-Smile in the night part 2-

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Quando Victoria arrivò nel suo piccolo appartamento , salutò Cheope ,il suo gattone rosso. Mangiò qualcosa e data la sua notevole stanchezza , si coricò subito.

Il giorno dopo lo passò con noia ,pulendo la casa da cima a fondo.
Poi verso le sette di sera , iniziò a prepararsi . Si infilò sotto il getto della doccia bollente , canticchiando qualche canzone dei Beatles ,uscendone un quarto d'ora più tardi. Uscendo dal bagno coperta da un asciugamano ,si diresse in camera sua per mettersi la sua crema da corpo preferita : quella al cocco. Si infilò l'intimo e delle autoreggenti nere con il gancetto , poi aprì l'armadio.

Perse una buona mezz'ora a scegliere che cosa mettere.
Optò per un vestito bordeaux a mezza manica ,dal tessuto morbido e leggero e dalla gonna lunga fino a metà coscia che metteva in risalto il suo corpo snello e le sue forme.
Si diresse di nuovo in bagno per asciugare i suoi capelli rame ,lasciandoli nei loro boccoli naturali. Poi si truccò in maniera non troppo volgare , usò del mascara e dell'eyeliner nero a contornarle gli occhi grandi e dalla forma felina , un fard pescato per mettere in risalto gli zigomi e un rossetto bordeaux.

Quando ebbe finito,erano le otto e mezza e Mary aveva suonato alla sua porta.
Si precipitò ad indossare gli stivali neri fino al ginocchio ,la sua pelliccia rossa sintetica,una dei modelli che andava in quegli anni  e la sua borsa a tracolla nera.

Aprì la porta  salutando la sua amica e insieme si precipitarono giù per le scale ,uscendo dal palazzo in poco tempo. Avevano deciso di avviarsi verso il bar dell'università con l' Honda Z 600 verde della ragazza bionda.

Circa venti minuti dopo ,entrarono nel pub ,Victoria scorse da lontano Brian e Roger ,erano già sul palco ,mentre Freddie era in procinto di salirci.

«Io vado più avanti ,vieni con me?» chiese la sua collega.

«No ,vai pure ,io rimango qui.»rispose la rossa ,mentre Roger incrociava i suoi occhi dalla sua postazione ,sorridendo maliziosamente.

Pochi minuti dopo, il terzetto iniziò a suonare, Victoria non aveva alcun dubbio ,erano davvero bravi.

Dal lato opposto ,Roger quella sera ,invece ,si sentiva strano,scombussolato ,poco concentrato sul suo kit di batteria.
Percepiva dentro di sé una sensazione che non riusciva a spiegarsi ,che non aveva mai provato,precisamente dal momento in cui aveva incrociato gli occhi verdi di quella ragazza. La paura che si stesse innamorando prese possesso nella sua mente ,spaventandolo . Era stupito di se stesso ,ancora non l'aveva baciata ,mentre in altre occasioni ,faceva tutto di fretta solo per giungere ad unica conclusione : terminare le sue notti sotto le coperte con ragazze di cui nemmeno ricordava il nome.
Per lui era una cosa ridicola ,Roger Taylor ,innamorato.
Lottò contro questi pensieri ,portando il concerto fino in fondo.

Qualche canzone dei Beatles dopo ed un loro inedito , "Keep Your Self Alive",Roger si fece strada attraverso la folla di gente che stava svuotando al bar ,per avvicinarsi a Victoria.

«Allora sei venuta.»sentenziò il biondo.

«A quanto pare.»rispose lei sorridendo leggermente.

«Posso offrirti da bere?»chiese il ragazzo.

«Così mi sveglierò domani nel tuo letto?No grazie.»disse la ragazza , sorridendo sarcasticamente,punzecchiandolo .

«Oh no zucchero ,volevo solo essere gentile.Stasera ho altri programmi.»rispose Roger , facendo l'occhiolino ad una moretta poco più in là.

In quel momento Victoria alzò gli occhi al cielo, sentendo nascere dentro di lei un sentimento che non riusciva a distinguere. Mentalmente si diede della stupida , non poteva provare dei sentimenti per una persona che conosceva da a malapena due giorni.

Poco dopo si avvicinarono anche Freddie ,Mary e Brian ,chiedendo agli altri due di andare a mangiare qualcosa .

Il resto della serata passò in fretta tra qualche tazza di thé ,qualche sigaretta e qualche biscotto.

Poi inaspettatamente ,Roger si preoccupò per l'incolumità di Victoria e si offrì di riaccompagnarla a casa ,senza scomodare Mary ,che l'avrebbero seguita gli altri due  con l'auto di Brian, fin sotto casa , senza lasciare che le accadesse qualcosa.

Il viaggio fu particolarmente silenzioso ,si sentivano entrambi stupidi.

«Abito qui.»disse la rossa ,indicando un palazzo grigio non troppo alto,facendo accostare il biondo vicino a sé.
«Grazie per il passaggio , ciao Roger.»disse la ragazza ,salutandolo con un cenno della mano ,mentre apriva la portiera.

«Ciao Vicky.»rispose secco il ragazzo ,si domandava quando l'avrebbe rivista.

To be continued...

The Killer Queen - The musical journeyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora