capitolo 88

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Giuditta POV.

Il concerto era iniziato e i ragazzi stavano cantando rock me quando arrivò Greta

Io: ma non dovevi stare in camerino?

Greta: in teoria si...

Sorrissi e guardai i ragazzi sul palco Harry si girò e vide Greta così alzò gli occhi al cielo e con la bocca mimò "la solita" Greta si sedette su una sedia dato che non stava del tutto bene. Infatti poco dopo la sentì tossire così cadde a terra Harry se ne accorse stava per venire da noi ma io gli feci segno di stare li poi aiutai Greta a rialzarsi e la portsi nel camerino di Harry

Io: tieni prendi un aspirina!

Greta la prese e fece una smorfia schifata

Io: avviso Harry che stai bene e torno!!!

Corsi su per le scale Harry mi vide e mi guardò io presi un foglio e ci scrissi sopra "sta bene" e glielo mostrai lui sorrise e riprese a cantare...per l'ennesima volta percorsi quelle scale e tornai da Greta...dormiva....decisi di lasciarla da sola e tornai a vedere i ragazzi che cantavano "kiss you" e si scatenavano sul palco quando sul tavolo dietro di me il cellulare di Zayn si illuminò pure lui se ne accorse e mi fece cenno di leggere il messaggio da Sofia:

«hanno operato mia madre sta benissimo senza i tuoi soldi non avrei potuto curarla grazie...e...ti ripagherò appena posso tra tre giorni esce dall'ospedale e io tornerò da te. TI AMO da Sofia xx»

Sorrisi e riscrissi esattamente il messaggio dietro al foglio usato per Harry...poi glielo mostrai e lui fece un salto altissimo per la gioia

Zayn: siiiiiiiiii!!!!!!!!!!!

Era felicissimo stava per mettersi a piangere ma continuò a cantare con più energia...il concerto finì e i ragazzi corsero fuori Zayn al cellulare Liam da Chiara Harry schizzò da Greta seguito da Louis e Niall mi corse in contro e mi abbracciò

Io: bravissimo!!!!

Niall: grazieee!!! Andiamo in camerino che mi faccio una doccia e mi cambio!!!

Andammo giù ed entrammo nella stanzetta...

Greta pov.

Ero sdraiata sul divano con una mano che sorreggeva la testa e l'altra che giocava con il cellulare.

Sentii un grido fortissimo da parte delle fan e allora capi' che il concerto era terminato, quindi, mi misi seduta sul divano e aspettai l'arrivo di Harry.

Quando entrò, io abbassai lo sguardo sorridendo e lui fece lo stesso chiudendo la porta del camerino.

Si mise a fianco a me e facendo un respiro, mi disse tranquillo:

Harry: Sei sempre la solita...

Io: Dovresti conoscermi ormai...

Harry non disse nulla, e si limitò ad avvicinarsi alle mie labbra e baciarmele.

Harry: Sei ancora molto calda...

Io: Mmm..lo so...ho visto...

Poi Harry si mise in piedi e mi prese la mano, e, dopo essersi sciacquato la faccia, uscimmo insieme verso gli altri.

Liam: Allora ragazzi, andiamo?.

Zayn: Si...la limousine ci aspetta.

Quindi, andammo verso la strada da un uscita secondaria, e salimmo in macchina. [...]

Arrivati in hotel, ci salutammo l'uno con l'altro e ognuno di noi, si sistemo' nella propria camera.

Aperta la porta, buttai la borsa sul letto e mi diressi in bagno toccandomi più volte la fronte.

Harry: Gre, questa sera copriti bene che oltre alla tua febbre, fuori la temperatura è molto bassa, e potresti aggravare la tua condizione di salute!.

Io: Ok ok...vado a vestirmi...

Harry mi sorrise mentre io entrai nel bagno e chiusi la porta alle mie spalle.

Ad un certo punto, un caldo mi sali' dai piedi alla testa, gli occhi iniziarono a lacrimarmi, mi tremavano le gambe e sentivo le orecchie fischiare.

Pronunciai il nome di Harry diverse volte con voce sempre più bassa, perché mi sentivo mancare.

Harry pov.

Ero seduto sul letto a pensare agli affari miei, quando, sentii un rumore provenire dal bagno.

Balzai in piedi e spalancai la porta.

Trovai Greta a terra senza segni di vita, con tra le mani lo spazzolino da denti.

Io la strattonai più volte urlando il suo nome e dandole schiaffetti in faccia, ma lei non rispondeva.

Mi alzai in preda al panico.

Mi veniva da piangere.  Decisi di afferrare un bicchiere contenente dell'acqua e lo gettai sulla sua fronte.

Harry: Greta! Greta! Amore ti prego!.

Greta sbatte' gli occhi e tossendo, si tirò seduta al mio fianco e mi guardò.

Greta: Ma...cosa è successo?!

Io: Suppongo tu sia svenuta cucciola! Come stai ora?.

Si guardò in torno spaesata, allora io la presi in braccio, e la portai sul letto dove la adagiai delicatamente.

Io: Ecco...ora tranquilla che stai meglio e non è successo niente...

Greta cercava di parlare ma io le accarezzai i capelli dicendogli:

Io: Shh...stai tranquilla ora...ci sono qui io e so che ti è successo...hai avuto una mancanza...

Greta mi strinse forte la mano in segno di ringraziamento, poi chiuse gli occhi e appoggiò la testa sulle mie ginocchia.

Io ero seduto sul letto, appoggiato al cuscino, e non potevo neppure sdraiarmi perché c'era lei appoggiata a me, ma non era un problema, perché per lei farei di tutto.

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