6-Smettila di avere paura di me I PARTE

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CAPITOLO 6
STUART

<<Agne come sto? Sembro un maggiordomo per caso?>>domando a mia figlia, mentre provo l'ennesimo vestito adatto a un incontro in commissariato

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<<Agne come sto? Sembro un maggiordomo per caso?>>domando a mia figlia, mentre provo l'ennesimo vestito adatto a un incontro in commissariato.

''Esiste un abito adatto a questo genere di cose? Ne dubito.''

Vorrei solo fare bella figura, risultare di bell'aspetto, presentabile e curato. Per questo, qualche giorno fa, ho deciso di andare dal barbiere per farmi tagliare i capelli e per tenere curata la barba che non ho fatto radere. E' stato un colpo guardare come, quel groviglio di ricci veniva tagliato dalle lame di un paio di forbici. Li vedevo fluttuare per aria, schiantarsi a terra e poi essere spazzati via e finire nel bidone della spazzatura.

Erano davvero tanti e secondo mia figlia è stato un peccato, ma non potevo davvero più sopportarli. La notte, quando urlo fino a conficcare le unghie nel cuscino, vorrei solamente le sue dita attorcigliate ai miei ricci e fa male sapere che le sue mani non mi toccheranno più. Per questo ho preso questa decisione drastica.

''Poi ricrescono''ho pensato, però è meglio se da oggi in poi, li taglio ogni mese. Certo, sembro più vecchio conciato così, altro che più giovane. Con questo vestito un po' vintage, somiglio davvero a uno di quelli che lavorano nelle sale dei ristoranti. Sarà che gli abiti moderni li trovo poco interessanti, per cui preferisco qualcosa di vecchio ma di classe.

Ora, con questo nuovo look, spero di fare una bella impressione, anche se ciò non credo che cambierà la sua idea iniziale. Sono stato avvisato prima proprio per evitare che facessi storie, che spaccassi tutta la centrale in preda alla rabbia. Non lo avrei mai fatto, mi sarei sfogato una volta solo, senza nessuno accanto che potesse guardarmi e restare deluso dai miei gesti e dalle mie parole.

Mi tremano le mani mentre tento invano di stringere il nodo della cravatta. Dopo averlo fatto, lo allento, perché mi accorgo che è troppo stretto e che ho difficoltà a respirare, figuriamoci a parlare. Di sicuro dopo dovrò dire ciò che penso di tutta la situazione.

''Che cosa devo pensare? Non vedrò più la donna che amo, non vedrò più i miei figli, anzi li vedrò, ma non come voglio io. Sarò schiavo di un sistema che ho sempre odiato perché non trovo giusto che i figli debbano vedere sempre e solo la madre. E' vero che i bambini non crescono dentro noi uomini, che non li portiamo in grembo, ma li concepiamo con lo stesso amore di una madre. Non deve essere fatta una distinzione tra mamma e papà perché entrambi amano allo stesso modo. Io, Stuart, amo i miei figli come un folle e non ho niente che mi renda diverso da una madre. Sono un genitore anch'io ed ho gli stessi diritti di Bruna di stare con i bambini. Per la legge però, sono solo un bugiardo, con una moglie che si è finta morta per anni, attualmente in carcere e sono un uomo con una mente abbastanza ingarbugliata. Quindi, essendo problematico, non potrò trascorrere tutto il tempo che desidero con mio figlio.''

<<Papà sei bellissimo. Peccato che ci sarà Quantico insieme a Bruna, se ci fosse stata una poliziotta sono sicura che si sarebbe addolcita vedendoti innamorato>>

Nel posto giusto al momento giusto #3 Un Nuovo inizio(COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora