Cap 4: I Dursley scoprono un nuovo mondo

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Sono ancora io, volevo avvisare tutti che a fine capitolo inserirò anche la terza storia parallela a questa, che parla della bromance tra i tre protagonisti: Harry, Ron e Hermione. Buona lettura: 



L'ultimo mese trascorso con i Dursley fu...strano.

I Dursley, appena tornai a casa, sembravano per la metà offesi a morte, per la metà preoccupati. Quando tornai, dovevano ancora cenare. Incredibilmente mi avevano aspettato e quando finalmente cenammo insieme, zia Petunia scoppiò a piangere in modo isterico, accusandomi di volergli far perdere anche un nipote, oltre ad aver perso anche una sorella!

Ci misi un po' a considerare che il nipote dovevo essere io!

Zia Petunia era preoccupata per me??

Zio Vernon mi fulminò con lo sguardo, quando la zia scappò nella loro stanza in lacrime. Mi guardò e sembrava che avesse gli occhi lucidi.

"Perché vuoi farci soffrire in questo modo, ragazzo?"

"Ma..io.."

"No. No! Noi ti abbiamo accolto..e tu.."

Non aveva detto altro.

Io ero stupefatto. Non sapevo come risolvere la situazione. Guardavo Dudley che sembrava ancora offeso con me.

"Mi dispiace per la coda.." ammisi sinceramente.

"Puoi togliermela.."? chiese un po' timidamente.

"Io non so come si fa.." dissi vergognandomi.

Dudley mi guardò come se fossi impazzito.

"Se non ci riesci..non sei un vero mago..e se non lo sei, mamma e papà potranno perdonarti." Disse con l'aria di una grande rivelazione.

"Temo che non funzioni proprio così, Dudley.." dissi, sospirando.



Dormii a malapena. L'adrenalina mi tenne sveglio tutta la notte, per cui affrontai il mattino – e gli zii – con aria spaventosa. Mi facevo paura da solo.

"Dobbiamo parlare." Dissi arrivando in cucina.

Vidi Zio Vernon trattenersi dal dire qualcosa, forse la solita lamentela sui capelli, ma si trattenne.

"Ascoltate, lo so che vi ho fatto tribulare da quando sono arrivato qui da voi..so di essere sempre stato strano e di avervi causato sempre problemi..ma se ero..se sono diverso, se sono un mago, non posso farci niente. È la mia natura."

"Non hai mai fatto niente..per combatterla. Nessuno..sforzo.." disse zia Petunia, tirando su col naso.

"Ho cercato sempre di insegnarti ad usare la testa, a pensare con razionalità, tu no, sempre con la testa tra le nuvole! Se c'era una qualche possibilità che ti passasse, in questo modo hai solo.." cominciò a sbraitare zio Vernon.

"Non avrebbe potuto mai passarmi! Sono nato così!" gridai anche io, arrabbiato per tanta ignoranza.

"Sono sciocchezze! Hai alimentato tu stesso questa cosa insana! Lo sai che quello che fai è contro natura eh? Lo sai? Lo sai che quelli come te, una volta li bruciavano, eh??"

Questo sembrò troppo anche per zia Petunia, che inaspettatamente si mise in mezzo.

"Vernon, basta così, adesso."

"ma Petunia...non vorrai mica acconsentire a mandarlo in quella scuola..in quel..manicomio..hai visto cos'hanno fatto a nostro figlio.."

"Se Harry è così...noi non possiamo farci niente.."

Non era proprio come un complimento, ma era la cosa più carina che le avessi mai sentito pronunciare dalla sua bocca.

"Grazie." Dissi. "Un'ultima cosa..il 1 settembre..ehm..devo essere a King's Cross..per andare..a Hogwarts.."

Mi fulminarono con lo sguardo, entrambi arrabbiati.

"Ti sembra il momento?" disse zia Petunia.

"Lo fai apposta per farci arrabbiare?" disse di rimando Vernon.

"Mi dispiace!" mi giustificai io. "Ma devo assolutamente partire il 1 settembre, per non perdere il treno. Dovete saperlo."

"E quando tornerai?" chiese zia Petunia.

Rimasi zitto per qualche secondo.

"Ragazzo, tua zia ti ha fatto una domanda." Disse zio Vernon.

"Io..resterò via per tutto l'anno.."

Silenzio.

"Ma..posso tornare..per le vacanze..se vorrete..o restare lì.." dissi mortificato.

"Domani ti accompagneremo a Londra." Disse zio Vernon, con uno strano tono, che sembrava dispiaciuto, mentre zia petunia mi guardava con una sorta di strano sguardo vacuo.

Erano davvero dispiaciuti?




Fu un mese molto strano. Zio Vernon e zia Petunia sembravano aver abbattuto il muro invisibile che per tanto tempo si erano costruiti addosso per fingere che la magia non esisteva e mi riempirono di domande sul mondo magico. Certo, sempre con uno stile passivo – aggressivo, ma sembravano genuinamente curiosi.

Soprattutto sul denaro magico. Erano rimasti sbalorditi nel sapere che possedevo una piccola fortuna, ma un po' infuriati nel venire a conoscenza del fatto che non avrebbero potuto comunque utilizzarla nel mondo babbano.

"Tutto a un tratto il mondo magico riserva qualche attrattiva eh?" dissi un giorno ridacchiando, cercando complicità. Mi fulminarono con lo sguardo.

Qualche volta però zio Vernon era addirittura spiritoso.

"Strano mezzo, il treno, per raggiungere una scuola. Dì un po', i tappeti volanti hanno forato?"

Per quanto riguardava Dudley e la sua coda, per fortuna era rimasto solo due giorni con quella coda. Hagrid per non farmi avere problemi con i Dursley, decise di venire a casa mia a rimuovere magicamente il danno fatto e i Dursley accettarono perfino che si autoinvitasse a casa per un tè.

Lui per farsi perdonare, portò dei dolci magici squisiti. Harry giurò di aver visto Dudley e zio Vernon mangiarli di nascosto.

Poi arrivò finalmente il 1 Settembre!



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