Capitolo 13

382 19 8
                                    

Dal capitolo 12
'Arrivati lì ci prepariamo e iniziamo il nostro solito allenamento: stretching, corsa, sacco, corpo a corpo e un paio di trazioni, addominali e piegamenti per concludere il tutto.'

"Bell'allenamento ma potevamo continuare ancora per un po'" mi dice lui prendendo la borraccia e iniziando a bere.
"Si si, ma è ora di pranzo e non rinuncio a un buon pasto per nulla al mondo" gli dico rimettendo le fasce, usate prima per il corpo a corpo, nel borsone.
"Oh credimi lo so, infatti avevo notato qualcosa, tipo una diminuzione di rapidità e un aumento di peso" mi dice lui guardandomi di sottecchi.
"Ah ah ah, sei sempre così simpatico" gli dico tirandogli un cazzotto sulla spalla.
"Solo il meglio per te" mi dice dandomi un bacio in fronte.
"Fottiti" gli dico girandomi per non farmi vedere mentre rido.
"Da solo? Mi sembra un po' difficile" mi dice tirandomi indietro dalla maglia.
"E allora vai a farti una doccia, così ti rinfreschi le idee e capisci che io ho vinto" gli dico alludendo alla sessione di pugilato.
"Oh no cara mia, sei riuscita a perdere pure mentre non usavo nemmeno la metà di ciò che potevo" mi dice lui prendendomi in spalla.
"Come se ci credessi, non ti sei visto ma eri completamente in difficoltà" gli dico aggrappandomi alla sua schiena a testa in giù.
"No ti sei confusa, eri tu quella in difficoltà, vedi quello specchio? Ecco bene, in pratica ti-" prima che finisca di dire ciò che stava dicendo lo interrompo.
"Finiscila, sono tutte scuse. Lo sappiamo tutti che non ce la facevi più" gli dico riuscendo finalmente a liberarmi.
"Mh-mh certo, io vado a farmi una doccia mentre tu continui a fantasticare" mi dice lui prendendo un asciugamano  e posandoselo sulla spalla.
"In qualsiasi caso ho vinto io" gli dico rubandogli l'asciugamano e correndo a chiudermi nello spogliatoio.
"Continua a crederci, magari diventerà realtà" mi dice lui ridendo dall'altra stanza.

Dopo esserci entrambi fatti una doccia e esserci cambiati, andiamo su in cucina per preparare qualcosa.
Arrivati su non c'è nessuno, siamo le sole persone nell'intero piano.
Decidiamo di preparare anche per gli altri e mettiamo a bollire l'acqua per cucinare della pasta.
"Buck puoi prendere i pomodori per favore?" gli chiedo mentre metto il sale nell'acqua.
"Certo, li devo lavare?" mi chiede prendendone un paio.
"Si si, voglio fare un po' di sugo" gli dico recuperando un coltello e il tagliere.
"Buona idea, li tagli tu?" mi chiede iniziando a lavarli uno per uno.
"Si si tranquillo" gli dico iniziando a prendere i pomodori lavati e tagliandoli in pezzi.
Metto i pomodori già tagliati in una pentola, da mettere successivamente su un fuoco medio.
"Mi passi il passaverdure?" gli chiedo girando il tutto.
"Si certo, solo dov'è?" mi chiede.
"Ah aspetta vieni qui, continua a girare lo prendo io" gli dico dandogli il mestolo.
Recupero il passaverdure dall'armadietto e, nel mentre, prendo della pasta dalla dispensa.
Metto la pasta nell'acqua, che nel mentre ha iniziato a bollire, e metto il passaverdure sopra a una pentola più piccola.
"Vanno messi li dentro?" mi chiede Bucky mentre continua a girare i pomodori ormai ridotti quasi del tutto in poltiglia.
"Si, puoi metterli?" gli chiedo passandogli dietro per recuperare un mestolo di quelli bucati.
"Certo, a proposito quella ricerca che dovevi fare per Fury, di cosa si trattava?"mi chiede versandoli.
"Oh, era per partecipare a una missione, non era propriamente per lui  era più per informarmi del luogo" gli dico iniziando a girare la pasta.
"Che luogo?" mi chiede lui scambiandoci di posto.
"Montepulciano, è un paese nelle campagne della Toscana. Sembra che ci sia qualcosa di strano nella cattedrale, alcuni dicono di aver visto degli uomini vestiti di nero e con uno strano simbolo sul petto entrarci, sembra che andremo lì per controllare un po' ma ancora non ne sappiamo nulla" gli dico estraendo la polpa dal passaverdure e mettendo la pentola sul fuoco, aggiungendoci un pizzico di sale e dell'olio.
"Sembra una buona missione" mi dice assaggiando della pasta per vedere se è cotta.
"Si beh, non e ancora sicuro, anzi probabilmente manderanno qualcuno a controllare, a meno che non l'abbiano già fatto, e poi sarà allora che decideranno se mandare  oppure no degli agenti specializzati" gli dico prendendo lo scolapasta e poggiandolo affianco al lavandino.
"Quindi nulla di concreto. Allora, la pasta è pronta, chiamiamo gli altri?" mi dice lui prendendo la pentola e versandone il contenuto nello scolapasta.
"Friday puoi chiamare tutti per il pranzo per favore?" chiedo all'intelligenza artificiale.
"Subito signorina Barton" mi risponde.
"Perfetto, mi puoi passare il sugo?" mi chiede Bucky rimettendo la pasta nella pentola.
"Certo, tieni e giralo dopo" gli dico passandogli il pentolino e andando a recuperare abbastanza piatti e bicchieri  per apparecchiare la tavola.
"Sissignora" mi dice portandosi la mano destra alla fronte per imitare il saluto militare.
Posati i piatti e i bicchieri torno in cucina per prendere le posate e i tovaglioli.
"Puoi prendere anche il sottopentola per favore?" mi chiede prendendo la pentola e dirigendosi in sala da pranzo.
"Certo, arrivo" gli dico prendendo anche il sottopentola e andando in cucina.
"A te" gli dico posandolo in mezzo al tavolo per poi vedere lui che ci posa la pentola sopra.
Subito dopo si siede sulla sedia che aveva davanti e appoggia il braccio sul tavolo rilassandosi.
"Ma gli altri si sono persi?" chiede senza un vero destinatario facendomi segno di andare a sedermi li con lui.
Mi siedo sulle sue ginocchia e subito mi cinge i fianchi mentre io poggio la testa all'indietro sulla sua spalla.
"Magari non conoscono ancora abbastanza la torre" gli dico ridacchiando.
"Friday hai avvertito tutti?" chiede all'AI.
"Si signor Barnes, mi hanno comunicato che sarebbero arrivati subito" dice in risposta.
"Bene, non ci resta che aspettare" dice lui poggiando il mento sulla mia spalla.
"Hey piccioncini prendetevi una stanza" dice improvvisamente Tony entrando nella stanza seguito da tutti gli altri.
Ci alziamo e andiamo a sederci ognuno al proprio posto per poi iniziare a mangiare.
Il telefono di Bucky suona improvvisamente e dopo aver borbottato un "scusate" va verso la cucina e risponde.
"Quindi state insieme o no?" chiede improvvisamente Wanda.
Alzo lo sguardo e, solo allora, noto che tutti gli sguardi sono puntati su di me.
"Boh" rispondo io tornando al mio piatto.
"Dai sul serio, dimmelo dai" mi dice lei continuando a insistere.
"No davvero, non lo so" le rispondo tornando a guardarla.
A quel punto il suo sguardo si fa confuso e inizia a guardarsi intorno come se ci fosse qualcosa di sbagliato.
"Ma come non lo sai, come fai a non-" tenta di dire lei venendo interrotta dal veloce ingresso di Bucky.
"C'è una missione, dobbiamo andare subito" mi dice lui recuperando due mele e il giubbotto di pelle.
"Okay, a dopo" saluto gli altri prendendomi la felpa e seguendo Bucky.

'Till JamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora