Capitolo 30

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Dal capitolo 29:
'"Okay basta, è incinta. Aspettiamo un figlio" dice Bucky stanco di quel silenzio e di tutta quella tensione.'

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Ma quel silenzio non viene spezzato, rimane imperterrito per tutto il tempo necessario, ai miei genitori, per elaborare le parole di Bucky.
I nostri compagni italiani si guardano tra loro come a chiedere, l'uno all'altro, perché questa non sembra essere una buona idea e Ian, con uno sguardo colpevole, si porta la mano al viso rammaricato delle sue stesse parole.

"Quindi diventeremo nonni" dice mio padre alzando lo sguardo con la fronte aggrottata.

"Così sembra" gli dico io guardando mia madre ancora intenta a elaborare.
È incredibile come una spia tanto addestrata per uccidere e nascondersi sia rimasta completamente spiazzata dalla notizia. Me lo sarei aspettato da mio padre ma da lei no, anche se probabilmente è per il fatto che non può avere altri figli che ha reagito in questo modo.

D'un tratto vedo mia madre alzarsi, io faccio lo stesso pronta a seguirla nel caso se ne andasse, e dopo un attimo scansare leggermente la sedia per togliersi dal suo posto, situato tra Clint e Steve, e fare il giro del tavolo per poi arrivare davanti al mio posto e, in un attimo, circondarmi le spalle con le sue braccia stringendomi in un abbraccio materno.

"Sono così felice per te" dice lei stringendomi di più.
Dopo poco mi allontana per guardarmi negli occhi.

"Ma la prossima volta faccelo sapere tu stessa" dice subito dopo scaturendo il sorriso a tutti e qualche risata.
Dopo quell'attimo di tensione seguito dal momento di intesa tra madre e figlia l'atmosfera si alleggerisce di molto e piano piano torna simpatica e rumorosa come prima contornata da qualche battuta da parte di Tony e Sam (Wilson) e di Ian intento a scusarsi per non aver pensato alla possibilità dell'ignoranza del fatto dagli altri presenti.

Così tra chiacchiere, battute, la presentazione di Sam a Sam e di qualche congratulazione qua e là il pranzo finisce e, per non far finire immediatamente la giornata, Tony propone di guardarci un film tutti insieme.
Il film proposto e accettato dalla giuria composta da tutti i presenti ad eccezione di Tony è "Un tuffo nel passato" diretto da Steve Pink.

Il film inizia e prosegue tranquillamente, disturbato solo da qualche stop imposto da Tony come pausa per rifare i pop corn e prendere qualche bibita come nelle sale dei cinema.

Con la fine del film cessa anche il sovrappopolamento della stanza quando alcuni decidono di tornare in camera per fare una doccia o rilassarsi, o andare a fare due esercizi in palestra o due tiri al poligono di tiro.

Tra tutto si sono ormai fatte le 17:00 e, mentre io e Bucky ci accingiamo a prepararci per tornare a casa, Steve ci propone di rimanere anche per la cena, chiedendo conferma a Tony con uno sguardo, utilizzando come scusa il fatto che i nostro compagni forse si sarebbero sentiti in soggezione a rimanere da soli con tutti gli Avengers attorno, così ci ritroviamo a passare anche la serata in compagnia dei nostri più cari amici.

Il proprietario di casa decide quindi di ordinare qualcosa piuttosto di cucinare, così decide di passare prima dagli assenti a prendere i loro ordini per poi tornare in salotto.

"Forza ditemi cosa volete, oggi Shawarma per tutti!" dice entrando e sedendosi sul divano al fianco di Pepper con un foglio e una penna in mano.
Non appena arriva da noi, gli ultimi da dover consultare, noto che sul foglietto non ci sono scritte le varie ordinazioni e preferenze degli altri bensì c'è uno scarabocchio con varie facce.

"Wow Tony, dovevi fare l'artista. Perché ti sei fermato solo a questo grado di fama se potevi fare anche questo?" gli chiedo ironicamente indicando il foglietto.

"Lo so, ma ho pensato che se già a questo punto mi amano tutti poi ad un livello maggiore potrebbero arrivare a rapirmi e tenermi lontano dalla mia donna, capisci?" dice lui stando al gioco.

"Strano, già a questo livello ti hanno rapito e tenuto lontano da lei. Mi sa che ci sei già arrivato Tony" dice Bucky rigirandosi le carte da gioco tra le mani.

"Hai ragione, forse devo escogitare un piano per tenerla al sicuro. F.R.I.D.A.Y. ricordami di costruire un altro paio di armature dopo" dice lui alla sua AI nonché assistente più fedele oltre a Pepper.

"Ora forza piccioncini ditemi cosa volete" dice lui.
Dopo averci pensato qualche secondo diciamo a Tony ciò che vuole sapere.

"Bene F.R.I.D.A.Y. hai sentito? Ora ordina tutto ciò al solito locale grazie" ordina lui alla voce.

"Si signor Stark" gli dice poi in risposta.

Dopo circa 30/40 minuti arriva il fattorino con i vari ordini e chiede a Tony, andato di sotto per prenderli, un autografo sul casco da moto.
Appena torna ci riuniamo nel solito salone per mangiare tutti insieme e lì ricominciamo a chiacchierare del più e del meno, chi per commentare il film, chi per chiedere pareri o consigli per qualcosa.

"Jinny ma mi spieghi perché non ci avete detto prima del bambino?" chiede mio padre per poi dare un morso al suo shawarma.

"In realtà Bucky l'ha saputo solo ieri quindi avevamo deciso di aspettare qualche giorno per poi dirvelo. Comunque in ogni caso ve l'avremmo detto, di sicuro non sarebbe stato facile da nascondere" finisco di rispondere con un sorriso.

"E come ha reagito?" chiede mia madre indicando Bucky intento a parlare con Steve e Sam.

"Tutto sommato bene, inizialmente un po' scandalizzato ma poi si è sciolto come un pezzo di ghiaccio sul fuoco. In pratica è diventato poi un orsetto" le dico alzando leggermente le spalle con una risata.

"Immagino che tu stia parlando di Clint" dice Bucky facendo capolino dalla mia spalla.

"Devo ricordarmi di portarmi dietro l'arco la prossima volta" borbotta il diretto interessato giocherellando con la forchetta nel piatto.

"Da quant'è che stavi ascoltando la conversazione?" gli chiedo io.

"Da quando è iniziata direi" dice lui ridendo.

"Ma non stavi parlando con Steve e Sam?" gli chiedo io.

"Chi mi invoca?" chiede la Sam italiana facendo ridere i circostanti.

"Nessuno cara, anzi dovremmo trovare il modo di differenziarvi sennò qua impazziamo" le rispondo io.

"Comunque si, stavo parlando con loro, ma ti stavo anche ascoltando. Sono multitasking" mi risponde lui.

"Approvo questa cosa" dice poi mia madre con un sorriso ricordando la missione in cui cercava il tipo di ragazza adatto a Steve.

"Bene, allora direi che sono a posto. Mi accettate in famiglia?" chiede Bucky con un sorrisetto.

"Non c'è neanche da chiederlo" gli dico io poggiandogli una mano sulla gamba.

"Questo è ancora tutto da vedere caro ghiacciolo" dice mio padre non troppo scherzosamente richiamando così le risate di coloro che stavano ascoltando e assistendo al teatrino.

'Till JamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora