Cap 1: Quando scoprii di essere un mago

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Questa storia fa parte della serie Harry Potter 2.0 ( premetto che sono tantissime le storie collegate e mi dispiace moltissimo della fatica che dovrete fare per trovarle..ma io purtroppo posso mettere un solo link a capitolo, al massimo per comodità, vi consiglio di mettere le mie storie in un elenco di lettura, così le avrete tutte vicino. Io intanto linko a fine capitolo, la seconda, che è più un pov parallelo che un seguito.

le storie successive le trovate sul mio profilo,
PURTROPPO il link non si vede dall'app ma solo dal computer, in alternativa andate a cercare la serie nei miei elenchi di lettura :)







SPECIALE

Per lungo tempo, credetti che tutti i bambini del mondo, vivessero in un ripostiglio, poi capii che solo io ero stato così fortunato da aver avuto la famiglia più stronza di sempre.

Non ebbi mai la brutta sorpresa di sentirmi dire che ero stato adottato, credendo per lungo tempo che i Dursley fossero i miei veri genitori, perché loro ci hanno sempre tenuto moltissimo, a dirmi fin da bambino, che erano solo gli zii.
Dudley è una specie di toro obeso che io avevo per cugino. Ed è grasso perché ha tutto il cibo e tutti i giochi che chiede. Sempre. Un grosso, grasso, toro viziato.

Abbiamo solo un anno di differenza e quindi siamo cresciuti come fratelli, anche se in realtà è mio cugino maggiore.
Mi chiedo se tutti i fratelli siano così stronzi o nel mio caso, lo sono solo quelli non naturali. Forse i fratelli veri non sono così.
Peccato. Io sono figlio unico. Se avessi avuto un fratello, magari mi avrebbe aiutato con Dudley.

Invece non ho fratelli e nemmeno i genitori, visto che sono morti.

"Sveglia!" urla zia Petunia.

Ecco. Tra tutte le cose orribili di questa famiglia, aggiungiamo anche che non si può mai dormire in santa pace. Ad un certo orario, vengo buttato fuori dal letto dalle grida di zia Petunia.
Mi alzo sconsolato, cercando i miei calzini, rigorosamente sotto il letto.

Non riesco a capire se il mio disordine - mentale e di fatto - derivi dal fatto di essere cresciuto in questa famiglia. Alcuni psicologi dicono che derivi dalla genetica, altri dicono che derivi da come e da chi vieni cresciuto. Odio quando danno informazioni contrastanti.
E ovviamente devo sorvegliare il bacon.

Bistrattato, umiliato e pure ridotto a schiavo.


Lo zoo.

Altra giornata del cavolo.

Costretto ad andare allo zoo perché questi bifolchi non hanno fiducia di lasciarmi a casa da solo. Pregustavo già una giornata intera a fare zapping con i miei programmi televisivi, senza la rottura di mio cugino a girare canale ogni cinque minuti per il solo gusto di farmi dispetto, ma i Dursley non si fidano, ovviamente.
E zio Vernon ha paura che rovini la festa del suo amato figlio.

Non so perché ormai hanno tutti questa convinzione che io rovini sempre ogni cosa.

Una volta mia zia Petunia mi tagliò i capelli, lasciandomi quasi pelato e il giorno dopo mi erano ricresciuti esattamente com'erano prima che li tagliasse.

Un'altra volta, lei aveva cercato di farmi mettere a forza un orrendo maglione di Dudley, ma più cercava di infilarmelo dalla testa e più si rimpiccioliva.

Un'altra volta, cercando di scappare dalla banda di Dudley, mi ero ritrovato seduto sul tetto delle cucine della scuola, seduto sul comignolo.

Fortunatamente, riuscii quella volta a scampare la punizione, perché, quando la direttrice aveva chiamato i Dursley, indignata, mi trovarono in lacrime, per lo spavento.

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