Capitolo 9

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Dal capitolo 8
'Mi decido e mi dirigo alla scrivania, su cui lo avevo lasciato prendendo un libro al suo posto, e prendo il telefono.
Lo sblocco ma noto una mail, la apro e vedo che non c'è un mittente, solo un video, il cui protagonista è uno dei miei migliori amici, colui con cui avevo giusto parlato in giornata, bendato e legato ad una sedia.'

"In qualsiasi caso qualche cosa dobbiamo farla, non possiamo lasciarlo in balia di quegli individui" dice Tony mentre fa avanti e indietro nella stanza in cui si è riunita la squadra dopo che ho condiviso il video con loro.
"'Sta calmo Tony, lo troveremo e lo riporteremo qui sano e salvo" lo rassicura Nat mettendogli una mano sulla spalla.
"Beh dovremmo prima scoprire dov'è, non possiamo andare alla cieca, ci serve un piano" dice Steve pensandoci su "Non c'è un qualche dispositivo in grado di rintracciarlo?" continua poi porgendo la domanda a Tony principalmente.
""Potrei risalire al mittente tramite un link di cattura, tramite il position grabber dopodiché mi dovrebbe arrivare la posizione corrente e l'indirizzo IP del furbacchione" dice Tony tra sé e sé "si, ce la faccio ce la faccio" dice per poi lasciare la stanza e dirigersi nel suo studio per mettere in atto la sua idea.
"Qualcuno ha capito qualcosa?" chiede un povero Steve confuso.

"Ci sono, l'ho trovato. Il mittente è Mark Sanders, è un magnate delle assicurazioni di Washington, si è tirato su un po' troppo velocemente dopo essere stato arrestato per possesso di stupefacenti in seguito a un blitz antidroga a casa sua. Sembra che aiutasse i membri del cartello a passare merce oltre ai confini" annuncia Tony entrando nel salotto della torre, in cui Friday ci aveva precedentemente detto di andare.
"Un po' troppo velocemente eh" dice Nat pensierosa "quanto velocemente?" continua poi.
"Abbastanza da attirare l'attenzione delle autorità ma indovinate un po'. Nessun indagine, niente di niente, sembra sia stato insabbiato tutto" risponde Tony.
"Beh ma che c'entra questo Sanders? Che interesse avrebbe a rapire Peter e a mandarci anche un video?".
"Ne avrebbe se fosse immischiato in qualcosa di più del Cartello" dice Clint.
"Bingo, Legolas. Sono stati registrati degli scambi di recente, sembra che l'altro fosse un agente dell'H.Y.D.R.A., si era infiltrato nello S.H.I.E.L.D. tempo fa. È un certo Grant Ward, qualcuno lo conosce?" chiede lui
"Era nella squadra di Coulson prima di essere smascherato" dico io ricordandomi di uno dei membri della vecchia squadra a cui appartenevo.
"Certo, bravo in campo ma praticamente incapace di fare gioco di squadra" dice Clint ricordandosi di averne sentito parlare.
"Beh abbiamo risolto l'arcano mistero, Peter l'ha rapito l'H.Y.D.R.A. e nel video non si chiedono riscatti o altro perché vogliono che andiamo li, il riscatto siamo noi, è una trappola bella e buona" dice Steve alzandosi "ma hanno un nostro compagno e non lo lasceremo lì da solo. Organizziamo un piano d'attacco e ripresa, niente azioni avventate, non devono sapere che ci siamo. Silenziosi e veloci, questo è il piano. Tony metti una mappa della zona" continua poi.
Tony proietta una mappa in orizzontale e ci avviciniamo tutti per analizzarla.
"Un ottimo punto d'entrata potrebbe essere questo, non sembra molto grande e non si collega facilmente al corridoio principale" dice Bucky dietro di me. Non mi ero resa conto della sua presenza, non l'ho sentito arrivare.
"Si è una buona idea" dice il Capitano.

"Tutti in posizione" dice Steve all'auricolare.
"Pronti a entrare, la guardia sta per svoltare l'angolo" annuncia Clint "e..
ha svoltato, via libera" continua.
"Tony vedi movimento?" chiede Steve per sicurezza.
"No, non ci sono neanche segnali termici, solo due a guardia di una stanza, probabilmente quella in cui tengono il ragazzo" gli risponde lui.
"Perfetto, possiamo andare. Ricordate veloci e silenziosi non si devono accorgere di noi" si raccomanda lui.
"Si Capitano l'hai già detto" dice Tony.
"Bene entriamo, restate uniti, mantenete le coppie" dà il comando Steve.
Clint e Nat si occupano dell'entrata nord, per controllare le guardie in servizio.
Steve e Tony dell'entrata est, quella che dovrebbe portare più velocemente a Pet.
Sam e Thor si occupano dell'entrata sud per mantenere il controllo delle uscite delle guardie dall'uscita principale.
E infine Bucky ed io ci occupiamo dell'entrata ovest, quella che si unisce più facilmente a quella di Tony e Steve, per controllare l'arrivo interno delle guardie.
Bruce e Visione sono invece nel jet pronti a partire e, se necessario, dare cure a Peter.

"Jin siamo in silenzio radio" mi dice Bucky richiudendo la porta da cui siamo entrati.
"Va bene, sta' in guardia" gli rispondo io.
"Io sono sempre in guardia" mi dice poi lui.
Controlliamo le stanze affacciate al corridoio e, dopo aver controllata l'ultima del corridoio, prima di "un'incrocio a T", vediamo 5 guardie dirette verso di noi.
Bucky mi prende per un braccio e mi porta con lui nello sgabuzzino lì affianco.
Stiamo in silenzio a controllare la porta finché non sentiamo che le guardie sono passate, senza, evidentemente, averci visti né sentiti.
Tiriamo un sospiro di sollievo e ci rilassiamo un po', noto che ha iniziato a guardarmi e mi giro a guardarlo a mia volta.
"Perché stiamo facendo questo?" mi chiede lui continuando a guardarmi.
"Questo cosa? Che cos'è che stiamo facendo?" gli chiedo in risposta.
"Tutto questo, ci evitiamo e non ci parliamo più mentre prima parlavamo di tutto e stavamo sempre insieme, perché ora siamo finiti così? È stato così importante quel bacio? Non avevamo detto che è stato solo un'errore? E da quando un errore distrugge così un'amicizia?" mi chiede lui mantenendo lo sguardo.
"Non è finita, è come se fossimo in una specie di pausa. Ma queste domande me le faccio anche io, dovremmo solo dimenticare quello che è successo e andare avanti, ricominciare da dove eravamo rimasti prima di quel giorno" gli rispondo io distogliendo lo sguardo.
"No no, guardami" dice lui prendendomi il viso tra le mani e portando il mio sguardo a ricongiungersi con il suo "Non è stato così vero? Dimmi la verità, non è stato un nonnulla, hai sentito anche tu qualcosa non è così?" continua lui.
"Bucky ti prego non-" dico interrompendomi e ripensando a ciò che ha detto "cosa intendi con anche?" gli chiedo a mia volta guardandolo più intensamente.
"Esattamente quello che probabilmente hai già capito, cioè che qualcosa è stato, qualcosa di forte che pensavo di non poter più provare dopo quello che è stato l'H.Y.D.R.A." mi dice lui confessando quello che è stato davvero per entrambi.

'Till JamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora