5. L'ospite estraneo dentro di me

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Diario di Evander
773° giorno veradriano

Non sono in grado di ripetere ciò che mi è avvenuto là dentro.
Girano voci sulle punizioni degli endar che ti fanno accapponare la pelle. Punizioni in cui provi dolore e punizioni da cui non esci mai uguale a prima.
Eppure, anche se ho provato un leggero dolore, non mi sembra che ci sia poi tanto da spaventarsi per esso, quanto piuttosto per tutto il resto.
Cercherò di spiegare al meglio ogni mia sensazione, nella speranza che qualcuno con maggiori competenze mediche ci capisca qualcosa in più di me.

Mi fecero entrare in una capsula, dove il buio era interrotto da luci stroboscopiche e immagini in realtà virtuale che sembravano venirmi addosso. Erano intensamente colorate e dinamiche. Avevano un effetto ipnotico, che finì per farmi diventare cieco agli stimoli esterni, mentre le palpebre mi si riempivano di immagini entoptiche. Il tutto rafforzato da suoni forti, metallici ed echeggianti. Un odore di cui non sapevo stabilire la fonte mi inondava le narici e mi sembrava di sentire un sapore acre in bocca, quasi soffocante. Ogni cellula del mio corpo era schiacciata sotto una potente pressione esterna. I miei sensi erano tutti bombardati senza pietà.

Ma il senso più colpito era senza dubbio quello della propriocezione. Una sensazione molto simile a quella che si prova quando si viene teletrasportati. (Lo so perché in Accademia esistono un paio di stazioni di teletrasporto a scopo di studio, a disposizione degli studenti). É una sensazione particolare, che non assomiglia a nessun'altra. Prima di perdere la propriocezione, la temperatura corporea si alza e tu cadi in uno stato febbricitante, in cui inizi a delirare. Le ossa, i denti, le unghie iniziano a diventare doloranti. Hai l'impressione che ogni cellula del tuo corpo inizi a bruciare. Ma è solo un bruciore fittizio, anzi, un formicolio diffuso. Il formicolio viene ad ondate. Diventa più forte a momenti e, appena raggiunge l'apice, smette di colpo per poi riprendere. La cosa si ripete per circa sei o sette volte. Ad un certo punto, il corpo smette di rispondere agli impulsi, e non riesci più a ricondurre uno stimolo corporeo a una o all'altra parte del tuo corpo. E non capisci più neppure dove sei: se sei sdraiato, seduto o in piedi.

Non riesci a ricordare né la forma, né le dimensioni del corpo e di ciò che lo circonda. Poi, perdi l'uso della parola, mentre il pensiero sembra scollegato dal linguaggio: le frasi che ti affiorano nella mente sono prive di senso, ne sei consapevole, ma continui a pensarle, con l'illusione che siano piene di significato e che contengano tutte le risposte alle domande più archetipiche ed esistenziali.
Infine, perdi conoscenza.

E da questo punto in avanti, non ricordo più assolutamente nulla.
Credo di essere rimasto privo di conoscenza molto a lungo, ma potrebbero esser stati anche pochi istanti.
Non è strano tutto questo?
Vorrei dirvi che ho sofferto le pene dell'inferno, che mi sono ribellato alle loro torture finché non ho ceduto per il dolore.
Vorrei dirvi che la sofferenza provata è stata talmente forte da farmi perdere coscienza di me stesso fino al punto di gridare pietà e di svelare anche il mio più terribile segreto pur di porre fine a quel dolore. Vorrei dirvi che non dimenticherò mai ciò che ho passato in quella sala.
Ma non è così.

E ancora non capisco in cosa mi abbiano cambiato. Sono tale e quale a prima.
Ho ripercorso con la memoria tutta la mia vita passata.
Non è cambiato niente.
Ho le stesse opinioni su tutto, le stesse opinioni di ieri.
Odio gli endar quanto prima.
E allora?
Che cosa mi hanno fatto?!
Che cosa mi è successo, che io non ricordo?!
Potete anche solo immaginare la frustrazione, la rabbia e il terrore che sto provando in questo istante?
No, non credo che possiate.
É come se fossi infetto: come se dentro di me ci fosse una piccola creatura assopita, che io non conosco e di cui ho una paura folle. Come se questa creatura parassita sia pronta da un momento all'altro a soppiantarmi e prendere il mio posto.


Triplania - L'Oblio  [primo volume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora