CAPITOLO 7
BRUNAE' strano vedere Stuart così invecchiato, con la fronte piena di rughe, le occhiaie bluastre violacee e il viso stanco. Quei ricci bellissimi che ho amato dal primo istante che l'ho visto, nonostante fosse burbero, scontroso e cattivo con me, non ci sono più. Non ha raso a zero i suoi capelli scuri, ma quasi. La barba invece l'ha lasciata folta ma è ben curata, come tutto il suo aspetto.
Si sta prendendo cura di se stesso e questo è un aspetto positivo. Ha dei figli e non è stupido, non si lascerebbe mai andare a se stesso.
Ha indossato un bel vestito grigio, di quelli che piacciono a lui, un po' della sua epoca. Ha addosso un po' di Roma che invade le mie narici rievocando vecchi e bei ricordi, oltre che piccanti, forse troppo e cerca, nonostante tutto, di tenere una postura corretta. Vuole dimostrarmi che è calmo e che può essere in grado di fronteggiare una situazione simile ma io lo so che non è così. So quanto sta soffrendo nel leggere che vedrà Tommaso un'ora sola a settimana, che non potrà avvicinarsi a me.
Eppure so che cento metri sono pochi. Questa è una piccola punizione, voglio vedere se per una volta nella sua vita, si comporta come dico io, se mi ascolta e soprattutto se mi rispetta. In questi mesi Ivan e papà hanno dovuto più volte allontanarlo con la forza ma devo ammettere che è da qualche settimana che invece si è calmato e che non si fa vedere più nella mia zona. E' venuto l'altro giorno a trovarmi solo perché l'ho invitato io. Mi sta rispettando ma non basta, ho paura, non di lui, ma di me. Sono bastati pochi minuti a casa mia per mandarmi in tilt il cervello, per provare le stesse emozioni che, il giorno del mancato matrimonio, promisi a me stessa che non avrei più provato.
''Devo ricordami di quello che mi ha fatto, non posso cascarci di nuovo altrimenti mi farà sempre e solo del male pensando di avermi in pugno.''
Ho chiesto a papà di parlare con il giudice, il quale avrebbe potuto benissimo scegliere un'altra distanza. Cento metri sono sufficienti e so che per Stuart non sono tanti.
E so anche che questa situazione è solo momentanea.
Devo saperlo lontano da me, almeno fino a quando non sarò pronta di nuovo ad averlo intorno. E' brutto da dire, ne sono consapevole, ma non ce la faccio a stare in un luogo dove so che c'è anche lui ma non per lui, per me, perché non riesco a vederlo come il cattivo della situazione nonostante il male che mi ha fatto. Le bugie prendono il sopravvento su tutto, non riesco a guardare la parte bella di lui nonostante ci sia perché Stuart ha tante cose belle, tante qualità che lo rendono un padre magnifico.
Quando è stato a casa mia, riuscivo a tollerare la situazione perché è rimasto con noi poco tempo ma non so cosa sarebbe successo se fosse rimasto molte ore. Non sono pronta, no, affatto.
''Bruna, tu sei pronta e sei arrabbiata con te stessa proprio perché lo sei e non vorresti esserlo. Il tuo cuore l'ha già perdonato, ma la tua testa si ostina a proiettare, per tuo volere, immagini dolorose di quel giorno''rammenta la mia coscienza alla quale non devo prestare ascolto.
Agnese lo sa e non si è schierata contro di me, conosce la situazione e so che in cuor suo, vorrebbe vedere me e il padre uniti.
Gli occhi ridotti in due fessure, le sue nocche sbucciate, i muscoli contratti e i nervi tesi, dimostrano che ho ragione. Stuart si sta controllando per me, si sta sforzando di restare tranquillo solo per me, per non deludermi. Ne tengo conto e non è colpa mia, mi dispiacerebbe se lui pensasse questo.
Certo, è colpa mia il fatto di volerlo lontano perché purtroppo non riesco a stare tranquilla se lui è vicino a me, ho paura che la parte brutta di lui venga fuori e rovini tutto, come sempre, come quella sera in cui volevo solo che mi abbracciasse forte a sé, piuttosto che insultarmi e rimarcare il pensiero che ha sempre avuto di me. Non è colpa mia la sua scelta di mentirmi, di riempirmi di menzogne che inevitabilmente ci avrebbero portato a questo.
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Nel posto giusto al momento giusto #3 Un Nuovo inizio(COMPLETA)
RomansaLa vita finisce solo quando non respiri più, per tutto il resto c'è una soluzione.