Hermione, impegnata negli studi, e distratta dagli amici che la aiutavano a lasciarsi alle spalle Piton. Riuscì a concentrarsi, e dimenticarsi quasi completamente del professore.
Mancavano due giorni alle vacanze di Natale, ed era passato più di un mese da quella sera in cui Hermione, aveva visto la madre di Draco vicino a Piton, e non aveva ancora preso il coraggio di parlargli.
Lui la osservava spesso da lontano, e ogni volta si rammaricava per come si era comportato settimane prima. La spiava quando studiava in biblioteca, la studiava di sottecchi quando erano insieme a Pozioni, e tutte le partite dei Serpeverde finivano male, si distraeva spesso alla vista di quel sorriso.
Il giovane Serpeverde, non si dava pace, voleva chiedere scusa alla ragazza, voleva farsi perdonare, ma era sempre bloccato dagli sguardi che gli lanciava Ginny. In realtà si sentiva uno stupido a farsi bloccare da una Grifondoro, più piccola di lui, e per giunta una Weasley. Ma sapeva che se si fosse messo contro di lei, sarebbe andato contro a Potter. Non gli conveniva.
<< Draco. >>
<< Ciao mamma. >>
Madre e figlio si abbracciarono.
<< Cosa ti turba? Sono settimane che ti vedo sovrappensiero. >>
<< Credo di essere innamorato. Anche se non riesco a trovarlo possibile. >>
<< Perché? È una cosa così bella l’amore. >> In quel momento pensava all’amore che provava da molti anni per Severus.
<< Perché non è ricambiato. All’inizio andava tutto bene, ed era quasi mia. Poi quella strega da quattro soldi delle Bulstrot, mi ha rifilato un filtro d’amore e la ragazza che amo è venuta a sapere che me la sono scopata. >>
<< Draco! >>
<< Mamma dai, cosa pensavi che facessi quando uscivo con papà? >>
<< Si giusto. Ma fa effetto sentirselo dire. >>
<< Amavi papà? >> Draco aveva appena toccato un tasto dolente. Ma era corretto che confessasse come stavano le cose. Tralasciando ovviamente la storia di Severus.
<< No Draco, non lo amavo. Lo amavo quando mi rifilava filtri d’amore ancora quando eravamo ad Hogwarts. Ma non l’ho mai amato. Per me era il padre di mio figlio. >>
Draco rimase sconvolto, ma guardo la madre in attesa di altre informazioni.
<< Vedi Draco, se non ci fossi stato tu, non avrei mai continuato la relazione con tuo padre. Già al settimo anno di scuola volevo lasciarlo. Ma mi ha obbligata, mi ha minacciata. Me e la persona che amavo vermente. >>
<< Continua. >>
<< La mia famiglia era ovviamente felice che mi sposassi con lui, e quindi l’ho fatto anche per la mia famiglia. Anche se odiavo terribilmente la filosofia dei Black. La filosofia di tuo padre, e la filosofia che hai sostenuto per anni. >>
Narcissa sapeva che Severus era un mezzosangue, sapeva che suo padre era babbano, ma non le era mai interessato. Non condivideva le idee della sua famiglia ne dei Malfoy.
<< E come mai sono nato io? >>
<< Una sera, la stessa sera del nostro matrimonio, io mi ero appartata nella mia stanza. Da sola, come ogni sera. Avevo resistito fino al giorno del matrimonio, usando proprio questa scusa per non concedermi a tuo padre. Poi quella notte successe l’inevitabile. >>
Gli occhi della donna divennero come assenti, rivivendo quell’incubo.
(Ero nella mia stanza, l’unica stanza della grande villa in cui potevo stare da sola. Pensare a Severus. Speravo di andare a dormire, e svegliarmi con la consapevolezza di essermi sposata con lui, non con quel grandissimo bastardo di Lucious. Avevo accontentato la mia famiglia, avevo protetto me e Severus dall’uomo che avevo appena sposato. Non ero felice. Non era questa la vita che volevo.
Passavo la spazzola sui capelli, sentendo le lacrime silenziose bruciarmi sulle guance. Mi alzai, e mi misi nel letto. Sperando di non essere chiamata da Lucious, che tanto attendeva quella notte.
Poi, la porta si aprì.
<< Lucious! >>
Mi puntò la bacchetta << Silencio >>.
Non riuscivo più a parlare, ma gli occhi dicevano tutto. Sapevo quello che stava per succedere, e non potei fare a meno di scendere dal letto e cercare la mia bacchetta, che mi fu subito tolta con un incantesimo. Scoppiai in lacrime sempre nel mio più completo silenzio.
