The Killer Queen - The musical journey

-Midnight in Athens part 1-

Dopo poco tempo ,anche Roger si alzò e recuperò il microfono che Freddie aveva poco prima, ottenendo l'attenzione che desiderava ,sotto lo sguardo di tutti.

«Fino..a poco tempo fa , non credevo nell'amore.Poi  quando ho visto Victoria.. in quel parcheggio..tutto è cambiato.
È incredibile..incontrare una persona a cui tu possa..dimostrare tutto te stesso, senza che ti giudichi. Qualcuno che ti faccia sentire giusto, mentre forse non lo sei , che ti offra la possibilità di redimerti da ciò che hai sbagliato, che ti faccia sentire amato.
E beh ..tu mi fai sentire così.» disse il batterista , lasciando sbalordita  sua moglie, che non sapeva dove avesse trovato quel coraggio di esprimere i suoi sentimenti , per giunta davanti a tutte quelle persone , forse era il vino che gli stava giocando un brutto scherzo.
«Per cui ,questa sera ,brindo alla mia bellissima sposa.»concluse , alzando il flute ,insieme alla sua consorte -che sorrideva -e gli invitati.

Ci fu anche il lancio del bouquet , che finì in mano a Christine e portò Brian a sbiancare di colpo ,mentre Freddie si divertiva a prenderlo in giro.
Verso la fine della festa poi , quando tutti erano in procinto di salutare e fare i migliori auguri agli sposi, il resto dei componenti della band con le loro compagne, si avvicinarono a quest'ultimi.

«Insieme ai tuoi genitori , abbiamo pensato di farvi ..un piccolo regalo di nozze.»disse il frontman ,-in un momento di lucidità- porgendo una busta bianca a Roger , che tolse la mano dal fianco della moglie per poterla aprire.

«Ragazzi non dovevate ,  ci avete già dato una mano con il matrimonio.»disse Victoria , sentendosi terribilmente in colpa.

«Sul serio , è una sciocchezza.»disse John .

«Biglietti aerei ..per la Grecia?»chiese il batterista confuso, tirandoli fuori e guardandoli con le sopracciglia aggrottate, per poi passarli alla giovane donna accanto a sé .

«Sì, sono per la vostra luna di miele..ad Atene.»rispose il zanzabarino.

«E anche non rimborsabili. Avete il volo tra due ore.»commentò il chitarrista.

«Abbiamo pensato anche all'hotel e ai bagagli.
Freddie vi ha fatto chiamare un' auto ..verrà a prendervi tra cinque minuti.»disse Mary.

«C-cosa?»chiese la rossa , presa alla sprovvista.

«Di niente, cara.»disse il cantante,ridendo divertito.«Presto su ,che aspettate?»continuò incitandoli con un gesto delle braccia, mentre il ristorante si svuotava degli ultimi invitati.

«Grazie di tutto ragazzi ,davvero.»disse commossa Victoria ,abbracciando i loro amici, insieme a suo marito , per salutarli.

Poi venne presa per mano da Roger e con una leggera corsa e qualche risata , raggiunsero l'esterno dove una macchina nera li aspettava.
Salirono poi sull'autovettura carica delle loro valige e si misero in marcia verso il loro abitudinario aeroporto di Heathrow.

«Abbiamo proprio degli amici..matti da legare.»commentò il ragazzo della Cornovaglia , con una piccola risatina, mentre stava comodamente seduto sui sedili-che profumavano di auto nuova- e  teneva il braccio destro intorno alle spalle della moglie, mentre con l'altro si portava la sigaretta alle labbra.

«Matti o no , sono davvero degli ottimi amici.»disse lei sorridendo davanti a sé , mentre stava appoggiata contro il suo petto e lui le baciava una tempia. «Posso..posso farti una domanda?»continuò poi ,chiudendo gli occhi,iniziando a sentire il sonno.

«Che cosa vuoi chiedermi?»chiese il ragazzo della Cornovaglia, mentre buttava fuori il fumo.

«Prima..dicevi sul serio o..era merito del vino?»chiese l'anglo-italiana , sorridendo leggermente.

«Siamo sposati solo da qualche ora e.. già dubiti di me?»chiese il giovane, sorridendo a sua volta ,mentre osservava fuori dal finestrino la strada buia.

«Assolutamente no , mi fido.. di te.
È solo..  curiosità. »rispose lei ,mentre si avvicinava di più , accoccolandosi  meglio contro di lui che con la mano intorno a lei ,iniziò ad accarezzarle i boccoli dai toni focosi.

«Mai stato più serio. Sei la mia vita ,Victoria.» disse Roger, buttando il mozzicone fuori dal finestrino. «Ti amo.. più di qualsiasi altra cosa.»continuò ,lasciandole un bacio sui capelli che profumavano di arancia.

«Ti amo anche io ,Roger..più della mia  vita.» mormorò lei in risposta ,lasciandosi scivolare pienamente al sonno.

Arrivati all'aeroporto , il batterista svegliò piano la rossa, ed insieme entrarono nell'edificio per aspettare pazientemente l'imbarco ,senza preoccuparsi di cambiare i vestiti ,data l'ora tarda , di giornalisti o paparazzi non ce n'erano in giro.
Saliti sull'aereo, la giovane si addormentò di nuovo tra le braccia di Roger , il quale , per l'ennesima volta ,-da quando la conosceva - si perse ad osservarla.

Victoria. Sapeva sin dall'inizio che non sarebbero mai stati soltanto amici. Si rese conto che lei ,era la prima persona per cui aveva cambiato un pò sé stesso e per cui provava dei sentimenti così
veri e  intensi, da essere indescrivibili ,che era stata la sua possibilità di redenzione , che per la prima volta ,con lei al suo fianco ;si sentiva veramente in pace con sé stesso ,aveva capito il tipo di persona che voleva essere e aveva la piena certezza ,di essere a casa.

Atterrarono all'aeroporto di Atene a mezzanotte ,recuperarono le loro valige e si diressero verso l'uscita ,dove un autista del posto li aspettava accanto ad un' auto blindata nera , con un foglio in mano su cui ,nero su bianco , c'era scritto "Signori Taylor".
L'uomo greco si affrettò a prendere i bagagli ,per sistemarli nel porta-bagagli e ad aprire la portiera ai due giovani , i quali salirono.

Arrivarono all' hotel prenotato dai loro amici ,circa un quarto d'ora più tardi.
L'edificio era rosso corallo ,da  cinque piani ,come le stelle che si potevano contare vicino alla grande insegna, elegante e luminosa che portava il nome del padre degli dei greci.
Un facchino si avvicinò a loro , dandogli la buona sera e prendendo le valigie ,per avviarsi poi ,verso l'ingresso dell'albergo di lusso , seguito dai due sposini.

To be continued...