-Il paziente più pericoloso? Come si chiama e cosa ha fatto?-
Silenzio.
-Dovrei conoscere il posto giusto?-
Silenzio.
-Ha detto che potevo farle domande-
-Senta, il dottor Seokjin mi ha esclusivamente proibito di parlarne, aish non lo dovrebbe neanche sapere, quindi, si accontenti di quello che le ho già detto, non sarebbe dovuto nemmeno uscire dalla mia bocca- ribadì seccato Hoseok.
Le esili gambe della guida si sporsero in avanti e Tae non poté far altro che seguirle.
"Perché Jin fa così tanto il bastardo con me? Lo sa che sono curioso fino al midollo e si ostina a tenermi le cose ancora nascoste. Non importa, me lo farò dire dal personale. Infondo è un paziente come tutti gli altri altrimenti non sarebbe qui, ma sotto il controllo degli agenti segreti della Corea del Sud" rifletteva il castano mugolando a bassa voce ed attirando l'attenzione dell'altro che si girava spazientito.
"Tra tutti i nuovi che sono arrivati in questi mesi non ce ne è mai stato uno così testardo ed incosciente. Nessuno qua dentro fa mai domande o guarda dritto negli occhi qualcun altro. Che diamine ha sto ragazzino? Sembra così vivace e voglioso di sapere, perfino il pericolo vuole toccare a mani nude. Che necessità ha di voler conoscere quel demonio lassù?" pensò Hoseok, alzò lo sguardo durante l'ultimo ragionamento ed incontrò l'abbaglio della lampadina.
Immediatamente un bruciore agli occhi e qualche pallino colorato si materializzò nella stanza.
"Fanculo anche questo" digrignò i denti.
Tae percepì la frustrazione che si era creata appena messo piede in quel piano e il mutamento dello stato d'umore del segretario.
Le pareti di quel luogo parevano trasudare tensione e paura, ma lui ancora non aveva ben capito a cosa era dovuta.
-Eccoci qui- si fermarono davanti alla porta targata "Riservato al personale" e la mano lesta di Hoseok fece tentennare le nocche sulla superficie, aspettò qualche secondo ed entrò senza nessun tipo di consenso.
-Oh guarda chi si vede, hai le mie sigarette?-
-No Bae e non te le porto- ringhiò.
-Chi è quello?- domandò il soggetto che teneva il mazzo di carte in mano.
Tae respirò profondamente e prese coraggio, non avrebbe permesso alla sua timidezza di condannarlo così come nella sua infanzia.
-Lui è Kim...-
-Io sono Kim Taehyung, il vostro nuovo collega, piacere di conoscervi- disse d'un fiato.
Due uomini dai volti più grandi di lui erano seduti a gambe aperte, i camici stropicciati, non abbottonati e un poco consunti e un terzo aveva una birra mezza vuota in mano e ritto sulle sue gambe lo fissava.
Sul tavolo erano rimasti i residui di una partita a carte appena conclusa e i soggetti in questione erano illuminati da un cono di luce lattea.
-Chi è questo? Io pensavo fosse il tuo aiutante, non prendermi in giro e andatemi a prendere un goccio di acqua, sta birra è imbevibile-
-Bae finiscila, non puoi bere sul posto di lavoro e l'acqua te la prendi da solo-
-Vieni Tae non stare lì sulla porta- mimò con le labbra Hoseok, dopodiché allungò la mano e afferrò un lembo della sua giacca.
-Non abbiamo bisogno di un altro marmocchio tra i piedi e poi guardalo, Yemeon non sembra tua sorella il giorno delle sue nozze? No scusa lei era più mascolina- cominciò a sghignazzare -Guarda lì che vitina e quel faccino? Cos'è sei truccato? Oh dio ma chi ci è capitato? Non sarà mica che ti piace pren...-
-Ora basta, smettetela o provvederò a parlare con il capo. Animali che non siete altro, è un ragazzo. Il vostro superiore, voglio parlare con lui dove è?-
Si sentirono un paio di rumori e da un lato della stanza si udì scorrere una grata di ferro.
Comparve battendo le mani un ragazzo sui 30 anni, la sua divisa era impeccabile, abbottonata e linda, i capelli pece in ordine e la pelle che ricordava una bambola di porcellana.
Sul suo volto non traspariva la minima emozione, un misto di apatia o forse rabbia nel suo sguardo.
Le persone erano sempre state difficili da capire per Taehyung, una debolezza, un piccolo errore si commetteva sempre nel cercare di essere duri o impassibili, ma non per quel tizio.
Lui stava giocando al meglio la sua partita e i suoi pensieri rimasero indecifrabili.
Tutti si zittirono al suo arrivo, persino quei tre rozzi sottoposti.
-Complimenti Hoseok, mi sono sempre chiesto quando avresti tirato fuori le palle e deciso di controbattere questi qua- riecheggiò una voce roca e profonda, la quale non si sarebbe mai associata a quel tipo.
-Yoongi vedi di tenere a freno i tuoi "amici", non è questo il modo di comportarsi- gli ricordò.
L'altro sbuffò dando segno di aver inteso mentre si toglieva dei guanti sporchi di chissà quale ignota sostanza.
-Tu chi sei?- domandò a Taehyung con la sigaretta, appena sfilata dalla tasca, tra le labbra.
Intimorito dalla domanda e dalla forza caratteriale che mostrava non rispose.
-Lui è il vostro nuovo collega, resterà qui in prova per un mese-
Una fiamma spiccò e il tabacco iniziò a bruciare, il fumo avvolse la faccia di Yoongi che senza battere ciglio studiava il nuovo arrivato.
-Ho altre disposizioni per la settimana prossima- tirò fuori un foglio accartocciato e lo stirò esaminandolo -Bae, Yemeon e Jugyun farete i turni pomeridiani, Yoongi a te affido Taehyung per questa settimana e ricoprirete gli orari mattutini- si girò e si rivolse al castano -Alle 4:55 devi farti trovare qui, con tutto il necessario, la divisa puoi indossarla anche dopo, c'è uno spogliatoio là dietro. Per il tuo periodo di prova dovrai lavorare anche la domenica e il turno finisce intorno a mezzogiorno. Sul resto ti preparerà Il dottor Min- indicò Yoongi.
-Buona fortuna Taehyung- smise con le formalità e glielo disse a cuore aperto.
-No dove vai Hoseokie? Torna qui, voglio il mio bicchiere d'acqua, ah non servi proprio a un cazzo- gli urlò dietro uno dei quei tre.
-Se parlate ancora giuro che non uscirete mai più di qui- li minacciò il superiore e si avviò verso Tae che sentiva gli occhi pizzicare a causa di quella sua prima mattinata nella casa di cura.
"Hiii, come state? Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Come vi sono sembrati i suoi colleghi e Yoongi? Secondo voi perché Hoseok era così nervoso? (Oltre ad avere un pazzo squilibrato nel piano superiore al suo) Come credete che andranno i successivi giorni?...
Alla prossima🙃"
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ROOM 351 || Vkook
Fanfiction~My 3rd BTS story~ Dove Jungkook è un malato mentale e riesce a controllare Taehyung attraverso l'amore e la paura. ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• -Ok lo ammetto, il dolore mi affascina, mi sorprende per quello che...