Dal capitolo 9
'"Esattamente quello che probabilmente hai già capito, cioè che qualcosa è stato, qualcosa di forte che pensavo di non poter più provare dopo quello che è stato l'H.Y.D.R.A." mi dice lui confessando quello che è stato davvero per entrambi.'"James non penso che questo sia vero, penso piuttosto che la nostra amicizia è forte e intensa ed ha portato entrambi a pensare di essere qualcosa di diverso l'uno per l'altra" gli dico io cercando di farlo ragionare.
"Ma non e così! C'è qualcosa che non va in me? Sono io che non ti piaccio o è qualcos'altro? Perché non puoi semplicemente accettarlo?" mi dice lui avvicinandosi di più e continuando a mantenere il suo sguardo fisso nel mio.
"Perché non so che cosa diavolo provo! Non sto capendo più niente e sto rischiando di impazzire se andiamo avanti con 'sta storia" gli dico cercando di distogliere lo sguardo ma lui lo riprende.
"Beh ci stai pensando, non pensi sia qualcosa? Se non provassi nulla non ci penseresti neanche, ti lasceresti tutto alle spalle senza dargli importanza" mi dice lui cercando a sua volta di far ragionare me.
"Si probabilmente hai ragione, anzi hai sicuramente ragione ma cosa potrei fare? Siamo amici da anni e se tutto questo ci portasse a una sorta di separazione? Se ci dividesse e distruggesse tutto quello che siamo? È una cosa che non potrei sopportare" gli dico per cercare di dare una risposta alle sue innumerevoli domande.
Dopo aver sentito ciò, però, il suo sguardo da determinato si addolcisce.
"Sai cosa penso che potresti fare? Potresti semplicemente lasciarti andare e farti trasportare da tutto ciò perché questo è ciò che ci unirebbe di più, ciò che ci porterebbe a stare insieme fino alla fine dei nostri giorni" mi dice lui con lo stesso sguardo e un piccolo sorriso a coronargli il viso.
"Come fai a dirlo? Come fai a sapere che sarebbe per sempre?" gli chiedo io per fugare gli ultimi dubbi.
"Perché non ho mai sentito qualcosa di così forte per qualcuno e, in più, non ti ho mai vista pensare così tanto per qualcosa che non sia la matematica" dice lui facendo sfuggire a entrambi una piccola risata.
"Non pretendo nulla da te, non ti obbligherò a fare nulla se tu non vorrai e cercherò sempre e dico sempre di proteggerti, anche se la causa di quel male fossi io" mi dice avvicinandosi ancora.
Siamo a pochi centimetri di distanza, immersi l'uno negli occhi dell'altra quando lui dice "perché sei la cosa migliore che mi sia mai capitata" e in quel preciso istante, a quella distanza da lui capisco che non ho più alcun dubbio: lui è la persona che amo, l'uomo con cui vivere la mia vita, l'unica scelta giusta.
Ci avviciniamo ancora e nostre labbra si sfiorano. Siamo sul punto di scambiare per la seconda volta ciò che ci ha portato alla consapevolezza di cosa siamo l'uno per l'altro quando una voce si sente dall'auricolare.
"Ragazzi eravate in silenzio radio, tutto bene?" chiede Nat a quel punto.
Ci rendiamo conto solo in quel momento di quanto tempo siamo restati nascosti.
"Si va tutto bene" dice Buck allontanandosi appena da me.
"Noi siamo tutti qui, dove siete finiti?" chiede Steve preoccupato.
"Beh abbiamo dovuto nasconderci, un paio di guardie stavano arrivando nella nostra direzione e non potevamo attirare l'attenzione dunque..." dico io raccontando quasi tutta la verità.
"Va bene, cercate di raggiungerci, possibilmente senza farvi scoprire" dice Nat in risposta.Riusciamo a andarcene da quella base senza farci notare e sentiamo, quando siamo abbastanza lontani da non farci vedere, il suono di una sirena d'allarme che segnala, molto probabilmente, la scomparsa di Peter dalla stanza in cui era confinato.
Arriviamo al jet il più velocemente possibile e, una volta lì, mi dirigo subito da Bruce che si sta occupando di Peter.
"Come sta?" gli chiedo spostandogli i capelli dalla fronte.
"Fisicamente è messo piuttosto male ma pensando a ciò che avrebbero potuto fargli sta bene" mi dice Bruce in risposta "si riprenderà presto" finisce sorridendomi e dandomi una pacca sulla spalla per poi andarsene.
Rimango al fianco di Peter ma, a circa metà del viaggio di ritorno, Bucky mi raggiunge abbracciandomi da dietro.
"Andrà tutto bene" mi dice lui rassicurandomi.
"Lo so, è troppo forte per arrendersi" gli dico continuando a guardare Peter "Dove sei stato?" gli chiedo poi girandomi e appoggiando la testa al suo petto.
"Ero con Steve, mi ha chiesto un po' di cose e io gli ho chiesto della missione, visto che eravamo in silenzio radio" mi dice lui facendo dei cerchi con la mano sulla mia schiena.
"Capito" gli dico io in risposta cercando di non addormentarmi tra le sue braccia.Arrivati alla torre gli altri si dirigono subito alle loro stanze salutantoctutti quanti e augurando una buona notte, essendosi fatte le 04:26 siamo tutti stanchi. Tony da una stanza a me e una ai miei genitori, certo casa nostra non e molto lontana ma preferiamo rimanere qui per stanotte.
Bruce e Tony vanno un attimo a portare Peter in una stanza adeguatamente monitorata e, in seguito, vanno anche loro a dormire.
Dopo essere entrata nella stanza che Tony mi ha messo a disposizione mi dirigo al bagno, incorporato con la stanza, per fare una veloce doccia.
Ma prima di poterla fare, dopo aver acceso l'acqua per farla scaldare, sento che qualcuno sta bussando alla porta.
Torno nella camera e vado ad aprire la porta ritrovandomi Bucky davanti con i pantaloncini e la canottiera bianca con cui dorme di solito.
"Hey" mi dice lui sorridendo.
"Ciao, vieni entra" gli dico sorridendogli a mia volta.
Mentre entra nella stanza faccio una corsetta per andare a spegnere l'acqua e lo raggiungo di nuovo, chiudo la porta e mi siedo affianco a lui.
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'Till James
FanfictionDue ragazzi, Bucky e Jinny, due migliori amici fin da quando si sono conosciuti e legati da un'amore che non sanno di provare. La storia non segue perfettamente il corso dei fatti dei film Marvel.