Capitolo 15

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Dal capitolo 14
'"Bene, il Maggiore Hamilton vi mostrerà le vostre stanze e infine la mensa, la cena verrà servita tra non meno di mezz'ora. Ci vediamo domani per la partenza" ci dice lui alzandosi e stringendo la mano a entrambi prima che noi usciamo dalla stanza.'

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"Quindi sei stata trasferita qui solo per la storia di Montepulciano?" mi chiede una delle ragazze con cui condivido la stanza, Francesca, mangiando un altro po' di pasta al sugo che ha nel piatto.

"Esatto, ma non c'è da sottovalutare la situazione, non bisogna farlo mai in realtà" le rispondo prima di bere un sorso d'acqua.

"Ciao Jin" mi dice Bucky poggiando una mano sulla mia spalla tenendo il vassoio della cena nell'altro. Noto altri 3 ragazzi dietro di lui, i compagni di stanza forse.

"Hey Buck, tutto bene?" gli chiedo girandomi.

"Tutto bene, noi andiamo a mangiare, ci si vede" mi dice lui andandosene, non prima di avermi dato un buffetto sulla guancia.

"A dopo" gli dico tornando a girarmi, ritrovandomi davanti le facce non poco ammiccanti da parte delle ragazze del tavolo, nonchè quelle della stanza.

"Jin eh?" mi dice Sam prendendo un po' degli spaghetti che ha preso.

"No, non iniziate, siamo solo e soltanto amici" dico io rivolgendomi a tutte quante.

"Certo, ho sentito che ti sei fatta trasferire nella sua stessa base dopo che vi siete conosciuti" continua lei avvicinandosi leggermente verso di me.

"Si l'ho sentito anche io, qual'è la spiegazione di questo terribile misfatto?" mi chiede scherzando Fra.

"La spiegazione è il mio passaggio di grado, la base in cui stavo era solo di addestramento, solitamente appena qualcuno si alzava di grado andava a finire in un'altra base e, essendo che già conoscevo qualcuno li, ho deciso di andare nella sua, che tra l'altro era una delle prime consigliate nella lista" le spiego cercando di rispettare più che posso il "copione" che Fury ci ha detto di seguire.

"Certo certo, dicono tutti così e poi finiscono per spedire gli inviti per il matrimonio" dice Sam seguita da Fra.

"E a fare cose strane tutta la notte, cose da adulti non so se mi spiego" assente lei battendo il cinque alla compagna.

"Okay okay, ora ditemi un po' voi due, avete qualcuno da cui tornare a casa?" le chiedo io cercando di cambiare discorso.

"Certo: i miei, mio fratello, i miei amici e Harry Styles" afferma Sam con un sorrisetto felice stampato in faccia.

"Harry Styles? Ma davvero?" le dico io iniziando a ridacchiare.

"Ecceeeerto eh, stiamo insieme da quasi quattro anni ormai" continua lei appoggiandosi allo schienale della sedia.

"Bravi bravi, e tu Fra?" chiedo poi spostando l'attenzione su di lei.

"Beh direi per primi i miei, i miei nonni e mio zio, poi vabbè amici e parenti vari" dice lei posando la forchetta nel piatto ormai vuoto.

"E il fidanzatino dov'è?" le chiedo imitando una nonnina con la nipote.

"È vicino a Seattle, in una piccola città chiamata Forks, popolazione: 3120 persone. È qui che mi sono trasferita. Mio padre è-" inizia lei ma la interrompo.

"Oh ciao Bella, parliamo di Edward qui?" le chiedo capendo le citazioni dal film "Twilight".

"No no, parliamo di Jasper e non chiamarmi Bella, io non sono Bella" mi risponde lei per poi girarsi verso Sam e dire "Qui è lei Bella".

"Ah scusa Alice, non avevo intenzione di offenderti in alcun modo" le dico versando dell'acqua nel bicchiere vuoto.

"Mi sembra ovvio ormai che twilight tu l'abbia già visto quindi non vado avanti a spiegarti oltre" dice lei per poi lasciarsi andare in una risata.
Mi piacciono queste due. Sono ragazze semplici e divertenti, ho avuto fortuna ad incontrarle.

"Bene, ora tutte in camera che fra poco c'è il contrappello" dice poi Sam per poi alzarsi dal tavolo e prendere il vassoio. Io e Fra la imitiamo per poi posarlo in un apposito spazio nell'angolo sulla destra della porta d'entrata alla mensa.

Andiamo su in camera e, dopo circa 20 minuti di semplice chiacchierata sentiamo l'arrivo dell'Ufficiale di servizio che verifica la nostra presenza per poi andare a controllare gli altri. Subito dopo ci diamo la buonanotte e andiamo a dormire.

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Dopo aver passato la giornata seguente a fare le normali cose della base, si fanno le 18:00 ed è tempo per noi di partire.
Insieme a noi ci sono altri due ragazzi, Mario e Federico, incaricati di controllare la parte esterna del Duomo di Montepulciano. Sono ragazzi svegli e simpatici e una volta arrivati a destinazione, dopo due ore passate a fare conoscenza e a parlare del più e del meno, ci salutiamo e ci dividiamo ai nostri compiti.

"Dobbiamo cercare l'allarme" gli dico iniziando a guardarmi intorno dopo che la porta principale si è chiusa bloccandoci all'interno fino al mattino seguente.

"Hey Jin l'ho trovato, è qui" mi dice lui, dopo pochi minuti, catturando la mia attenzione.

"Okay perfetto, ora l'unico problema è arrivarci fin lassù" gli dico io sentendo subito dopo delle mani sui miei fianchi per poi essere alzata all'altezza del suo petto.

"Tu sei malato, avvertimi prima di fare 'ste cose" gli dico per poi salire sulle sue spalle e arrivare al famigerato allarme. Lo apro e faccio in modo che l'immagine proiettata dalle telecamere fissate per i corridoi sia la stessa corrente e, finito il tutto, Bucky mi da una mano a tornare a terra.

"Bene, non ci resta che controllare il posto" gli dico per poi recuperare la pistola dataci in aggiunta con l'uniforme.

"Stiamo vicini, non dividiamoci o rischiamo di perdere il contatto" dice lui imitandomi per poi iniziare a proseguire pera stanza principale del Duomo.

'Till JamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora