Tra sogno e realtà

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Erano le quattro del mattino, quando Hermione aprì gli occhi. Era in un letto che non era il suo. Era un letto grande, con le lenzuola in raso bordaux, e argento. Erano morbide e avevano il profumo del suo professore. Si ricordava di essersi addormentata fra le sue braccia, ma nulla riguardo al letto. Era vestita.
<< Buongiorno >> Hermione fu attirata da una voce dolce e calda, dall’altra parte della stanza. Era seduto su una poltrona, che la osservava con la testa appoggiata ad un dito. Era così sexy in quella posizione. Aveva dormito solo tre ore, ma aveva un estremo bisogno di farsi la doccia.
<< Buongiorno prfessore, mi perdoni l’invadenza. Ora vado. >>
<< Hermione. Resta, Gazza sta girando per i sotterranei, non vorrei che ti vedesse. >> Ovviamente era una scusa. Il professore, sapeva benissimo la capità di materializzarsi di Hermione. Ma gli faceva piacere avere della compagnia. Hermione rimase un po’ stupita dal suo invito, ma accettò.
<< Poterei usare il bagno? >>
<< Certo, è da quella parte. >>
Hermione, si diresse in bagno, e si svestì, buttandosi sotto un getto di acqua bollente. Ripensava agli abbracci, alle carezze che lui le aveva concesso. Erano stati così bene, che Hermione si dimenticò di Draco. Draco, quello stronzo! Non ne voleva proprio più sapere, aveva tradito la sua fiducia. Era stata bene fra le braccia di Severus. Sorrideva all’idea di chiamarlo Severus, ma dopotutto, lui l’aveva chiamata Hermione, e qualche ora prima, avevano condiviso un momento di intimità. Ripensò al fisico sodo che la avvolgeva, e alla camicia aderente che aveva prima che entrasse in bagno. Hermione prese la sua decisione. Finì di farsi la doccia, e uscì nuda. Severus, alzò gli occhi, e rimase quasi a bocca aperta. Di donne, nella sua vita, ne aveva viste tante. Le streghe da quattro soldi, che si concedevano ai mangiamorte. Ma nessuna era bella come Hermione. Nessuna aveva una pelle così bella e rosa. Non aveva un seno grande, ma era bello. I capezzoli, erano coperti dai capelli bagnati che le arrivavano all’ombelico. Ma sotto, sotto non aveva nulla. la vide avanzare verso di lui, che chiuse il libro e lo appoggiò per terra. Aveva dei fianchi perfetti. Era perfetta. Aveva le guancie rosse, forse per la vergogna. Hermione, prese dall’armadio una camicia, e la indossò. Lui impazzì. Con passo spedito, arrivò verso di lei, e appoggiando le mani all’armadio, la intrappolò. Si fissarono, il lungo naso del professore, toccava quasi, la fronte di lei. Hermione rimase con lo sguardo fermo sugli occhi del professore. Si sentiva donna. Sentiva l’effetto che aveva sull’uomo. Il respiro era più accellerato e aveva uno sguardo famelico. Di desiderio.
Le prese il mento, e la baciò, appoggiandosi completamente al corpo nudo della ragazza. Scese con la mano, e delicatamnte le sfiorò un seno, arrivando fino al fianco. Lei poteva sentire l’eccitazione dell’uomo che premeva sul suo ventre. Era un bacio carico di passione. Una passione bruciante. Lei infilò le mani tra i lunghi capelli di Severus, e con una gamba avvolse il fianco di Piton. L’uomo, quasi ringhiò mordendole il collo delicatamente. La voleva. Voleva farla sua. Così la prese, e la appoggiò sul letto. Lei sorrise maliziosamente, e accarezzando tutto il petto, incredibilmente liscio e muscoloso di Piton, arrivò alla cintura dei pantaloni, che slacciò, e fece calare. Lui intanto la stava assaporando. Hermione, insieme ai pantaloni, tirò giù anche le mutande dell’uomo, lasciandolo nudo. E lo trovò bellissimo. Piton, dal collo, scese al seno, che prese con desiderio. La voleva talmente tanto, che avrebbe voluto essere più violento. Ma la ragazza si meritava un trattamento migliore. Scese, dando piccoli baci ad ogni centimetro della pancia piatta di quell’incredibile ragazza. Scendendo sempre più in basso, arrivando a baciare la parte più intima della ragazza. Accarezzandola con la lingua. Sentiva il piacere della ragazza, il suo corpo tremare. Sussurrava il suo nome. E questo lo fece impazzire. Con uno sguardo truce, la fissò per un secondo, e poi entrò dentro di lei, abbracciandola, e spingendo, prima delicatamente, poi più forte. Non  lo aveva mai fatto così. Non era mai stato così coinvolto. Eccetto, i pomeriggi passati con la sua Lily. Pensando alla madre di Harry, fu preso da uno scatto di rabbia, e smise di fare l’amore con la sua alunna. Ancora affannato, le diede un bacio sul naso. Rimase impietrita.
<< Scusa Hermione. Non posso. >> scese dal letto, e si infilò i pantaloni. E si buttò sulla poltrona, prendendosi il volto con le mani. Cosa gli veniva in mente? Lui era un professore. Aveva diversi anni più di quella ragazza. Maledizione, ma cosa mi passa per la testa?? Sto impazzendo. L’uomo continuava a fare no con la testa. Hermione, non sapeva cosa fare. Però la pelle le bruciò, quando il professore, se ne andò, lasciandola da sola, la pelle le bruciò. Si mise un aio di mutande e la camicia, erano quasi le cinque del mattino.
<< Severus… >> La voce della ragazza era dolce. Quanto lei. Lui lo sapeva, e quando lo chiamò, alzò il viso verso la donna che gli parlava. La accolse tra le sue braccia.
<< Mi dispiace Hermione, ma devi capire che per me non è semplice. Non voglio che ti leghi a me, non sono una persona adatta. Non sono la persona adatta per nessuno. >>
<< Lo so che pensi a Lily. Lo so che pensi agli anni che hai passato a stare male. >> Hermione prese il braccio destro del professore, dove era ancora impresso il marchio nero. E lo accarezzò.
<< Non credevo di trovarmi in questa situazione. Con il mio professore di Pozioni. A letto, con il mio professore di Pozioni. Ma ho sempre provato ammirazione nei tuoi confronti, anche se è un po’ burbero, e mi ha spesso trattata male. >>
<< Hermione, non posso. Non avrei dovuto. >>
Hermione si staccò.
<< Te ne sei pentito? Cioè, le cose si fanno in due Severus. Io, io sono una stupida. >>
La ragazza si alzò dalle gambe di Piton e si vestì in fretta e furia, senza che Severus la guardasse. Si smaterializzò, e ricomparve vicino al suo letto. Legò i capelli, si diede una rinfrescata per togliersi l’odore del sesso, l’odore del professore, e si mise a letto. Tirò le somme, e si rese conto che quell’anno stava andando proprio male, al di fuori del rendimento scolastico.
Era stata davvero bene con Severus, in quel momento di passione condiviso, quell’uomo l’aveva fatta sentire una donna. Una donna capace di seudrre. Ma cosa stava facendo? Prima con Draco, e poi con Piton! Anche se con Draco non aveva fatto nula oltre a qualche bacio rubato. Doveva chiarirsi le idee. Doveva parlare con qualcuno, ma Ginny l’avrebbe capita? In quel momento si sentiva sola più che mai.
Si infilò le mani tra i capelli, e si addormentò.
Sognò di essere ancora a letto con Severus, lui la stava prendendo da dietro, la stava facendo sua. Facevano l’amore, ma era carico di passione, desiderio. Lei urlava dal piacere, ma non erano da soli. C’era anche Draco, che si svestì, e si avvicinò ad Hermione, baciandola e toccandole il seno mentre Severus continuava a spingere. Poi Hermione inizò piano a baciare il membro di Draco, leccava dolcemente la punta. Poi lo avvolse completamente, succhiandolo, ed Hermione stessa provava piacere sentendo il piacere di Draco. Severus, arrivato quasi al culmine, si spostò, e scansando via Draco, portò il suo membro alla soffice bocca della ragazza, raggiungendo così l’orgasmo, e innondando la bocca e le labbra della ragazza con il suo sperma. Draco intanto, aveva preso il posto di Severus, e stava scopando Hermione come non aveva mai fatto con nessuno. Diede un’ultima spinta e poi venne sul seno di lei.
Hermione si sveglio, sudata con il fiatone, rendendosi conto che era bagnata. Era eccitata. Scosse la testa, e guardò l’orologio. Era mezzogiorno passato, e lei era in ritardo per la partita di Quiddich. I suoi amici, oggi avrebbero giocato con le serpi.

Hermione e ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora