La nuova professoressa di Pozioni

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Hermione era ferma sulla porta dell'infermeria, che cercava di capire le parole delle due donne. Non poteva farsi vedere lì. Si nascose dietro una delle tante tende che separavano i letti. E attese.
Rimase lì una buona mezz'ora, rima che Madama Chips finisse di fare i suoi controlli al professore. Poi se ne andò in religioso silenzio, spegnendo la luce, e chiudendo la porta. Per qualche ora sarebbe stata tranquilla vicino a Severus. L'unica luce che c'era era quella che filtrava attraverso le grandi finestre di vetro, che illuminavano lievemente l'enorme salone dov'era allestita l'infermeria. Quello dove stava il professore, era illuminato in pieno dalla luna. Non occorreva nessuna bacchetta per illuminare la stanza.
Hermione, appellò una sedia, che arrivò silenziosa vicino al letto. Si sedette ed osservò l'uomo. Era pallido, più del solito. Le labbra viola, storte in un espressione di dolore. Addosso aveva la solita camicia bianca, ma senza giacca. Probabilmente Madama Chips gliel'aveva levata.
Gli passò una mano sulla fronte, liscia e asciutta. Sentiva il bisogno di stargli vicino. Doveva farlo. Per lui, per l'affetto che provava. Rimase li a guardarlo, lo guardava respirare. Aveva un respiro lento e corto, e ogni tanto, sul viso gli si dipingeva un'espressione contrita.
Gli prese la mano. << Severus. >> Era un sussurro il suo. All'improvviso, una grande rabbia la impossessò. Doveva scoprire chi era stato, chi aveva fatto del male a Piton? E per cosa?
<< Severus, io scoprirò chi è stato. Lo farò per te. Lo farò per noi. >>
La ragazza, rimase vicino a lui fino alle prime luci del mattino. Poi andò nel dormitorio, si rilassò sotto il getto bollente, e poi scese insieme a Neville per far colazione. Ovviamente Ron ed Harry erano in ritardo. Hermione era troppo tesa per mangiare qualcosa, bevve mezzo bicchiere di succo di zucca, e poi si avviò verso l'aula di Trasfigurazione. La McGranitt, amava talmente tanto la sua materia, che pur essendo preside, volle continuare ad insegnare.
Le ore della mattina, trascorsero veloci, e grazie agli interventi di Hermione, quel giorno Grifondoro, acquistò ben cinquanta punti. Dopo pranzo, non avevano lezione, il loro professore di Pozioni, non c'era. Hermione si rabbuiò. Nessuno sapeva che era stata tutta la notte vicino a lui. E nessuno avrebbe dovuto saperlo. Si diresse in biblioteca, e prese un libro di Pozioni Oscure: "De Potetntissimis Potionibus" , che trovò nella sezione proibita. Cercava qualche veleno, che potesse avere conseguenze simili, e sintomi come quelli che presentava il suo professore. Veleni, ma tutti con sintomi diversi. Poi, ripensò ad una lezione del sesto anno. Pozioni, i ragazzi, per guadagnarsi una boccetta di Felix Felicis, dovevano preparare un perfetto distillato di morte vivente.
<< Artemisia >> Hermione pensò ad alta voce. E poi ricordò che ieri, in mano a Madama Chips c'era una scatola di Bezoar. Ora, le restava da capire chi poteva essere stato. Un professore? Uno studente? Ma come?
Si fece mille domande, non trovando nessuna risposta, tornando sempre allo stesso ragionamento: bevande e pietanze, arrivavano sempre dalla cucina. E la cucina era presidiata dagli elfi. Dopo cena, sarebbe stata la. Per indagare e chiedere agli elfi se c'era stato qualcuno o era successo qualcosa di strano. Uscì dalla biblioteca, tenendo lo sguardo basso. E andò a scontrarsi con Millicent Bustrot. Che la scansò con una spallata, seguita dalle risate di Pansy Parkinson. Continuava a pensare come Draco potesse essere finita a letto con lei. Era così brutta! E ripensò al filtro d'amore. Forse diceva la verità, ma sta di fatto che non avrebbe dovuto obbligarla a baciarlo, e cercare di catturarla. Non avrebbe dovuto schiantare Harry.
Continuò per la sua strada senza fare una piega, non le fregava proprio niente di quelle due serpi. Voleva risolvere al più presto questo mistero. Era ancora presto per andare nelle cucine del castello, così, andò con Luna e Neville al campo di Quiddich, e lì, si confidò con Neville. Era un ragazzo discreto,e non avrebbe detto niente a nessuno.
<< Neville, posso parlarti un secondo? >>
<< Si certo! >>
Si spostarono a qualche metro lontani da Luna che era assorta nella lettura de "Il Cavillo".
<< Neville, penso di avere una relazione con Piton. >> lo disse talmente in fretta che Neville non riuscì bene a capire tutta la frase, ma collegò, la parola relazione al nome Piton. E quasi gli venne un colpo.
<< Tu cosa? Con chi? >> alzò la voce.
<< SSSH!!! Neville, lo sai solo tu. Più avanti lo dirò anche agli altri. Ma promettimi che sarai discreto. >>
<< Certo Hermione, ma è un tuo professore, non puoi intrattenere nessun tipo di relazione extra scolastica con un professore. E poi, per Dio, è Piton. >>
<< Lo so Neville, lo so. Ma non è come credi, e poi lo hanno visto tutti che è cambiato dopo la guerra. È migliorato. >>
<< Con me no di sicuro! >> il ragazzo, ci scherzava su.
<< Grazie Neville. >>
<< Per cosa? Ho solo ascoltato. Ma ti prego non fare cavolate. Potresti essere espulsa e lui licenziato e bandito dal castello. >>
<< Lo so, infatti lo voglio tenere nascosto il più possibile, ma ne ho parlato a te perché ho bisogno del tuo aiuto. Sei un asso in Erbologia, e mi serve una tua consulenza. >>
<< Ti riferisci all'avvelenamento di Piton vero? Penso sia Artemisia. Perché, appena bevuto un goccio, è caduto addosso alla McGranitt, in preda a delle convulsioni. La Sprite, aveva un Bezoar, a portata di mano, ma Piton non si è ripreso. Non ha avuto convulsioni, ma è rimasto incosciente. Come se dormisse. >>
<< Si, sono andata in biblioteca e ho letto sull'argomento. Penso anche io che sia Artemisia. Forse troppo potente, non lo so. Ma voglio cercare di scoprire chi sia stato a mettere dell'artemisia, nel calice di Severus. >>
<< Severus? >> Neville si mise a ridere. Fu seguito subito da Hermione.
<< E quindi con il professore di Pozioni eh? >>
<< Si bhè, lui.. è fantastico! >>
<< Sei innamorata? >>
<< Non lo so. >>
La chiacchierata fu interrotta da Luna, che si avvicinò e scherzo sul fatto che Hermione volesse portarle via Neville.
Finito l'allenamento, andarono in sala comune. Harry e Ron, dovevano copiare i compiti da Hermione. E Dean, doveva farsi spiegare da Ginny, alcune cose di Trasfigurazione. Harry, più che studiare, teneva sotto stretto controllo i due. E quando Ginny, per spiegare dei passaggi a Dean gli doveva mettere le mani sulle braccia, Harry stringeva il pugno talmente forte da diventargli le nocche bianche. Quella sera, le avrebbe sicuramente fatto una scenata di gelosia, per poi fare pace nel letto di Ginny.
Hermione era invidiosa. Loro potevano essere liberi di amarsi, di stare insieme, di litigare, di fare l'amore. Lei invece, doveva nascondersi, e ora aspettare che l'uomo che le piaceva guarisse.
Hermione e i suoi amici, entrarono in sala grande e rimasero tutti e sei pietrificati. Al posto di Piton c'era Narcissa Black. Era separata da Lucious dopo la guerra. Lui era finito ad Azkaban e lei, era stata processata e ritenuta innocente, per buona causa. Aveva mentito a Voldemort, dicendo che Harry era morto.
Il gruppo di amici si riprese e andarono a sedersi al solito posto. E rimasero in silenzio. Eccetto Ron che come sempre sussurrava " Miseriaccia ".
La preside si avvicinò al leggio, e le ali del gufo si aprirono, richiamando tutti gli studenti al silenzio.
<< Volevo annunciarvi la presa in carico al posto del professor Piton, di Narcissa Black. Che insegnerà Pozioni, fino alla completa ripresa del nostro professore. >>
Narcissa si alzò, facendo un lieve inchino con il capo. Era una donna bellissima, ma era pur sempre stata una mangiamorte. Ma anche Severus lo era.
<< Nella speranza che la accogliate come dovere, vi lascio alla cena >>
La preside, con un gesto della mano, fece apparire su i cinque tavoli pietanze di ogni tipo. E tutti, quella sera, non fecero altro che parlare della nuova insegnante di Pozioni. Chi era a favore, ovviamente tutta la tavolata dei Serpeverde che guardava Draco come un dio. E chi era contro, perché intimorito, tutti gli altri tavoli, eccetto Harry, Ron e gli altri, che sapevano veramente come stavano le cose. Anche se restava sempre una Black, la sorella di quella pazza di Bellatrix, che era stata uccisa da Molly mesi prima.
Dopo cena i ragazzi si ritrovarono tutti nella sala comune, dove rimasero a mangiare caramelle, e bere cioccolata calda.
L'inverno era alle porte.

Hermione e ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora