CAPITOLO 12
STUARTC'è un angolino della mia casa che preferisco e in cui mi rifugio tutte le volte che i miei pensieri sono confusi e tormentati. All'interno del muro anni fa, feci costruire una grande finestra dalla quale potevo ammirare tutta Roma. Ho adornato quello spazio con grandi cuscini che mi consentono di stare comodo quando mi siedo, in quella che io chiamo la mia piccola capanna.
Agnese mi ha fatto trovare sul tavolo, come tutte le mattine, la mia colazione. Preferisco un bel cappuccino e una brioche, se c'è. Deve essere andata da quel piccolo rivenditore ambulante che c'è in fondo alla nostra strada e deve averli comprati. Avrei preferito fare colazione con la crostata di Bruna ma è sparita in un baleno ieri sera. Adesso è sotto la doccia, più tardi l'accompagnerò in clinica per fare fisioterapia mentre io andrò in palestra. Sono troppo nervoso, soprattutto per ciò che è successo ieri sera. Non riesco a capire cosa Bruna si aspetta da me. Non vorrei che stesse aspettando il mio prossimo passo falso piuttosto che darmi l'opportunità di dimostrare che sono la persona giusta per lei.
Se vuole vedere ciò che farò con Clelia, per me si può anche accomodare. Non ho nulla da nascondere e le mie intenzioni sono più che pulite. Ho degli obiettivi ben precisi in testa, voglio ricostruire la mia famiglia e sono abbastanza adulto da sapere cos'è giusto e cos'è meglio per me. Devo pensare a Tommaso che ha bisogno del mio amore ed io ho bisogno della sua fiducia. La sua lontananza mi fa stare troppo male.
Ho trascorso un'altra nottata infernale, ho chiuso occhio un'oretta o due, non saprei dirlo con precisione ma comunque non abbastanza da essere riposato.
Ho lasciato Bruna nel suo letto che piangeva disperata e ancora non so perché. Forse stare lontani non ci fa così bene come avevamo pensato e non fa bene nemmeno ai nostri figli. Capisco però lei, che ha bisogno di tempo, soprattutto per andare avanti e buttarsi alle spalle il nostro passato e tutte le bugie che ho raccontato.
All'improvviso bussano alla porta e, un po' incazzato in viso, mi accingo ad aprirla, poggiando la tazza sul tavolo.
''Ah già, il corriere. Agnese ieri sera mi ha avvertito di un pacco che le sarebbe arrivato. Pensavo però che lo avrebbe ricevuto tra qualche giorno e non così presto. Magari avrà scelto la spedizione veloce, non so. Sta di fatto che ciò che ha ordinato nel pomeriggio, in meno di ventiquattro ore è già a casa.''
Metto una firma io al suo posto dato che si sta lavando e il corriere, dopo avermi rivolto un sorriso, mi consegna il pacco per poi andare via.
''Per fortuna che Agnese non è uscita dalla doccia poco fa, altrimenti il tipo l'avrebbe vista e a me non avrebbe fatto piacere. Sono troppo geloso della mia principessa e lo sarò ancora di più della mia baby sirenetta polpetta che è ancora troppo piccola per capire quanto suo padre sia pazzo di lei.''
Non vedo l'ora di poterla toccare, di poter stringere il ventre tondo di Bruna affinché mia figlia senta, dalle mie mani, il mio amore per lei. Vorrei chiamare Bruna, però è meglio rispettare il suo volere. Ieri era abbastanza turbata e credo che come me, anche lei debba farsi aiutare. Parlare con qualcuno fa bene e con una sola seduta ho notato la differenza, anche se sto ben attento a cosa dire perché non sono così chiacchierone.
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Nel posto giusto al momento giusto #3 Un Nuovo inizio(COMPLETA)
RomanceLa vita finisce solo quando non respiri più, per tutto il resto c'è una soluzione.