Cap 48: Draco chiede perdono

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La morte del preside aveva annichilito Harry, così come la scoperta che il medaglione era falso e che Piton li aveva traditi.

Draco aveva cercato di parlargli più volte, invocando il suo perdono, ma Harry era stato freddo e scostante in proposito.

"Ci hai traditi. Ci hai traditi tutti. E hai tradito anche me." diceva Harry con aria triste.

"Ma io alla fine sono tornato indietro per te! Potevo scappare ma non l'ho fatto! L'ho fatto solo per te!"

"Esatto! Per me, Draco, ma per Silente?? Quante persone ci sono andate di mezzo? Silente non sarebbe morto se tu..." gli stavano venendo gli occhi lucidi, sia a Draco, sia a Harry.

"Harry, per favore, io.."

Ma Harry aveva lasciato il corridoio e anche la sua mano.





*

Draco aveva cercato di parlargli ancora, mentre era seduto nella Sala Grande.

"Harry, per favore, voglio parlarti."

"Non è il momento." disse Harry fulminandolo con lo sguardo.
"Dovresti andartene, sai, è già tanto che Harry non ti abbia denunciato, francamente non so cosa aspetti!" lo aggredì Ron.
"Tu non intrometterti! È una questione tra me e lui!" gridò Draco.

Harry si voltò mesto ai due amici.
"Per favore, lasciateci soli.."
"Ma Harry.."
"Ora!"

Hermione e Ron lasciarono la tavola, continuando a guardare male il biondo.

"Harry, ascoltami, voglio che tu sappia che io non vi ho traditi. Io non sapevo che sarebbero arrivati oggi.."

"Volevi uccidere Silente.." gli ricordò Harry.

"Io..ero spaventato..ma poi.."

Harry lo prese per un braccio e lo trascinò in corridoio. Non voleva che gli altri sentissero.



"Ascolta, Harry..io..sono pentito..e non posso sopportare che tu mi odii.."
Harry sospirò.
"Io non ti odio, draco.."
"Questo..questo significa..che puoi perdonarmi?" chiese Draco prendendogli le mani.

Harry ritrasse le mani da lui.
"Forse un giorno.."
"Un giorno? M-ma.."

"Credevi che bastasse pentirsi e invocare perdono, Draco?? Hai fatto venire i mangiamorte a scuola! Silente è morto, perché TU ci hai trattenuti. Lo hai portato via da tutti noi, da ME."

"Harry.."

"Era la mia spalla, il mio mentore, la mia guida e tu..me l'hai portato via! L'hai portato via a tutti noi!!" disse Harry spingendolo.

"Harry...io..io TI AMO."

Harry lo guardò allibito a bocca aperta.

"Questo..rende tutto molto più triste, non credi?"

Stava per andarsene, ma Draco lo trattenne ancora per un braccio.

"La storia si sta ripetendo, non è vero? Come tua madre e Piton..ora noi due.."

"Credi di essere come Piton?" chiese Harry disgustato.
"Io..io non lo so..non.."

"Ti auguro di non esserlo, dopo quello che ha fatto alla persona che più credeva in lui."
"Quindi..è finita..tra noi due? È finita per sempre?"
Harry sospirò di nuovo.

"Io non dico che..senti..io..devo pensarci..devo riflettere..e dopo l'estate.."

Draco sospirò. "Credi che io potrei stare sulle spine tutta l'estate e poi tornare qui e..sentirmi dire che abbiamo rotto? Che non vuoi più saperne di me? Questa scuola diventerà l'inferno per me..un incubo..tutto di questa scuola mi ricorderebbe di te.."

"Noi non resteremo per sempre a scuola, Draco..così non ci sono rimasti per sempre i nostri genitori..noi usciremo da qui, un giorno.." disse Harry con un sorriso triste.

"E se io..se io non volessi dimenticare quello che siamo stati qui?"
Harry lo fissò sorpreso e per un attimo, toccato.
"Tu dici così, ma il tempo passa per tutti e.."

"Non per i fantasmi! Non per Mirtlla Malcontenta che se ne resta in quel bagno a ricordare i cattivi tempi andati."
Harry lo fissò sbalordito a occhi sgranati.

"Vorresti essere COME LEI?"

"Forse. Forse potrei. Sarebbe figo essere un fantasma. La mia vita non andrebbe più avanti e ricorderei per sempre gli ultimi momenti di quando ero vivo. Non ti scorderei mai. Resterei sempre aggrappato a.."

"Quante cazzate!!" aveva gridato Harry. Per pochi secondi, solo pochi secondi, si era spaventato a quelle parole, poi si era tirato su la maschera del cinismo per scappare ancora da lui.







*

Harry avrebbe preferito che Draco dopotutto non fosse stato così onesto da ridargli subito il mantello. Avrebbe potuto tenerlo come ostaggio, dargli un pretesto per correre ancora da lui, chiedergli di restituirglielo..e invece fu la prima cosa che fece, quando tornarono dalla battaglia.

Per una volta che avrebbe dovuto essere disonesto!

Harry versò tutte le sue lacrime, quella sera, abbracciato a Ron ed Hermione, fino a quando, esausto e sfinito, non crollò addormentato.
Il suo sonno però, fu tormentato da vari incubi.
In questi, c'era Draco che immerso in una foschia grigia, fantasma, chiamava il suo nome.

"Non abbandonarmi, Harryyyyyyy"


Harry si tirò su a sedere, agitato e sudato.
Un sogno, solo un sogno.
Ma allora perché il cuore gli batteva così forte?
Sgranò gli occhi in preda alla realizzazione.
Draco..i suoi discorsi sui fantasmi...

Oddio..non avrà...non avrà intenzione di uccidersi??
Scostò velocemente le coperte e corse per andare da lui, nella sua sala comune.

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