9-Fantasie perverse

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IL CAPITOLO POTREBBE URTARE LA SENSIBILITÀ DI QUALCUNO. PER CUI, QUANDO CAPIRETE DI COSA SI TRATTA, SE NON VI PIACE, NON SIETE COSTRETTI A LEGGERE.

CAPITOLO 9
BRUNA

Approfitto del sonnellino pomeridiano di mio figlio per andare in bagno e mettere fine a questa situazione a dir poco drammatica. Mi vergogno a dirlo e anche a pensarlo ma non posso proprio più attendere. Devo provare a fare qualcosa.

Mi alzo con calma dal divano, controllo l'orologio e mi accorgo che manca ancora un po' prima che arrivi Andrea. Oggi inizieremo a lavorare anche sulla mia schiena e so già che farà un po' male, poi però il dolore passerà e mi sentirò meglio, proprio com'è successo alle mie gambe, anche se siamo solo all'inizio della terapia. Andrea è un bravo dottore, se solo si limitasse a fare quello.

A piccoli passi, tento di raggiungere il bagno e proprio mentre passo accanto a Tommy che dorme tra le braccia di mio padre, lui spalanca gli occhi e, dopo qualche secondo, mi sorride.

''Lo sapevo che la libertà sarebbe finita il giorno in cui avrei dato alla luce lui.''

<<Mamma>>sussurra.<<Dove vai?>>

Allungo una mano sulla sua guanciotta paffuta.<<Amore, mamma va in bagno, tu continua a dormire con nonno>>lo prego, sperando mi dia ascolto e non mi chieda di venire con me.

''Dovrei dirgli di no e tutte le volte che lo faccio, poi si arrabbia perché vuole stare sempre con me.''

<<Agne non viene oggi?>>chiede, con la sua voce armoniosa.

Lui e Agnese si cercano, proprio come me e lei. Per fortuna Tommy ha preso bene la notizia di avere una sorella più grande ed ha capito, nonostante non sia stata così chiara- impossibile dato che è solo un bambino- che Agnese ha un'altra mamma e che quella mamma non sono io.

<<Amore purtroppo no, deve andare dal dottore>>

Alla mia risposta, Tommy mette il muso perché ormai si è abituato a vederla, anche poche ore al giorno. Purtroppo, dopo che papà l'ha chiusa fuori in giardino, al freddo, si è beccata la febbre e anche il raffreddore che però sembra avere ancora. L'ho sentita questa mattina, prima che entrasse in clinica e stava molto meglio, l'ho percepito dalla sua voce e lo ha ammesso anche lei, però, fino a quando non guarirà, non potrà venire a trovarmi. Le sue difese immunitarie sono basse, l'ho ribadito a papà fino allo sfinimento.

<<Uffa...>>

<<Dai musone, dormi con nonno adesso>>

Aspetto che chiuda gli occhi prima di andarmi a chiudere in bagno.

🎶Libertààààà, quanto hai fatto piangereeeeeeeeeeeeeeeeee. Senza teeeeeeeeeee, quanta solitudineeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.🎶

Abbasso il coperchio del wc e mi ci siedo sopra.

''Fin qui, ci sto.''

Abbasso il leggins di colore nero, facendo ben attenzione a non strapparlo. Me l'ha prestato Agnese. Gliel'ho visto addosso, mi è piaciuto-e non solo a me- e lei me lo ha prestato, dicendomi che è comodissimo soprattutto per fare fisioterapia. Ancora mi sta perché la pancia non è cresciuta chissà quanto, d'altronde sono passati due giorni da quando Stuart ha poggiato le sue labbra sul ventre dove dentro c'è nostra figlia. I suoi baci caldi sono stati molto graditi dalla nostra bambina. Penso anch'io che sia una femminuccia che ovviamente, ha già conquistato il cuore del suo papà.

Abbasso anche i mutandoni, quelli che ho indossato anche durante la gravidanza di Tommaso. Sono più comoda. Il filo nel culo mi da molto fastidio.

Nel posto giusto al momento giusto #3 Un Nuovo inizio(COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora