Jayden
I capi del Partito Ribelle erano tutti riuniti in via eccezionale nel quartier generale dei ribelli nell'Oasi delle Cascate, a pochi chilometri dalla città di Edresia sul Pianeta Rosso.
La riunione era stata indetta perché entro pochi giorni la principessa Zora, il preside Kaleb e suo figlio Allen sarebbero ripartiti per l'Accademia Aeronavale di Tridia.
Erano venuti su Amaria solo per conoscere il principe Dalwyn, ma non avevano più alcuna scusa per restare nella capitale, dal momento che il principe era stato mandato su Veradria, in un avamposto endar ai piedi della Notte Verde, con l'evidente intento da parte di Vlastamir di allontanarlo dalla corte, dal padre e dalla sorella.
Ed erano proprio lì, riuniti attorno a un tavolo, pronti a dar sfogo al loro odio nei confronti del reggente e degli endar, quando un'esclamazione interruppe la riunione che non aveva ancora fatto in tempo a iniziare.
«Sentite!» gridò Allen: «È il braccio destro di Yvnhal, che parla!».
Tutti si voltarono verso di lui e poi spostarono il loro sguardo verso lo schermo televisivo.
Dal posto in cui era seduta, Jayden non riusciva a vedere nulla, ma sentì un brivido lungo la schiena.
Quel timbro di voce profondo e leggermente roco le aveva ricordato qualcuno che non era ancora riuscita a dimenticare. Rimase per un momento inchiodata alla sedia, con le spalle alla televisione.
A ogni parola pronunciata dall'endar, Jayden si faceva ancor più pallida in volto e i suoi capelli rossi si increspavano in piccole onde tremanti.
Quando Zora alzò il volume, le sembrò che lui fosse lì, proprio dietro di lei.
Si voltò di scatto e fissò l'endar in volto. Rabbrividì.
Si alzò in piedi e andò di fronte allo schermo per vedere meglio colui che parlava. Fissò a lungo l'endar, colui che chiamavano "La Fenice".
Ma più lo fissava e più capiva di trovarsi di fronte a tutt'altro uomo.
Sebbene fosse quasi totalmente nascosto dall'armatura, l'endar aveva movenze, corporatura e atteggiamento totalmente estranei. E poi, le iridi dei suoi occhi erano rosse e parevano piene di fiamme.
Jayden sospirò e tornò a sedersi.
Riprese a respirare, e bloccò le lacrime prima che facessero in tempo a scorrerle sul viso.
Nel frattempo, la voce profonda dell'endar risuonava per il quartier generale del Partito Ribelle della Nemesi.
Il suo tono di voce era neutro: non sembrava importargli di persuadere gli ascoltatori della verità delle proprie parole, ma solo di finire il proclama.
Tutti lo stavano ascoltando in silenzio, catturati da quell'evento non comune: era raro, infatti, che venisse trasmesso in diretta imperiale un proclama endar, soprattutto se non era il capitano Yvnhal a leggerlo.
I Monasteri si erano rifiutati di servire l'impero - diceva la voce attraverso l'altoparlante - ed avevano deciso di bloccare ogni scambio commerciale con i cittadini e di tagliare tutti i rifornimenti di viveri che inviavano in ogni parte dell'Impero e che, molto presto, a causa di questi ultimi, il popolo avrebbe sofferto un periodo di carestia e di povertà senza precedenti.
Continuava affermando che l'Ordine Marziale degli Endar aveva ragione di pensare che i monaci avevano deciso di tenere per sé le risorse prime di cui avevano ottenuto il monopolio con la forza, in vista di un prossimo futuro nel quale il popolo, decimato dalla fame, sarebbe stato annientato. In tal modo i monaci potevano avere una possibilità di sopravvivere, mentre il resto dell'Impero sarebbe andato ineluttabilmente incontro alla fine.
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Triplania - L'Oblio [primo volume]
Science FictionChiuso nella Fortezza di Confine, entro un paio di anni Evander cesserà d'esistere. Un altro occuperà il suo corpo. Il suo nome è Zadok, la Fenice, e marcia a fianco del Ragno e del Serpente, lasciando dietro di sé una lunga scia di morte e distruz...