Cap 32: Silente riuscì a scagionare Orfin e la domestica

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PENSARE AL BACIO DI DRACO



Hermione e Ron mi fecero il terzo grado su quello che aveva fatto Draco, sul bacio che mi aveva dato. Io risposi che era stato un atto provocatorio, non di passione. Malfoy era così, a lui piaceva provocare e vedere l'effetto che faceva. Lui non era attratto da me e io non lo ero da lui. Ad entrambi piacevano le ragazze. I miei amici non furono molto convinti, ma io non avevo la forza di continuare la discussione, l'unica cosa che mi premeva era togliermi da quell'imbarazzo, a costo di dire cose che non pensavo. Chiesi solo di non andare a riferire quell'episodio a Sirius e mi beccai l'ennesima ramanzina di Hermione. "Non dovresti proprio fare così, sai? Sirius è arrabbiatissimo con te perché continui a nascondergli le cose!"

Ron non gli rivolse la parola per tutto il tragitto del ritorno per farmi sentire la sua solidarietà e Hermione non la finiva più di borbottare contro la solidarietà maschile, ma a me non importava, avevo cose più importanti a cui badare, per esempio, stavo ancora cercando di capire cosa avevo provato davanti a quel bacio.

Di certo avevo provato agitazione, perché Draco si era avvicinato troppo a me, infrangendo la regola dello spazio personale e poi per il bacio. Non posso dire di averlo "sentito" molto, perché lui si è allontanato subito, ma il mio cuore prese ad accelerare fortissimo.

Non riesco a capire quello che provo per Draco. Siamo sempre stati nemici e lui ora inaspettatamente è così dolce con me, si preoccupa che io stia male per Sirius, mi bacia.... Forse sono solo felice del fatto che finalmente ha smesso di essere stronzo con me e il bacio è arrivato solo come ciliegina sulla torta a confondermi le idee?

Eppure non riesco a smettere di pensare a Draco. Me lo sogno di notte e faccio sogni sempre più hot e imbarazzanti. Una volta ho sognato che lo incrociavo in corridoio e lo sbattevo contro un muro e stavolta il bacio non era lieve, ma PASSIONALE E BAGNATO.

Lui ricambiava e nel giro di pochi secondi, le nostre salive si mischiavano, rendendoci simili ad animali selvatici.

Un'altra volta, ho sognato invece, che lo trascinavo in un'aula deserta e febbrilmente gli sfilavo la cintura per fargli un pompino.

Un'altra volta ancora, ho sognato che facevamo sesso nella Stanza delle Necessità!

Mi svegliavo sempre più duro e con un'erezione dolorosa di prima mattina. I miei desideri sembravano arrivare al culmine, durante la notte.

Non parlavo a Ron ed Hermione di questi sogni, non pensavo avrei scoperto di poter sognare qualcosa di più turbante di quando sognavo la porta dell'Ufficio Misteri.

Nel frattempo avevo scoperto che Draco usava Tiger e Goyle per entrare dentro la stanza delle necessità e non potevo fare a meno di lasciarmi andare all'immaginazione ripensando a quei sogni dove facevamo sesso in quella stanza, quando cercavo di coglierlo in castagna, sperando di beccarlo che usciva.

Non immaginavo che l'odio per Draco si sarebbe trasformato in questa folle, irrazionale, attrazione.





TOM RIDDLE, ORFIN E LA DOMESTICA



Oltre al problema di Draco, ora ci sono anche le lezioni con Silente. Si sono rivelate più affascinanti di quello che pensavo e sono stata sollevato di sapere che perlomeno Silente è riuscito ad arrivare in tempo per riuscire a scarcerare sia Orfin, sia l'elfa domestica Hokey. La cosa che più mi aveva rabbrividito di tutta quella storiaccia, fu proprio questo. Non riuscivo ad immaginarmi niente di più crudele di far finire ad Azkaban qualcuno, facendogli credere di aver commesso un omicidio che non era stato lui a commettere.

Silente mi raccontò che Orfin cambiò radicalmente quando Silente gli confessò la verità, prima di creargli una nuova identità al riparo da Voldemort. Rimase talmente scioccato da quello che era diventato il figlio della sua sorella morta, da abbandonare per sempre le Arti Oscure.

Silente mi raccontò anche, che Tom Riddle aveva snobbato le origini della madre, credendo che fosse morta perché non era una strega, ma quando scoprì la verità, aveva odiato il padre con tutto sé stesso. Silente mi disse che la sua non era stata una vendetta soltanto perché non era stato voluto dal padre, ma anche perché aveva abbandonato la madre, provocandone il dispiacere fino alla morte.

Rimasi scioccato. Quindi Voldemort provava una sorta di compassione per sua madre?

Nonostante odiassi Voldemort per quello che aveva fatto alla mia famiglia, in quel momento odiavo suo padre di più. Forse non sarebbe diventato l'uomo malvagio che era, se lui non avesse abbandonato Merope.

Poi riflettei anche sul fatto che dopotutto il padre di Voldemort era stato privato dell'amore della sua vera compagna, per andare a finire con una strega che non amava e questo doveva essere altrettanto crudele. Ripensai alla follia di Romilda Vane e i suoi cioccocalderoni e all'improvviso mi sentii solidale con il padre di Voldemort, anche se forse, almeno avrebbe potuto non abbandonare il figlio. Chissà quante vite si sarebbero potute salvare forse.

"Voldemort odia l'amore, l'ha sempre odiato o almeno crede di averlo fatto. Scoprire la verità del suo animo lo avrebbe distrutto e io non fui così sciocco da sbattergliela davanti al muso, sfidando la sua collera, ma la verità, era che lui aveva subito la mancanza dell'AMORE. Sì, proprio così, Harry, la mancanza dell'amore, ecco cos'è l'inferno. Era questo che Voldemort odiava, niente di più, niente di meno."

Scioccato e affranto, mi rimisi a pensare a tutte le follie che le persone fanno, per la mancanza d'amore. Ron e Lavanda..Hermione e Cormac Mc Laggen... Merope che aveva attirato il padre di Voldemort con un filtro d'amore...il marito che di riflesso aveva abbandonato la moglie strega e il bambino..il bambino che una volta cresciuto, si era vendicato della famiglia..

E poi pensai a me, pensai a Neville, privato dell'amore dei suoi genitori, pensai a Sirius..a Lupin divento lupo mannaro e costretto a trasformarsi da quand'era bambino. No, non tutte le persone che crescono infelici, diventano mostri.

Dissi tutto questo a Silente. Lui mi rispose "Molto bene, Harry..e qui arriviamo a una cosa che ti dissi tanto tempo fa. Non sono le nostre capacità che ci dicono chi siamo, ma sono le nostre scelte."























Note dell'autrice:

eccomi! Scusate ma gli argomenti sono tanti e sono costretta ad affrontarli con il contagocce per non perdermi! Ci tenevo a cambare sta cosa di Orfin e dell'elfa che mi colpì molto ai tempi e mi colpisce ancora adesso. Scusate ma essendo che ci sono un mucchio di cose, per la drarry dovrete aspettare ancora un pò, nel prossimo capitolo invece, cercherò di scrivere un confronto tra Piton, Harry e Silente.Ve l'ho detto ch avrei cambiato tutte le cose che non mi stavano bene (o almeno, quelle che POTEVO cambiare )

ps se notate che spesso salto dal presente al passato, è solo perchè harry sta raccontando quello che succede, al suo diario, per poi pensare, nel presente, al futuro, a cosa accadrà

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