Capitolo 2

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Dal capitolo 1
'Entriamo nell'ascensore ancora ridendo e in qualche secondo siamo già all'attico di Tony.'

Appena entriamo subito tutti vanno a fare gli auguri a Bucky e io intanto mi dirigo alla piramide di regali che è quella al fondo della stanza per posare quello da parte mia.
"Allora... cento eh" sento dire da Steve.
"Così mi dicono" dice lui ridaccchiando.
"Auguri amico" gli dice il suo migliore amico abbracciandolo.
A quella scena sorrido di nuovo incantandomi sulla scena dei due uomini. Ma questo non passa inosservato ad una certa personcina il quale obbiettivo è proprio osservare le persone. Ma ovviamente a mia madre, e chi senò. La grande spia Natasha Romanoff infatti nota subito il mio sguardo indirizzato palesemente sulla figura dei due e in quella di Bucky in particolare.
"Ti piace eh?" Mi chiede lei. Sentendola distolgo subito lo sguardo dal soggetto della domanda arrossendo nuovamente.
"Cosa?" Le chiedo facendo finta di nulla.
"Be, è un bel ragazzo, questo lo capisco ed è il tuo migliore amico, nonostante sembri proprio che sia qualcosa di più per te" dice prendendomi in giro con un sorriso beffardo in volto.
"Be in realtà-" tento di spiegare ma vengo interrotta, come tutti gli altri, da Tony che di punto in bianco inizia a mettere della musica. Parte una canzone degli AC/DC, la sua band preferita "Scusate non intendevo mettere questa, nonostante sarebbe un'ottima scelta secondo i miei criteri, MA... oggi è il compleanno di Barnes perciò andrò sul leggero e non farò prendere un infarto al vecchietto secolare" disse facendogli un occhiolino mentre tutti gli altri se la ridevano di gusto. Tony cambia la traccia e parte Electricity di Elton John.
Al che tutti iniziano a cercare un compagno per un lento tranquillo "Ne riparliamo dopo" mi dice mia madre mentre mi punta un dito contro mentre papà la porta in pista. Neanche il tempo di girarmi che Bucky è affianco a me che mi porge una mano "mi concede questo ballo?" Disse lui da vero gentiluomo con un sorriso mozzafiato in viso.
"Ma certo" gli rispondo mentre imito un inchino da vera principessa. Scoppia a ridere e mi prende per mano portandomi in pista. Mi mette le mani sui fianchi e io le porto sulle sue spalle.
È incredibile quanto mi sento bassa in questo momento, insomma dicevano che le persone un tempo erano più basse e cosa mi ritrovo davanti dal secolo scorso? Un gigante dall'animo gentile e amichevole.
Ci guardiamo negli occhi e lentamente ci stringiamo in un nuovo abbraccio caldo e accogliente. "Mi sei mancata" mi sussurra lui "Anche tu Buck, un sacco" gli dico dandogli un bacio sulla scapola (è pur sempre un gigante per me). Lui sorride e rimaniamo in quell'abbraccio dondolando da destra a sinistra nel vano tentativo di mantenere il ritmo.
Finita la canzone Tony invita gli invitati e il festeggiato a dirigersi verso la zona regali e a iniziare a scartarli. Bucky viene messo al centro del cerchio che gli si forma intorno e uno ad uno iniziano a dagli tutti i regali.
Arrivato il mio turno mi avvicino con in mano il pacchetto azzurro cielo, gli e lo porgo e lui lo prende, donandomi un'altro sorriso.
Strappa la carta e apre la scatola trovandoci un rivestimento per il braccio in vibranio che simula perfettamente una seconda pelle.
Inizialmente è un po confuso, poi si gira a guardarmi.
"L'hai fatto tu?" Mi chiede con l'emozione nella voce.
"Si, cioè Tony e Bruce mi hanno dato una mano con il progetto e l'abbiamo fatto, diffonde anche lo stesso calore di tutto il resto del corpo" gli rispondo sorridendogli.
"È fantastico, insomma, finalmente non dovrò portare la felpa anche d'estate" dice facendo ridere tutti "grazie, grazie davvero" mi dice poi abbracciandomi.
"È questo che fanno gli amici" gli rispondo ricambiando l'abbraccio.
Detto ciò finisce di scartare i regali e dopo un po finisce la festa, così tutti fanno rientro a casa.
Ma il momento tanto atteso da mia madre purtroppo arriva e, una volta arrivati a casa, inizia a tempestarmi di domande sull'amicizia, o "relazione" come si ostina a chiamarla lei,  tra me e Bucky.

 Ma il momento tanto atteso da mia madre purtroppo arriva e, una volta arrivati a casa, inizia a tempestarmi di domande sull'amicizia, o "relazione" come si ostina a chiamarla lei,  tra me e Bucky

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