Chapter 6

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Sono finite le lezioni e sto ritornando in stanza. Devo parlargli.

"Dan! Dan ascoltami! Lo so che mi senti dai..."
Fa finta di non sentirmi...

"Era una cosa privata! Si tratta di una malattia, non di una cavolata."
Aah dioo

"Io non l'ho detto a nessuno." Sarò schietta.

"Come scusa?! E la tua amica come faceva a saperlo??" Si avvicina a me con il viso e io lo tirò indietro, è proprio arrabbiato.
Il cuore mi batte fortissimo. Perché è arrabbiato. Ovviamente.

"Lei lo sapeva già, è stata Margot a parlarmi della tua malattia, io non ne sapevo niente..."

"Ah."
Mi guarda stupito.

"Oh. Scusa. Ho reagito un po'... male...ho esagerato" deglutisce.

"Tranquillo! Almeno si è risolta la questione." Gli appoggio una mano sulla spalla (e che spalla ragazzi...) Ma quando me ne accorgo faccio per toglierla, ma subito appoggia la sua mano calda sulla mia.
Il battito accelera ancora.

Entrambi facciamo una faccia abbastanza sorpresa.

"Beh allora dimmi, come faceva a sapere Margot della mia malattia?'
Mi chiede Dan.

"Non lo so...ce mi aveva detto che giravano voci...mi dispiace"

Ha uno sguardo cupo, povero, vorrei abbracciarlo.

Oh cavolo. L'ho appena fatto.
Mi stacco lentamente e cambio subito tono.

"Dunque, ti dico perché avevo 'paura' del tuo quaderno."
Non ci credo che lo sto per dire.
Aiuto.

"Non l'hai mai detto a nessuno?"

"Esatto, mai. A nessuno."

"Neanche a Margot?"

"Neanche a Margot."

"Cominciamo. Avevo una sorella, ma all'età dei suoi undici anni... Lei è..." Cerco di trattenere le lacrime. Sospiro. Mi tiene la mano.

"Ecco lei se n'è andata. Il punto è che lei amava la musica. Era sempre stata brava a cantare. Aveva una voce straordinaria nonostante fosse piccola. Stava facendo anche dei provini di canto.
Ma dopo alcuni mesi dai provini le hanno diagnosticato il... i-il c-cancro. E da quel giorno mi sono ripromessa che non avrei mai più cantato e di evitare il più possibile, (a meno che non fosse necessario), la musica e tutto ciò che si collegasse ad essa.

Ci abbracciamo.
Vorrei rimanere tutto il giorno tra le sue braccia.
Lui mi sa ascoltare.
E non mi compatisce come farebbero gli altri.

"È terribile e capisco che tu non voglia aver più niente a che fare con la musica. Ma devi sapere che io sto formando una band. E quelle canzoni le sto scrivendo io." Mi guarda un po' incantato.

"Oh. Io... Wow! Ecco mi dispiace davvero tantissimo ma non credo che le ascolterò quando saranno pronte..."

"Beh sì certo ti capisco..."
Ho capito che è un po' deluso.
Anche se è ridicolo voler mantenere una promessa così a lungo, non sono pronta.

-
Era un po' lungo ma va beh, spero vi sia piaciuto!

I'll be there || Dan ReynoldsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora