarà sempre zuppo di latte.''
<<Bravo Dodo, bevi il lattuccio di mamma>>dice contento.
''Mannaggia Stuart che gli ha regalato ogni possibile cosa del gatto spaziale a partire dal grembiule per andare a scuola.''
Tommaso resta al mio fianco perché che è geloso ma sa anche che tra me e suo padre è finita. Lui ci vuole insieme, proprio come vuole ogni figlio solo che è complicato e Stuart non mi vuole intorno. Poteva benissimo risparmiarsi la scena romantica in albergo mentre mi prometteva un futuro tra noi che non avverrà mai perché ci sarà sempre qualcosa che lo terrà lontano da noi che siamo la sua famiglia.
<<Lo sai che io ho un cavallo bellissimo?>>dice mio figlio, rivolgendosi ad Andrea che sta massaggiando i miei polpacci.
Prima quando lo vedeva, gli faceva sempre le pernacchie, almeno adesso gli rivolge la parola. Questo è un piccolo passo avanti.
Il giorno del primo incontro tra Stuart e Tommaso affiancati dall'assistente sociale, Stù l'ha portato al maneggio, presentandogli un pony e dicendogli che sarebbe stato suo. Ovviamente non ha fatto salire sopra il nostro bambino sin da subito ma è partito dal contatto, molto importante tra cavallo ed essere umano. Ha fatto scegliere il nome a Tommy che ha optato per qualcosa di bizzarro come ''Puzzola''.
Il loro incontro ormai è al maneggio e Tommy è così felice che non vede l'ora di trascorrere il tempo che ha a disposizione con il padre.
''Ora capisco di che cavallo parlava Ivan un mesetto fa. Non me ne hanno parlato perché volevano farci una sorpresa.''
<<Ah sì? E dove ce l'hai questo cavallo?>>
''Certo non nel giardino. Per un momento ho temuto che Stuart potesse chiedermi di portarlo qui a casa. Con tutto il rispetto, ma chi l'avrebbe mantenuto mio figlio dentro mentre Puzzola se ne stava fuori magari a mangiare le mie belle piantine? Poi i cavalli sono costosi da mantenere e sto cercando di far quadrare i conti per il bene della mia famiglia.''
