CAPITOLO 3
STUARTResto paralizzato a fissarla, mentre mia figlia appena la vede le si butta addosso. Tommaso viene schiacciato dal loro abbraccio e sembra essere felice mentre da me il bambino è spaventato. Non mi aspettavo un'altra reazione, d'altronde non mi sono presentato all'altare per sposare sua mamma, non ho mantenuto fede alle mie promesse e non l'ho portato a Tokyo da Doraemon.
Suo papà è un traditore.
''E pensare che quel giorno al maneggio, avevano preparato un tavolo solo per lui con tutti palloncini intorno del suo gatto spaziale e sarebbe arrivato anche qualcuno travestito in quel modo. Sarebbe stato felicissimo ne sono sicuro.''
<<Agnese, fai attenzione>>dico a mia figlia, con tono di ammonimento. Bruna è ancora cagionevole e mia figlia è troppo ansiosa di vederla da non rendersi conto di doverci andare piano.
Le guardo, bellissime, mentre parlottano tra di loro.
Cosa pagherei per essere abbracciato anche io, per far parte di quella stretta così profonda. Eppure, per Tommaso sono solo un uomo di cui ha paura mentre per Bruna non valgo a niente.
Agnese si avvicina a me poggiandomi una mano sulla spalla. Questo tocco mi ridesta dallo stato confusionale in cui ero fino a qualche secondo fa. Per me non è facile guardare lei e Tommaso, rendermi conto che sono andati avanti mentre io ancora faccio fatica a dormire la notte, devastato da incubi sul giorno dell'incidente.
La peggio l'ha avuta lei questo è sicuro, ma la mia anima è messa davvero male, lacerata, piena di ferite che bruciano in maniera costante. E il calore che sento nel petto è un promemoria della sofferenza che avverto sotto la pelle e dentro le ossa.
<<Prego, sedetevi>>ci invita Bruna, in modo gentile, dopo aver confabulato con mia figlia. La punizione se deve venire qui non vale, ma solo per casa della mia bambolina che mia non è più.<<Il divano è abbastanza grande>>proprio mentre lo dice, Agnese ed io ci sediamo.
<<Papà fai un caffè per favore e porta qui i dolcetti. Tu non hai mai assaggiato i miei dolci, vero? Dicono tutti che sono buoni>>
''Oh bambolina, i tuoi dolci sono buonissimi. Mi mancano così tanto e anche la tua cucina mi manca. Ti prego, insegna qualche trucchetto ad Agnese, prima o poi mi avvelenerà. La sua specialità sono i suoi unguenti rilassanti, drenanti, purificanti, tutte cose naturali visto che lei è vegetariana ma puzzano e non mi stendono mica.''
Bruna getta un'occhiata alle buste della spesa che il padre ha poggiato a terra. Credo che sul suo viso nasca un piccolo sorriso, che subito muore quando si accorge che la sto guardando.
''Come potrei non farlo? E poi è stupenda e questa è la mia occasione perché potrebbero passare anni prima di vederla ancora.''
Quel coglione del padre di Bruna mi strizza l'occhio, mentre poggia il vassoio con i caffè e i biscotti sul tavolino di cristallo di Kartell a cui Bruna tiene tanto. Strano che Tommaso non lo abbia distrutto, data la sua mania di cavalcare Arturo.
Sono tre mesi che non bevo caffè, non ho bisogno di caffeina in corpo che mi renda energico, sveglio, nervoso e adrenalinico. Lo sono già di mio, però in questo caso, non posso fare una mancanza a Bruna. Vorrà dire che Agnese questa sera mi preparerà qualcosa che contrasterà la caffeina, un altro miscuglio schifoso.
<<Mi hanno detto che sei la migliore cuoca>>ammette mia figlia.
La sera, quando viene nel mio letto per farmi compagnia, le parlo di Bruna, di come ci siamo conosciuti, del tempo che abbiamo trascorso insieme e, a differenza di quanto si possa pensare, ho solo belle parole per lei.
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Nel posto giusto al momento giusto #3 Un Nuovo inizio(COMPLETA)
RomansaLa vita finisce solo quando non respiri più, per tutto il resto c'è una soluzione.