Capitolo 23

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Dal capitolo 22:
'"Bene, comunque se vuoi sapere tutta la verità parlane con lui, solo così saprai cosa ne pensa" mi consiglia lei tornando in piedi sul terrazzo.
"Si, hai ragione, lo farò" le dico io guardando verso l'orizzonte.'

~¤~

Rimango sul terrazzo ancora qualche minuto dopo che se n'è andata e poi mi dirigo verso la sala.

"Sapete dov'è mio padre?" chiedo una volta arrivata lì.

"È andato giù in palestra insieme a Scott" mi dice Steve entrando nella stanza e sedendosi su una delle poltrone con un libro in mano.

"Perfetto, grazie Cap" gli dico io raggiungendo poi la palestra.
Trovo mio padre intento a tenere due pad da pugilato mentre allena Scott sul corpo a corpo.

"Papi?" lo chiamo quando si concedono finalmente una piccola pausa.

"Si?" mi risponde lui.

"Possiamo parlare un attimo?" gli chiedo io dallo stipite della porta.

"Certo. Scott va bene così, riprendiamo poi, fatti una doccia e vai a dormire ti servirà riposo per domani" dice lui a Ant Man congedandolo.

"Va bene, a domani Clint. Ciao Jinny" ci saluta lui.

"Ciao Scott" lo saluto io con un sorriso prima che se ne possa andare.

"Vieni vieni entra, che succede piccola?" mi chiede mio padre alzando lo sguardo dal tavolo di esposizione degli attrezzi.

"Tutto bene, che fai?" gli chiedo io guardandomi intorno come se non conoscessi già le pareti di quella stanza.

"Beh ora direi una doccia e poi vado a dormire, si sta facendo tardi d'altronde" mi risponde lui mentre io mi metto ad osservare le armi da fuoco automatiche e semiautomatiche nell'armadietto.

"Jinny che cosa sta succedendo?" mi chiede lui dopo qualche attimo di silenzio corrugando lo sguardo puntato verso di me.

"Jinny?" continua lui incuriosito dal non aver ricevuto risposta.

"Devo farti una domanda" gli dico poi dopo qualche secondo.

"Puoi chiedermi tutto, lo sai" mi dice lui per rassicurarmi.

"Beh, hai presente il discorso di prima?" gli chiedo prendendo una P22 e girandomela tra le mani.

"Certo, mi vuoi uccidere con quella?" mi chiede lui ridacchiando.

"No, voglio sapere se tu sei d'accordo con tutto questo" gli dico io giocherellando con il caricatore della pistola.

"Che cosa conta il mio giudizio in questo? È la tua vita e sei libera di fare le tue scelte" mi dice lui avvicinandosi.

"A me, interessa a me. Non voglio passare la vita ad amare un uomo che mio padre odia o non sopporta, o qualsiasi altra cosa" gli dico posando la pistola sul tavolo, alzando lo sguardo per guardarlo e notando un sorrisetto sul suo viso.

"Ora devo farti io un paio di domande. Partendo da questa, a te piace?" mi chiede lui mantenendo il sorriso e prendendomi le mani nelle sue.

"Si ma-" tento di dire venendo interrotta.

"Ah ah, niente ma, solo domande. Continuiamo, ti fa stare bene?" continua poi.

"Si" gli rispondo io esaudendo le sue richieste.

'Till JamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora