Il ballo (parte 2)

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Hermione e Draco, si girarono verso la persona che richiamò la loro attenzione.
Silenzio.
Ad Hermione si gelarono le vene, un brivido caldo le prese la spina dorsale e si paralizzò. Non poteva essere.
Draco si illuminò una volta realizzato di chi si trattava.
<< Professor Piton! L’hanno dimesso! >>
<< Certo Draco, altrimenti non sarei qui. Ora, se non le dispiace. >>
Porse la mano ad Hermione. Lei accettò, con mano tremante. Era un lento.
<< A dopo piccola. >> ammiccò il giovane che si diresse dalla madre, invitandola per un ballo madre e figlio.
Hermione, non aveva il coraggio di guardarlo in faccia, guardava oltre la spalla dell’uomo che la stava portando con una grazia sovraumana.
<< Cosa succede? Ora non parli? >> Severus aveva la voce come il ghiaccio, anche se la facciata era zuccherina, peggio della Umbridge.
<< Non mi aspettavo il tuo arrivo. >> Hermione era fredda quanto l’uomo con cui danzava.
<< E io non mi aspettavo che tu fossi qui, con Draco per di più. >>
<< Geloso? >>
Piton non rispose, facendo finta di non aver sentito la domanda della ragazza.
Fece volteggiare la ragazza, e dando nell’occhio il meno possibile, uscirono dalla sala. Hermione si ritrovò con le spalle al muro. Bloccata da Severus che la guardava come se volesse cruciarla sul momento.
<< Si. >>
<< Si cosa? >>
<< Sono geloso. Ero geloso quando ad ottobre ti vedevo con lui, ero infuriato quando ti aveva attaccata insieme a Potter dietro la capanna di Hagrid. Ti avevo raccomandato di stargli lontano. E tu? Tu ti ci metti insieme. >>
Hermione aveva le lacrime agli occhi. Sensibile com’era, la sfuriata dell’uomo non le faceva per nulla bene.
<< Non comportarti da ragazzina. Mentre io ero moribondo su un letto, tu eri in giro a fartela con chissà chi! >>
La ragazza, diventò furiosa! Era livida di rabbia!
<< Mentre tu eri su un letto, io venivo a trovarti di nascosto, non dormendo. Standoti vicino tutta la notte. >>
Le lacrime presero a scendere senza neanche il permesso.
<< Allora cosa ci fai con MALFOY? >>
<< Una sera che stavo venendo da te, il mio posto era già occupato da Narcissa, che ti ha dichiarato il suo amore per te. Che ti ha dato lei il filtro d’amore la notte di Halloween. Che ha sbagliato un ingrediente e ha rischiato di ucciderti. Che ti ama dai tempi di Hogwarts. Che ti ha baciato! >>
Severus, cercò di dire qualcosa ma non riuscì a fare altro che boccheggiare davanti alla sfuriata della ragazza.
Hermione, non ottenendo alcuna risposta, scansò via Piton, che rimase immobile con le braccia sui fianchi e lo sguardo vitreo.
Prima di rientrare nel salone con un finto sorriso, si asciugò le lacrime e si ridesto, spazzolandosi il vestito.
Raggiunse Draco, che fortunatamente non si era reso conto di nulla, e che aveva appena finito di danzare con la madre.
<< Oh Hermione, ti stavo proprio venendo a cercare. >>
<< Bhè, ti ho trovato prima io >> sorrise bonaria la ragazza, nascondendo l’amarezza che la invadeva.
<< Vuoi ballare ancora? >>
<< Oh no, Draco, grazie. Sono stanca e non mi sento davvero più i piedi. >>
Draco, non le rispose. Le diete un bacio sui capelli, e poi andò da Nott, a qualche passo di distanza.
La serata, si concluse con augurio generale per il felice anno nuovo. Poi uno dopo l’altro tutti gli invitati si smaterializzarono appena usciti dalla porta. Tranne Piton, che rimase con Narcissa.
I due ragazzi, salirono silenziosi le scale, e si chiusero la porta alle spalle. Lasciando la madre di Draco e Severus davanti ad un camino acceso, e a una cioccolata calda.
Sotto lo sguardo incuriosito di Draco, Hermione silenziosa come non lo era mai stata, si tolse le scarpe e fece scivolare il vestito che appese.
Andò in bagno, pensando a Piton, a come mai era lì, senza che lei non sapesse nulla.
Sciolse i capelli, lasciando che le coprissero il seno, e poi andò di nuovo in camera, dove trovò Draco, già svestito che la aspettava sopra le coperte.
<< Sei bellissima Hermione. >>
Hermione arrossì, lusingata dal complimento, e si accoccolò sul petto liscio del ragazzo.
Lui la accarezzava delicatamente un braccio, e non ci volle molto prima che tutti e due si addormentassero.
Quella notte, lo sognò, lo sognò ancora sul letto dell’infermeria, con le labbra livide, e la pelle più diafana del solito.
Nel sogno, la bellezza di Narcissa era ancora più enfatizzata. E a differenza della realtà, quando lei dichiarò l’amore per l’uomo, lui rispose. Le disse di amarla come non aveva mai amato nessuna. Come non aveva amato mai neanche Lily.
Hermione si alzò di scatto, procurandosi un giramento di testa. Era completamente imperlata di sudore. Guardò verso Draco, che stava dormendo beato. Era così bello.
Si passò una mano sulla fronte, e optò per una doccia.
Guardò verso l’enorme pendolo che c’era in camera. Non erano neanche le quattro del mattino. Aveva una sensazione orribile. Come se il suo cuore fosse diventato pesante.
Soffiando andò sotto la doccia, e ci rimase per un tempo che le sembrò eterno.
Tornò a letto, e rimase a guardare il baldacchino, ragionando sulla discussione.
Forse non avrebbe dovuto dire quelle cose a Piton.
Forse, non si sarebbe dovuta rifugiare tra le braccia di Draco.
Ma lei stava bene con il ragazzo. La faceva sentire amata. La faceva sentire una donna. Non aveva più pensato veramente a Severus da quella sera nella stanza della serpe.
E allora perché quella sensazione?
Perché non smetteva di pensare al suo professore?
E ora? Come sarebbe stato il ritorno ad Hogwarts?
Hermione, esasperata si mise le mani fra i capelli. Spalancando gli occhi e scuotendo la testa.
Tutte queste preoccupazioni la stavo facendo impazzire.

Hermione e ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora