Cap 29: Draco, Mittente di lettere dolci per Harry

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Camminavo tra la neve, lasciando le mie impronte.

Non sentivo il freddo

All'improvviso mi imbattei

In una pianta di Agrifoglio.

Mi ricordai di una cosa che avevo letto tanti anni fa

Un bambino, giunto fino a Betlemme per regalare al neonato una corona di alloro, scoppiato in lacrime davanti alla grotta, convinto della indegnità del dono, lo vide mutare in una meravigliosa pianta verde brillante, tra le cui fronde gemmavano frutti rossi, nati dalle sue lacrime di disperazione. Da allora l'agrifoglio assumerà il significato di carità e affetto disinteressato verso amici e sconosciuti



Avevo pianto. Era poi arrivata un'altra lettera.



Giglio.

Si narra che Maria abbia scelto Giuseppe perché lo vide con un Giglio tra le mani.

Lily significa Giglio.

Simboleggia l'amore Sublime.

Sapendo questo non mi stupisco che tua madre abbia salvato te

Tu, destinatario di un amore, che forse incarni a tua volta.

Bambino prescelto.


Avevo pianto di nuovo. Queste erano missive anonime, non sapevo da dove venissero scritte e il destinatario non sembrava volersi svelare.



Ne parlai con i Dursley. Zio Vernon mi prese in giro dicendo che mi ero fatto delle ammiratrici, ma zia Petunia invece sembrava preoccupata. Temeva che qualche nemico volesse attirarmi in una trappola. Entrambi non avevano digerito quello che era successo nell'Ufficio Misteri e mi stavano più addosso che mai.

Quando arrivò ad un certo punto, Silente, a fare loro visita, fu sorprendente sentire zia Petunia ammettere davanti a tutti che detestava la magia perché da ragazzina aveva scritto a Silente, supplicandolo di ammetterla alla scuola e lui le aveva risposto gentilmente che non poteva perché lei non aveva poteri magici, dopodiché bevvero insieme a noi, dello squisito idromele.

Zio Vernon fece a Silente un mucchio di domande, a quanto pareva, era affascinato dal personaggio e fece anche un sacco di domande sulla scuola.




La cosa più sorprendente però, accadde quando conobbi Lumacorno. Lui mi chiese se conoscevo Sirius, buttando là che era al San Mungo in stato confusionale. Cominciai a lacrimare subito e Lumacorno capì di aver detto qualcosa di male.

"è il mio padrino." Risposi io.

Lui ne fu tremendamente mortificato, non smetteva più di scusarsi e Silente colse quell'occasione per ritornare dal bagno. Prima che andammo via, Lumacorno disse che accettava di venire a insegnare a Hogwarts.



Ritiro quello che ho detto. La cosa più sorprendente in realtà, accadde poco prima che Silente mi lasciò dai Weasley. Dopo avermi raccomandato di essere sincero con Hermione e Ron, a proposito della profezia, mi chiese se avevo capito chi era il poeta misterioso che mi mandava certe lettere colme di sentimento!

Io rimasi esterrefatto che Silente sapeva delle lettere, lui mi rispose che era per la mia sicurezza che si era preoccupato di controllare chi mi scriveva e mi disse che avevano capito che il mandante era Draco Malfoy.

Cominciai a protestare. Lui mi odiava, non avrebbe mai scritto qualcosa di così carino a me e se lo aveva davvero fatto, era per prendermi in giro! Silente mi disse di scavare più a fondo nelle apparenze. Draco era un ragazzo così solo e bisognoso d'amore, io dovevo stargli vicino, perché così c'erano buone speranze che non prendesse una cattiva strada.

Ancora frastornato, tentai di parlare della sua mano ferita, ma lui mi stoppò ancora.

"Sei proprio come Severus. Anche lui vuole continuare a parlare della mia mano. Si preoccupa molto. Sono fortunato ad averlo."

Arrossendo e con la sensazione di essermi perso qualcosa e cercando di non pensare all'immagine di Piton che si preoccupava per il preside, entrai assieme a lui dai Weasley.

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