<< Mi sei sfuggita per tutto questo tempo, ma ora basta. Sei mia moglie, e ho diritto di farti mia in tutti i sensi. Incarceramus! >>
Delle catene, mi legarono i polsi al letto. Cercai in tutti i modi di divincolarmi senza successo. Lucious, si era svestito, rimanendo nudo. Aveva un fisico scolpito, ma a me non interessava, non volevo vederlo mentre si avvicinava. Mentre abusava di me. Chiusi gli occhi, ma non servì a nulla. Sentivo tutto.
Sentivo quando mi aveva strappato la veste, quando mi aveva tolto l’impossibile, lasciandomi nuda, impotente. Aspettai un momento, sentivo silenzio intorno a me, e aprii gli occhi. Lucious, mi stava osservando. Aveva uno sguardo famelico, finche non mi prese, pensando solo al suo piacere, fregandosene del male che provavo mentre mi picchiava, mi teneva la testa obbligandomi a succhiare il suo membro. Mentre mi penetrava, e scopava più e più volte. Venendomi dentro.
Sentivo tutto, e senza poter dire parola, le lacrime scendevano, per il dolore, per la sconfitta, per l’umiliazione della sottomissione. Per tutto.
Riaprii gli occhi solo quando sentii la porta sbattere, e mi che potevo muovere le braccia. Rimasi ferma così a guardare le tende del baldacchino per istanti che mi sembrarono eterni. Non avevo il coraggio di guardare il mio corpo. Provavo dolore in ogni singolo centimetro del mio corpo. Mi aveva picchiata e presa con forza. Sentivo il sangue uscire dal labbro inferiore che mi aveva morso, e lacerato con uno schiaffo.
Presi coraggio e mi guardai, tra le mie gambe c’era del sangue, segno che avevo perso la verginità, con un uomo che non meritava da me neanche uno sguardo. Le gambe erano piene di lividi, come i seni, le braccia, e la faccia.
Mi raggomitolai, sapendo che quella non sarebbe stata l’ultima notte, ma la prima di tante. )
Draco, vide la madre scoppiare in lacrime, e sprofondare sulla poltrona.
<< Mamma cosa ti ha fatto papà? >>
<< Mi ha violentata, per tutti questi anni, mi ha obbligata a concedermi a lui. Tu sei stato concepito la notte del matrimonio. >>
Draco era sconvolto. Stringeva la mascella, con le lacrime agli occhi. Si inginocchiò di fronte alla madre, appoggiando la testa sul suo grembo.
<< Mi dispiace mamma. >>
<< Draco, non dispiacerti. Tu se stato l’unica ragione della mia vita. E lo sei ancora. Sei mio figlio, e ti amo anche se sei anche figlio di Lucious. >>
Rimasero così, per un po’, poi Draco si alzò ed uscì. Non sapeva veramente dove andare. Doveva sfogarsi. Non pensare alle parole della madre. Ma era tardi, lo era anche per un prefetto. Ma certo. Hermione forse era ancora in turno. Corse al terzo piano, e riuscì a fermare la ragazza poco prima che dicesse la parogazza si girò, la d’ordine al quadro della signora grassa.
<< Hermione! >>
La ragazza si girò trovando ai piedi delle scale un ragazzo, con l’aria affannata, appoggiato al corrimano delle scale.
<< Draco!! Che ci fai qui? Dovresti essere già nel tuo dormitorio. >>
<< Anche tu se è per questo. >>
Hermione non rispose, ma guardò prima Draco e poi il quadro, strappando un sorriso al giovane Serpeverde. Quando era arrabbiata era ancora più bella.
Hermione, dal canto suo, preferiva che Draco, girasse i tacchi e se ne tornasse sulle sue. Non aveva ancora preparato nessun discorso. Non sapeva come parlargli.
Così, facendo finta che la questione fosse finita lì, si avvicinò al quadrò ma a metà della parola d’ordine, fu interrotta dalla mano di Draco che le tappò la bocca.
<< DRACO! >>
<< Hermione, dai sono mesi che non mi degni di un saluto. >>
<< Lo so, ma solo un paio di settimane fa, mi è passata la rabbia per quello successo dietro la capanna di Hagrid. >>
Draco, appoggiò una mano sulla guancia di Hermione.
<< Dai vieni, parliamo un po’. Nessuno si accorgerà di noi. Nemmeno Gazza. >>
Draco, prese la mano di Hermione, e si smaterializzò insieme a lei, senza neanche aspettare un rifiuto della ragazza. Che durante il trasporto non si lamentò.
Era la volta buona per calmare le acque una volta per tutte.
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Hermione e ...
FantasyPremessa: Questa storia non è mia ma di Halfblood394 che ha deciso di abbandonare wattpad, per quel che ho capito io perché molti la insultavano nei commenti per la tipologia della storia nonostante nessuno di loro non conoscevano lei non conoscendo...