Hermione, aveva lasciato Draco, alla stazione di Kings Cross con un bacio morbido sulle labbra, davanti alle facce incredule di tutti i suoi amici, e degli amici di Draco. Ma ora come ora non importava a nessuno dei due cos'era successo.
E ora erano tutti alla Tana.
Si erano tutti rassegnati al fatto che ormai Hermione avesse deciso di riprovarci con Draco, Ginny era in completo disaccordo. Ma Hermione sapeva di fare la cosa giusta, sapeva quello che provava Draco.
La notte di Natale, dopo gli auguri e i regali, Hermione si smaterializzò, presentandosi fuori dai cancelli di Villa Malfoy. Come da appuntamento con Draco, che con un gesto della bacchetta aprì cancelli. Ad Hermione si rizzarono i capelli, alla vista di quella casa. Non aveva ricordi felici, ma era completamente diversa. La porta era sovrastata da due imponenti alberi di Natale, addobbati a dovere.
Le porse l braccio, invitandola a prenderla sotto braccio, ed entrarono nella casa.
Se gli alberi l'avevano stupita, l'interno l'aveva sconvolta. Era completamente diversa, più calda e accogliente, con colori meno deprimente e decisamente addobbata a festa. Con colori luminosi.
<< Stupita? >>
<< L'ultima volta che sono stata qui, non è stato sicuro un giorno felice. >>
<< Già, mia zia. E tutto il resto. Mi dispiace piccola. >>
<< Draco, è passato. Tutto. >>
Lui le sorrise benevolo, e la accolse a dovere in casa. La madre di Draco, era nell'enomrme salone, che sorseggiava del liquore, in un bichhere basso e largo. Lo sguardo fisso, e incantato sull'enorme camino acceso, che illuminava tutto la stanza.
Draco s schiarì la voce, richiamando l'attenzione della donna, che si voltò e con un enorme sorriso accolse Hermione.
<< Oh cara! Draco mi ha parlato davvero molto di te. Lieta di conosc.. di rivederti. Anche se la prima volta non è stata un bell'incontro. >>
<< Buona sera signora Black, e auguri. >>
<< Hermione, fuori dalla scuola la puoi chiamare anche Narcissa. >>
Hermione lo guardò, e poi si spostò sul viso della donna che sorrideva.
<< Narcissa. >>
<< Ragazzi, volete qualcosa da bere? Magari una cioccolata? >>
<< Mamma, per me del Brandy. >>
<< Per me una burrobirra. Se è possibile, con lo zenzero. >>
Si accomodarono tutti e tre, sull'enorme divano. Lì era tutto enorme, e luminoso e accogliente. Non c'erano più le stanze vuote e cupe che si ricordava, ma bensì, locali ben arredati, con gusto.
Dopo qualche minuto, apparve un elfo ben vestito e pulito, con in mano il Brandy e la burrobirra. Rimasero in compagnia della madre per quasi mezz'ora, poi lei si congedò, facendo di nuovo gli auguri alla ragazza. Lasciando così da soli i due giovani.
<< Tua madre è molto dolce. >>
<< Sono contento che ora sia felice, finalmente. In casa non c'è più nulla che riguardi mio padre. E lei ora vive in armonia con se stessa. >>
<< Casa tua è decisamente, colossale. >>
<< Si bhè. Megalomania dei Malfoy. >>
Risero insieme della battuta del ragazzo.
<< Vuoi andare a dormire? Ho fatto preparare una stanza per te. >>
Hermione rimase un po' delusa dal fatto che Draco volesse dormire separato da lei.
<< Stavo scherzando! Secondo te, passo la notte di Natale senza di te? >>
<< TU!! BRUTTO... mmpff >>
Draco, soppresse gli insulti della ragazza con un bacio, un bacio che si fece sempre più caloroso, senza staccarsi dalle labbra della ragazza, che sapevano di zenzero, la prese in braccio, e senza staccarle gli occhi di dosso, salirono al piano superiore, entrando nella camera di Draco. Era simile alla camera che aveva ad Hogwarts, ma questa volta, il letto era ancora più grande di un normale letto matrimoniale.
Le coperte erano in raso bianco e argento, con le cuciture rosse. Anche i drappeggi del baldacchino erano rossi bordeaux. Il camino, decisamente più piccolo di quello che c'era nel salone era accesso con delle fiamme scoppiettanti.
<< Dietro quella porta c'è il bagno. >>
<< E tu la chiami porta quella? È un portone a due ante Draco. >>
Draco non commentò e spinse la ragazza al centro della stanza, dove poteva guardarsi meglio in giro.
Si tolse le scarpe, e le appoggiò vicino ad un'enorme comò.
Come nella stanza di Hogwarts, il pavimento era ricoperto da pregiati tappeti, ma invece di un marmo verde, era parquet di bianco spino. Esplorò la stanza, e poi si diresse verso il bagno, chiudendosi la porta alle spalle. Il bagno era grande quasi quanto la stanza. C'era un'enorme doccia da una parte e dall'altra una vasca dove ci si poteva tranquillamente stare in quattro. Con gli sbocchi per l'acqua a fontana, simili a quelli del bagno dei prefetti. Era tutto pareti e pavimento erano in marmo bianco, a differenza degli accessori che erano neri e argento.
Si guardò allo specchio, e vide un Hermione un po' sconvolta. Un Hermione che alla voce di Draco che con la testa faceva capolino dalla porta sussultò.
<< Ti va di farti un bagno? >>
<< Si certo. >>
Draco le sorrise, e uscì dal bagno, con l'intento di andarsi a svestire.
Hermione, con le mani tremanti, accese i rubinetti, e come previsto da diversi rubinetti uscirono diversi tipi di acqua con diversi tipi di sapone, che in fretta riempirono la vasca. Si svestì completamente, e si immerse fino alle spalle, lasciando cadere i capelli sulle spalle. Chiuse gli occhi, rilassandosi, e poi sentì la porta chiudersi e dei piedi nudi camminare fino a lì.
Come una stupida si vergognava. Non osava aprire gli occhi, consapevole che Draco era nudo.
Ma cosa le stava succedendo? Si vergognava.
Sentì le onde infrangersi, segno che anche Draco ora era nella vasca.
<< Nox >>
Erano al buio, ma dal fondo della vasca arrivava una luce verde. Che illuminava lievemente i corpi e i volti dei ragazzi.
<< Davvero rilassante. >>
<< Parecchio. >>
Draco, che era dall'altra parte della vasca, si alzò, lasciando scoperto tutto il petto, l'acqua gli arrivava appena sotto la vita. Aveva un fisico perfetto. Liscio, con la pelle diafana. Illuminata da quel raggio verde.
Spostò la ragazza e la appoggiò al suo petto, e rimasero seuduti sulla pietra per un po'.
<< Grazie Hermione. >>
<< Di cosa Draco? >>
<< Bhè, hai accettato di venire qui, e di passare la vigilia con me. >>
<< Lo faccio volentieri. >>
<< Sicura? Non vorrei ti sentissi a disagio. Voglio che sia tutto perfetto Herm. >>
Hermione, si girò, lasciando scoperti i seni. Draco, li guardò per un nano secondo e poi rivolse le sue attenzioni al volto della ragazza. Era rosso più che mai, consapevole, che la ragazza, seduta sulle gambe di lui, poteva avvertire l'eccitazione.
<< Malfoy. Zitto e baciami. >>
<< Ai suoi ordini prefetto >>
Lui, la prese appena sotto il seno, e la tirò a se, baciandola. Le labbra, il lobo, il collo, le spalle. Era tutto perfetto. Lui scese lentamente con le mani, andando ad accarezzarle tutta la colonna vertebrale e scendendo sino alle natiche. Accarezzandola dolcemente. Lentamente si avvicinò all'interno cosca, azzardando ad accarezzare, dove Hermione era già calda. Sentire che lei era eccitata al suo tocco, lo fece andare giù di testa, così, la prese e la sistemò meglio su di lui, in modo che il suo membro andasse a toccare, il punto più caldo di Hermione. che al contatto gemette piano.
Si desideravano.
Si volevano assaporare fino in fondo.
Uscirono dalla vasca, e baciandosi con una passione sconfinata, barcollarono fino a letto, dove Hermione spinse Draco, che atterrò soffice e soddisfatto dalla situazione. Lei, mordendosi un labbro, salì a gattoni sul letto, sopra Draco che se la stava mangiando con gli occhi. Lui affondò le mani nella folta chioma riccia della ragazza, attirandola a se.
<< Sei perfetta Granger >> era un sussurro di piacere il suo.
Le prese i fianchi, e la buttò dall'altra parte del letto, e le salì sopra. La sovrastava con il suo metro e novanta di altezza. E lei era sempre più vogliosa di sentire il corpo caldo del Serpeverde sopra il suo.
Draco, prese in mano il suo membro e con quello, accarezzo dolcemente il bocciolo di Hermione che era caldo ed eccitato più che mai. La sensazione che prese il corpo di Draco, fu così grande, che non resistette un secondo di più, e la penetrò, delicatamente ma allo stesso tempo carico di passione. Lui gemette, rocamente. Era fantastico.
Lei allargò ancora le gambe, avvolgendo i fianchi di lui che si muovevano ritmicamente prima delicatamente e poi sempre con più vigore. Lei era eccitatissima, e a stento tratteneva i gemiti, che si facevano sempre più forti e frequenti, insieme a quelli di Draco, che raggiunse l'apice. In quel momento Hermione accolse fra le labbra il membro del ragazzo, e leccandolo avidamente sentì che il piacere di Draco le inondò la bocca, le labbra.
Lo sentiva tremare dal piacere. Fece in tempo solo a passarsi il dorso della mano sulle labbra, che Draco, la fece tuffare tra la moltitudine di cuscini, e la riempì di baci, che partirono dalle labbra fino ad arrivare in mezzo alle gambe, dove prese ad accarezzare delicamente con la lingua. Lei raggiunse il piacere in poco tempo, e tremando, sollevò il viso di Draco, che era soddisfatto più che mai.
Aveva fatto l'amore con la persona che amava, ed era stato speciale. La amava, decisamente.
Si guardarono per lunghi istanti negli occhi. Quelli di lui, di ghiaccio, quelli della ragazza di un caloroso color nocciola.
<< Buon Natale Herm. >>
<< Buon Natale Draco. >>
Si misero sotto le coperte, e rimasero nudi, abbracciati l'una all'altro.
E rimasero così, per tutta la notte, fino alla mattina tardi.
Fino a che un leggero spiraglio di luce, non passò attraverso le pesanti tende rosse, illuminando il seno scoperto della ragazza che dormiva beata, lasciando il povero Draco, sull'orlo. Ma lui era sveglio, che si dedicava all'osservazione della ragazza che sognava nel suo letto. La sua Hermione. Disegnava delicati ghirigori sull'avambraccio della ragazza, fino a che, non si svegliò piano piano, stropicciandosi gli occhi.
<< Ehi, buongiorno principessa. >>
Le schioccò un bacio, tra le labbra e la guancia, aspettando che si svegliasse del tutto.
Era tutto perfetto, e lui non faceva altro che ripeterselo.
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Hermione e ...
FantasyPremessa: Questa storia non è mia ma di Halfblood394 che ha deciso di abbandonare wattpad, per quel che ho capito io perché molti la insultavano nei commenti per la tipologia della storia nonostante nessuno di loro non conoscevano lei non conoscendo...