Una punizione durata troppo

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Per tutto il giorno successivo, Hermione, riuscì a sfuggire a Draco. A colazione non lo aveva visto, e per il resto della mattina, non avrebbe avuto lezione insieme ai Serpeverde. Dando un’occhiata alle clessidre contenenti le gemme, notò che a Serpeverde furono azzerati tutti i punti. Ero felice, sapevo che era per quello successo la notte precedente. Quella mattina non avevo visto Blaise a colazione, ma in compenso tutti i Serpeverde mi guardavano, alcuni con disprezzo e odio, altri con un’espressione di scuse, soprattutto quelli del primo e del secondo anno.  
<< Herm, ho saputo dalla McGranitt cos’è successo la scorsa notte. Tutto bene? Io Lo riempio di botte Malfoy. Lui e la sua impertinenza da “Puro Sangue” >>  Ron era fuori di se.
<< Ron, calmati, Malfoy si è preso una maledizione Cruciatus, per difendermi. E l’ho portato in infermeria. >> Hermione, decise di tralsciare il bacio mancato e le scuse. Preferiva tenerle per se.
<< Malfoy? Che ti difende? Miseriaccia, non ci credo! >> Hermione rise davanti alla faccia che fece Ron, con gli occhi azzurri strabuzzanti.
<< Si Ron, Malfoy mi ha difesa. >>
In quel momento arrivò Harry che esortò l’amico ad andare alla lezione di Pozioni, e in quel momento, Hermione si rese conto che le due ore di Pozioni doveva fare con i Serpeverde, e quindi con Draco. Maledizione, pensò. E ripetè quest’imprecazione fino ai sotteranei, anche perché era in ritardo di ben dieci minuti. Come una stupida, aveva dimenticato il libro di Pozioni in sala comune. Entrò affannata, e rossa sulle guance.
<< Signorina Granger, grazie per averci concesso la sua presenza. Dieci punti in meno a Grifondoro e per lei una punizione fino a settimana prossima, dovrà venire dopo le otto qui in laboratorio a pulire tutti i calderoni dei ragazzi del primo anno. >>
<< Si professore >>  Oggi era proprio una giornata di dimenticare, Hermione contunuava a ripeterselo, e aveva ancora tutto il pomeriggio davanti. Si sedette vicino a Neville, e la lezione incomincio. Oggi avrebbero dovuto preparare l’Artemisia.  Dopo aver finito di preprarare la pozione, si guardò in giro, e notò che il professor Piton e Draco la stavano fissando. Che imbarazzo. Suonò la campanella, e uscirono tutti quanti, per oggi le lezioni erano finite, e lei era contenta di poter andare a fare un giro nel parco, mentre Harry  e Ron, facevano gli allenamenti. Forse nel pomeriggio sarebbe andata a guardarli.
<< Signorina Granger, si ricordi di venire puntuale alla punizione. Pulira i calderoni e il disastro di quelli del primo anno, senza magia. >>  La trafisse con quei suoi enormi occhi neri, e non si fermò solo sul viso. Ma su tutto il corpo.
Devo essere impazzito. Decisamente. Non riusciva a non pensare alla ragazza, da quel giorno in biblioteca. La guardò uscire dalla sua aula, una camminata spedita, ma leggera e graziosa. Non avrebbe mai ammesso che potesse piacergli una ragazzina con venti anni in meno di lei, e per di più una Grifondoro. Non capiva nemmeno da dove fosse uscita questa sua attrazione nei confronti della ragazza.        
Mocciosetta. Piton, prese un lato del suo mantello e girandosi verso il suo appartamento lo fece svolazzare, era decisamente nervoso.
Dopo essere stata in biblioteca per studiare le lezioni, e fare i compiti assegnati, Hermione, andò verso il lago. Aveva deciso di fermarsi su una panchina vicino al lago Nero. Purtroppo, era solo martedì, e avrebbe dovuto aspettare il sabato per andare a Hogsmeade con i suoi amici. Fece una camminata sulla spiaggia del lago, poi vide che Neville la salutò da lontano, stava sicuramente facendon una della sue ricerche. sarebbe diventato un bravo erbologo. Forse avrebbe sostituito la professoressa Sprite.
<< Ciao Neville, cosa cerchi? >>
<< Oh, ciao Herm! Nulla di nuovo, devo prendere dell’algabranchia per Piton. Tu cosa ci fai da queste parti? >>
<< Sono venuta a fare una passeggiata, e ora stavo andando agli allenamenti di Ron ed Harry. Se vuoi andiamo insieme quando hai finito. So che Luna è andata la con Ginny. >>
<< Certo. Ho finito già da un po’ a dire il vero, ma sto così bene qui che ci starei tutto il giorno. >>  Sorrise all’amica. Lei non lo credeva più come due anni fa, anzi, nessuno lo credeva più uno sfigato come due anni fa. Era stato molto coraggioso durante la guerra, aveva affrontato Voldemort e ucciso Nagini. Era un valoroso Grifondoro. Si incamminarono verso il campo di Quiddich, scherzando su quanto fosse ridicolo il professor Vitious. Entrarono al campo, ma si scontrarono con Malfoy. Che guardò Hermione e poi spostò lo sguardo su Neville. Ci rimase male. Aveva frainteso. Diede una spallata a Neville e si diresse a gran passo verso il  castello.
<< Ma che cos’ha quello li??? >> Hermione non capiva la natura del suo comportamento.
<< Malfoy ultimamente si sta comportando in modo strano, lunedì, a pozioni, mi aveva passato un ingerdiente che avevo dimenticato e si è fatto togliere da Piton cinque punti per avermi aiutato. >>
Hermione, fece una faccia sorpresa, ma era meglio chiudere il discorso. Si sedettero sugli spalti, e rimaserò a chiaccherare con gli amici fino alla fine dell’allenamento. Hermione e Ginny erano rimaste da sole a un certo punto. Luna e Neville erano andati verso la foresta. Quando volevano stare da soli andavano a nascondersi sempre la.
<< Come va con Harry? >> Hermione appoggio un braccio sulla spalla dell’amica.
<< Bhè… bene, siamo molto, come dire, affiatati ecco. >> Ginny diventò rossa. Ed Hermione capì. Li vedeva spesso chiudersi nel dormitorio di Harry, e ogni volta sorrideva. Almeno lei era felice.
<< E tu Herm? Dopo la storia con Ron, non ti ho più vista con nessuno. Però sei una ragazza molto popolare, e ci sono molti ragazzi che ti hanno notato. Seamus, mi parla spesso di te. Per non parlare di Dean che ti fissa ogni volta che ti metti a leggere un libro in sala comune! >>
<< Chi? Fanno cosa? >> Hermione non ci credeva. Lei si era imposta di non farsi trascinare da nessun sentimentalismo quell’anno. Per concentrarsi al meglio sugli esami.
<< Dai Hermione! sai benissimo di essere una tra le più belle ragazze della scuola, e sei anche intelligente. >>
<< Grazie Ginny, ma quest’anno voglio concentrarmi sui M.A.G.O. >>
<< Certo Herm, forse dovrebbero farlo anche quei due la! >> con un cenno del capo indicò  il portiere e il cercatore loro amici.
Dopo la cena, che Harry e Ron passarono a prendere in giro Cormac, che aveva tentato di entrare ancora nella squadra con scarso successo, Hermione si diresse nei sotterranei, sperando di non incontrare Malfoy.
Bussò alla massiccia porta dell’aula di Pozioni, non sentendo alcuna risposta entrò ugualmente. Non c’era nessun professor Piton, e per sua fortuna, notò che c’era un solo calderone sporco. Ci avrebbe messo non più di mezz’ora. Si tolse il mantello e il cardigan con lo stemma della casa, rimanendo in camicetta. Stranamente faceva caldo. Controllò l’ora ed erano già le otto passate. Ma poi Piton si materializzò davanti a lei.
<< Professore, è in ritardo! >>
<< Granger! Avrò avuto i miei buoni motivi. Si metta a pulire senza usare quella sua bocca da So-Tutto-Io >>
Non le piaceva essere chiamata così, la feriva. Ma strinse i denti e iniziò a pulire il calderone.  Si sentiva alquanto osservata, e quando si girò il professor Piton le stava dietro a meno di un metro di distanza. Con la braccia conserte che la osservava. E lei si sentiva a disagio.
<< Professore? Mi mette a disagio >> sentiva le guance che andavano in fiamme. Senza dire nulla Piton chiuse la porta, e puntò la bacchetta verso la sua alunna. Hermione estrasse la sua. Era tutto il pomeriggio che Piton meditava su cosa fare, e aveva concluso, che avrebbe letto la sua mente, e poi le avrebbe fatto perdere la memoria, e nessuna sarebbe venuto a saperlo.
<< Leggilime..>>
<< Protego! >> Hermione era stata più veloce di lui, ed entrò nella mente del professore, e vide i pensieri su di lei quel giorno. E il giorno precedente. Ritornò alla realtà, e si trovò davanti un professore sconvolto. Con un’espressione tra la sopresa e la furia.
<< Professore? Ma cosa stava cercando di fare? >> Lei era più sconvolta di Piton. Aveva cercato di entrare nella sua mente. Si stava arrabbiando. Lasciava la bacchetta puntata verso il professore.
<< Signorina Granger, può abbassare la bacchetta? prometto che non tenterò di farle più nessun incantesimo. >>
Hermione, infuriata, mise via la bacchetta, prese il cardigan e il mantello e se ne andò. Il professore la lasciò andare senza fiatare. Rendendosi conto della cavolata che aveva fatto.

Hermione e ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora